Maranello RS-8

Tra i tanti nuovi telai presentati in occasione dell’omologa 2009, quello della Maranello ci è sembrato il più diverso e particolare.Ma il progetto non è poi così futuristico come si potrebbe pensare ad un primo impatto, anche se poi potrebbe diventarlo, infatti, risale a qualche anno fa, da un’idea di alcuni appassionati in quel di Modena.

La Maranello, che con Modena condivide legami, societari, ne ha rivalutato l’impostazione attuando alcuni accorgimenti. Il concetto principale riguarda la possibilità di regolare la torsione con progressione lineare; ciò rende possibile adattare il telaio a tutte le tipologie di gomme e ad ogni condizione d’aderenza dell’asfalto. Da come si evince il primo particolare che balza subito all’occhio è l’assenza di curve. E l’asse anteriore si presenta più largo di ben 12 cm dal tradizionale. Altro particolare è la posizione centrale del blocco disco-pinza del freno posteriore, che offre molteplici vantaggi. Uno è sicuramente il raffreddamento. Sfruttando l’aria che passa sotto il sedile si evitano i problemi di surriscaldamento che altri telai invece possono riscontrare con il freno posizionato dietro al radiatore. Un altro vantaggio è quello di avere una frenata più lineare anche quando si arriva al bloccaggio delle gomme visto che non tende a scomporre il telaio verso il lato del freno. La scocca è basata su tubi da Ø 30 e la conformità del retrotreno responsabilizza ancora di più l’assale, determinante per scegliere la desiderata messa a punto dell’assetto. Assetto che ovviamente è gestito in maniera diversa dai tradizionali metodi usati con gli altri telai. Sull’RS8, infatti, l’avantreno ha la possibilità di regolare la torsione e la rigidità del telaio lavorando sulla distanza della morsettiera. Questo permette un nume¬ro di regolazioni più ampio rispetto ad altri telai che per esempio hanno solo la possibilità di montare o togliere una barra. Anche la soluzione adottata nei fuselli permette di avere un numero di regolazioni più ampie rispetto agli eccentrici sul camber e sul caster, potendoli variare singolarmente senza per esempio avere una variazione della convergenza. Dai primi test questa rivisitazione telaistica sembra all’altezza dei cugini che calcano le piste già da qualche anno. E, a detta del team, l’RS8 offre ancora margini di miglioramento. Quindi, ma anche noi di Vroom non vediamo l’ora per accertarsene, le prime sensazioni registrate sembrano positive.


   




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