Vroom 277... Che Numero!

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Le vacanze sono un toccasana a cui non si puo' rinunciare e ricominciare il tran-tran quotidiano è sempre traumatico... Ma fortunatamente noi trattiamo una disciplina sportiva che non va mai in ferie e sono tanti gli appassionati che si interessano di kart e parecchi anche quelli che continuano a praticarlo. Così ci è sembrato opportuno che in edicola i nostri affezionati lettori trovassero un numero particolarmente ricco di argomenti proprio per rinfrancarli, viste le circostanze, con una lettura di spessore, brillante e varia.

EDITORIALE

Riflessioni estive...

Sarà anche colpa del caldo, ma i ragionamenti possibili nella pausa ferragostiana non ci fanno sorridere. Eppure si vede, come le possibilità perché il karting torni a splendere come merita, ci siano. Ma verranno colte?

L’arrivo della pausa estiva è sempre un po’ “pericoloso”, perché dà l’opportunità di riflettere sulla situazione. Quella passata, quella presente e quella futura. Infatti ormai la stagione agonistica ha passato il suo cosiddetto “giro di boa” e se non si può parlare di vertice stagionale è giusto perché a settembre ci attendono ancora alcune gare “clou” come il Mondiale 125 a Sarno. Ma anche il 4° raduno Historic Master Go Kart a metà mese a Pomposa, che oltre ad essere un momento per rivedere le “vecchie glorie” è ormai diventato una scomoda pietra di paragone per come “sbatte in faccia” pure alle nuove generazioni come il karting fino a una ventina di anni fa fosse più semplice, più essenziale, più divertente e più facile ma anche più selettivo: in due parole, “più kart”.

È anche il momento in cui si pensa ad impostare la stagione successiva, specie dal punto di vista regolamentare: ancora non sappiamo di preciso cosa ci attenderà nel 2013, ma sembra ancora una volta che anziché affrontare di petto i veri problemi, in particolare quelli delle classi KF, si stia nuovamente cercando di far finta che la colpa sia dei “dettagli”, come i carburatori di un tipo anziché di un altro (le nostre considerazioni le trovate più avanti a pag. 36). In sé non sarebbe un problema, dato che continuare a comportarsi come gli struzzi non farà che affossare sempre più la KF e renderne ancor più manifesta l’inutilità. Solo che in questo modo non solo andrà a meretrici anche quel poco di buono che questa classe ha comunque proposto, ma si rinvierà ulteriormente la definizione di una categoria con le giuste basi per affascinare i kartisti (cosa che la KF non è mai riuscita a fare). Oltretutto, poi, sappiamo benissimo che quando si arriverà ad affrontare finalmente la questione, ormai lo si farà “in emergenza” con tutte le consuete problematiche del caso. Oltre al rischio di perdere altri tre anni.

Come vedrete nello “Speciale” a pag. 40, non è nemmeno che non esistano alternative allo stato attuale delle cose, dal punto di vista tecnico. Pur in un ambiente che ormai è riuscito a schifare persino un puro e inossidabile appassionato di motori come Joe Romano, come traspare nel suo servizio sugli airbox (a pag. 60). I kart che possono rilanciare l’attività di base, quella che sostiene tutto l’ambiente (cioè piste, organizzatori, preparatori, rivenditori, etc etc), esistono già; oppure sono facilmente ipotizzabili, con un minimo di fantasia e di conoscenza del settore (averle, certo...). Per non parlare di quell’incredibile vivaio di piloti, la classe 60, che è stato un vero e proprio sacrificio vivente sull’altare degli interessi di pochi soggetti, buttando a mare non solo la categoria in sé, ma anche il futuro di quelle immediatamente superiori. Vediamo nello specifico servizio con le interviste ai personaggi più esperti del settore quali sono le speranze di veder tornare i Minikart (ma anche i Babykart) ai fasti di un tempo. Perché non è più possibile continuare ad ignorare che all’estero la 60 ha ancora successo, però con motori e kart che costano un terzo di quelli utilizzati in Italia. E non solo... ma è meglio che certe cose a dir poco imbarazzanti le scopriate direttamente nell’articolo in questione a pag. 46.

Insomma, le potenzialità del kart sono sempre vive e permetterebbero di recuperare in poco tempo la sua funzione e il suo successo, anche all’interno dell’intero settore dello sport automobilistico. Ma occorre che si ammettano gli errori compiuti e si smetta una buona volta di dire ipocritamente che va tutto bene (Madama la Marchesa...) solo per blandire gli artefici dell’attuale crisi. O vogliamo sostenere che una gara nazionale che porta in pista tanti piloti quanti una volta correvano in una sola categoria (60 Minikart, 100 o 125 Nazionale, 100 o 125 Senior, a scelta) sia la “normalità”? Davvero non suona sconcio che con 10-11 categorie al via si raggranellino 40-50 piloti, quando una volta queste cifre venivano raggiunte quasi da ciascuna delle categorie citate? Anche perché qualcuno sta dimostrando che questo sarebbe possibile ancor oggi, basta offrire ai piloti ciò che realmente vogliono, e non ciò che “certuni dicono che i piloti vogliono”: piccola differenza sostanziale...

Maurizio Voltini

 

 

SOMMARIO ANALITICO 277

COPERTINA

INCREDIBILE!

