News Related to SKUSA Supernationals
La Red Army si è confermata la squadra da battere nella categoria regina nell’evento USA che chiude la stagione “che conta”. Vittorie per i marchi di Lissone anche nella Master X30 (Thomas Grice su CL) e nella 125 Master con l’ex pilota di Formula 1 Antonio Pizzonia, ancora attivissimo sui kart. (f.m/foto m.nicoletti)
«Un grande evento come sempre, con parecchio freddo ma con il sole che ci ha accompagnato durante tutte le gare. Con Birel Art PSL abbiamo fatto bottino pieno – ci ha detto a caldo il...
Una volta raccolti gli spunti che possono servire a migliorare il Video Marshaling, i vertici di SKUSA reintroducono la regola sul paraurti, mentre si lavora per soluzioni ad hoc al servizio di tutti i piloti.
A seguito della prima gara dell’anno di Homestead, per la quale si era deciso di sospendere la norma che punisce il dislocamento del paraurti, SKUSA ha soppesato attentamente i pro e i contro...
COMUNICATI STAMPA
Nella foto, Davide Forè in KZ2 a Las Vegas dove si è piazzato terzo (Ph Cody Schindel CanadianKartingNews.com)
Davide Forè conquista il podio con CRG USA in KZ2 a Las Vegas. Subito dopo in Brasile Jordon Lennox-Lamb e Davide Forè conquistano i primi due gradini del podio con CRG Brasile nella...
Ardigò fa sua Las Vegas
Marco Ardigò chiude in bellezza la stagione 2012 aggiudicandosi la finale dello Skusa Supernationals giunto alla 16esima edizione. La gara per il bresciano della Tony Kart non si prevedeva così scontata, ma un problema alla pipetta della candela a Max Verstappen, il superfavorito della vigilia, gli ha praticamente spianato la strada, anche se c'era Hayek a precederlo. Con Ardigò saldamente al comando, e che lasciava intendere di non volere perdere la favorevole occasione e il premio di 10mila dollari, l'attenzione si è spostata sulla bella rimonta di Abbasse che sfilato solo 11esimo nel finale si portava brillantemente al secondo. Sul podio Hayek è terzo.
Ancora una volta gli States lasciano il segno. In occasione della 16esima edizione dello SKUSA Supernationals, sempre a Las Vegas, su un circuito migliorato si è registrata una partecipazione che ha superato le 500 iscrizioni. E Tom Kutscher, promotore e organizzatore dell'evento, ha dovuto stabilire il numero chiuso per non andare incontro a problematiche organizzative, togliendo anche 2 categorie. Ma le richieste hanno raggiunto quasi 1000. Ecco i dati sono questi. Come pure le motorizzazioni di derivazione motociclistica (Honda) che la fanno da padrone. L'impatto del paddock è accattivante sia per la cornice che il centro di Las Vegas offre, ma soprattutto per il calore degli appassionati sempre numerosissimi che approdano nell'occasione. Tanta roba insieme in Europa non si è mai vista. Ma l'America è un grande paese perché come sempre tutela prima di tutto le esigenze dei praticanti. Un format che dovrebbe essere preso ad esempio, ma chissà perché rimane difficile interpretarlo e quindi attuarlo. È un modo di vivere lo sport completamente diverso di come accade in Italia, per esempio.