Nell'officina in cui si notano le attrezzature realizzate in casa, come il gruppo con un motore normale da auto accoppiato “in linea” a un generatore che dava la corrente per saldare, sono state realizzate ben 17 repliche della Rumi (una moto storica) ma anche una moto avveniristica per i tempi con telaio Tony e motore Rumi, e persino dei bob con cui sono stati vinti pure dei Mondiali, Europei e Olimpiadi. «Ma una sera abbiamo voluto usare un kart su una pista da bob approntata per la gara, andando in salita e con le gomme chiodate. Fantastico, solo che l'abbiamo rovinata, e così abbiamo preferito scappar via quella notte stessa...», ci racconta Fantini, l'inseparabile meccanico.
Stando nel campo dei motori e delle quattro ruote, ma più di tipo formulistico, va ricordata anche la K250 con motore Ducati. Una monoposto ipercompetitiva, «tanto che a Vallelunga il nostro pilota aveva un vantaggio tale che si permise si fermarsi in gara per farsi accendere una sigaretta! Solo che poi i commissari volevano squalificarci per mancanza di sportività...». Successi paragonabili vennero ottenuti anche nella F850, tanto che «quando vedevano che c'eravamo noi, quelli con le Tecno se ne tornavano subito a casa». Una soddisfazione, certo, peccato che tali reazioni fecero anche fallire la categoria.
E pensare che tutto questo veniva da una persona, Tony Bosio appunto, che non aveva certo grandi studi alle spalle – quarta elementare e poi la quinta alle scuole serali – ma che sapeva imparare sul campo, mettere in pratica e sperimentare nel modo migliore certi concetti tecnici e meccanici su cui si fondano i mezzi da corsa.