Prima Russell (KF3) e poi il rookie Barnicoat (KF2) sul trono d'Europa… Ma sul selettivo tracciato di Brandon (GB) Tiene, Speedy e Corberi si esaltano

 

 

 

NUOVA RUBRICA: LEARN YOUR DATA

Nasce al nuova rubrica “Learn your data”. Inviaci i file scaricati dal tuo sistema di acquisizione dati, li faremo analizzare da Ingegneri e Telemetristi professionisti, per aiutarti ad abbassare il tuo tempo migliore! data@vroom.it

 

 

 

INTERVISTA A MICHELE PANIGADA

No-Stop Energy. Continua la striscia positiva del team di Michele Panigada nelle maggiori competizioni internazionali. Con la conquista del titolo continentale KZ2 il team con l’atomo nel logo conferma di essere tra i favoriti per la disputa della Coppa del Mondo KZ a Sarno, il prossimo 2 settembre. Michele Panigada, Mr.Energy, ci parla dell’escalation del suo team fino ai vertici del ranking mondiale.

 

 

 

INTERVISTA A GIANFRANCO BARONI

Difficile fare meglio, ma... Per il plurititolato Gianfranco Baroni (sia da pilota che da preparatore) la situazione attuale del karting non è così negativa: quasi impossibile proporre alternative davvero valide, mentre andrebbe fatto qualcosa per “livellare” un po’ le possibilità dei vari piloti

 

 

 

PUNTI DI VISTA: MEMBRANA VS VASCHETTA

Di nuovo la colpa ai carburatori. Si torna a parlare dall’alternativa membrana-vaschetta come soluzione per risolvere i problemi delle classi KF. Ma alla base di tutto c’è solo un grosso equivoco, per non dire di peggio

 

 

 

SPECIALE: I KART “DIVERSI”

Alternative? Ce ne sono tante. Tanti pensano che il kart attuale con le classi KF e KZ sia in qualche modo “inevitabile”, che non ci siano alternative. Vi mostriamo che invece ci sono tante possibilità di correre, e divertirsi, con mezzi differenti da almeno tre punti di vista

 

 

 

SPECIALE CLASSE 60: SITUAZIONE, PROBLEMI E RIMEDI

Rifondare la 60? Si può, perché... Abbiamo chiesto ad alcuni fra i più esperti (e disinteressati) addetti ai lavori cosa si possa fare per risollevare la classe 60, categoria fondamentale del kart. Con risposte abbastanza univoche

 

 

 

PRIMO PIANO: SISTEMI DI ACQUISIZIONE DATI – 1a PARTE

Poker d'Assi. I sistemi di acquisizione dati sono ormai diventati una necessità per i piloti di ogni livello perché, dal Mondiale al regionale, aiutano a migliorare in maniera efficiente e rapida. Andiamo a scoprire quattro tra i sistemi più usati del momento.

 

 

 

TECNICA: L'EFFICIENZA DEGLI AIRBOX

Silenzio assoluto. Il seguente articolo, oltre a nozioni tecniche, include certi miei pensieri personali e commenti tra le righe, che potrebbero risultare offensivi per qualcuno. Pertanto, siete stati avvertiti!

 

 

 

GARA: CIK-FIA EUROPEAN KF2&KF3 CHAMPIONSHIP

Tiene, gara perfetta. La pista inglese PF International di Paul Fletcher è stata teatro di un’entusiasmante seconda e decisiva prova valida per l’assegnazione del titolo europeo Cik/Fia. Un impianto promosso a pieni voti dal paddock e un tracciato che ha esaltato le gesta dei piloti. A cominciare dai nostri portacolori. Felice Tiene ha fatto la differenza con una vittoria di tappa strepitosa in KF2. Sorprendente anche la prestazione di Antonio Fuoco. In KF3 ci pensa Luca Corberi a ben rappresentare il vivaio italiano. Mentre il titolo europeo KF2 dovrebbe finire nelle mani di Barnicoat. E, a completare la festa inglese, c’è di nuovo Russell, che per il secondo anno consecutivo si conferma il numero 1 della cadetti.

 

 

 

GARA: CAMPIONATO ITALIANO CSAI

Siena incandescente. Sulla pista toscana si sono affrontati i migliori piloti nazionali nelle categorie KZ2, KF2, KF3, 60 Mini e 60 Baby, oltre a 26 piloti della categoria Prodriver in gara per il Trofeo Città di Siena assegnato a Pellizzari (AM) e Bernardotto (PRO). Sono stati 164 invece i piloti presenti a questo appuntamento centrale della stagione, a cui faranno seguito le ultime due prove del 9 settembre a Castelletto di Branduzzo (Pavia) e del 30 settembre a Ortona (Chieti). Gli altri vincitori del weekend di Siena, terza prova del campionato: in KZ2 Pastacaldi e Gnudi, in KF2 Marco Moretti, in KF3 Alessio Lorandi e Albanese, nella 60 Mini Garofano e Serravalle, nella 60 Baby (sub-judice) Corso e Incarnato.

 

 

GARE DALLE REGIONI:

Toscana – Tuscany Challenge 4a prova

Lombardia – 11° Trofeo Vega 3a prova

Sicilia – 2° Trofeo World Cup Triscina 2a prova

Monomarca:

Kartsport 2012 – 8a prova

Campionato Nazionale Easykart – 7a prova

Rotax Italia – Zona Nord e Centro

 

 

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