Come iniziare: dalla A alla K

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Consigli per i neofiti che vogliono affrontare la loro prima gara in kart e non sanno ancora districarsi fra la burocrazia sportiva


Così volete iniziare a correre in kart... Bene! Però al di là delle questioni tecniche e di guida - ma magari state girando in pista già da un po’ con il vostro kart, per cui questi non sono più problemi - si apre di fronte a voi una serie di dubbi: quali categorie potrei fare? e, di conseguenza, quali licenze devo farmi rilasciare dall’autorità sportiva? Più in generale, quali sono i documenti e gli adempimenti da richiedere e affrontare per un kartista agli inizi? Vediamo dunque di aiutarvi a districarvi meglio in quelli che sono i problemi di natura burocratica sportiva che si pone chiunque decida di iniziare a correre in kart.

PRIMA DI TUTTO IL MEDICO
Certe categorie dilettantesche sono affrontabili semplicemente con il “certificato di sana e robusta costituzione fisica” che anche il nostro medico di famiglia può rilasciare, ma solitamente questo non è sufficiente. Perché come in tanti altri sport, anche nel karting occorre certificare che il proprio fisico è in grado di sopportare ragionevolmente gli sforzi (non pochi, per inciso) connessi a questa attività. Anche perché un conto è andare a girare la domenica, quando puoi inanellare cinque, sei, sette giri e quando sei stanco rientri semplicemente ai box; un altro dover affrontare una gara “costretti” a fare tutti i giri, diciamo una ventina, previsti dal programma, oltretutto sempre “a paletta” e lottando con gli altri. Quindi a prescindere dalla sempre consigliabile opportunità di allenarsi in palestra e in pista, ci vuole anche una piccola verifica medica.
Per informarsi approfonditamente suggeriamo di consultare l’Annuario Csai con i regolamenti, vale a dire il Regolamento Nazionale Sportivo, alla Norma Supplementare 6. Comunque ricordiamo che ci si deve rivolgere a medici specializzati nello sport o a strutture comunque riconosciute dall’autorità sportiva come le USL/ASL. Gli elenchi sono disponibili presso queste ultime o anche presso gli Automobil Club. Ricordiamo che spessi gli uffici sportivi degli AC o le scuderie e i karting club hanno la possibilità di far ottenere sconti dai propri associati, che altrimenti dovrebbero pagare la visita sportiva da “privati” per un costo che può superare i 50 euro.
La prima visita medica sportiva per il kart o l’automobilismo comporta qualche obbligo in più, come quello dell’elettroencefalogramma e quello dell’antitetanica, oltre ad un controllo visivo più accurato. Comunque solitamente il medico autorizzato sa già quali sono le visite specifiche da effettuare, compreso l’elettrocardiogramma a riposo (o sotto sforzo per chi ha passato i 45 anni). Il certificato che ci verrà rilasciato - ovviamente si spera non vi siano impedimenti - dura un anno e va presentato quando richiederemo la licenza ma anche quando andremo ad iscriverci ad una gara, per cui facciamone qualche copia che sarà sempre utile.

LICENZA NON SOLO DA PILOTA
Il passo successivo è quello di richiedere materialmente la licenza da pilota, ma non prima di aver effettuato il versamento della relativa tassa, in posta a favore dell’Aci/Csai oppore direttamente presso gli uffici provinciali dell’Automobile Club. Per far questo occorre però avere già le idee chiare su quale licenza dobbiamo fare. E va inizialmente fatta un’importante precisazione: non basta solo la licenza da pilota, o per meglio dire da “conduttore”, ma serve anche quella di “concorrente”. Ufficialmente, per concorrente si intende chi iscrive il mezzo alla competizione, sul quale ricadono tutti gli obblighi e i diritti sportivi non connessi al fatto di guidare in gara. Parliamo dunque di scuderie e altre società, ma anche di persone fisiche maggiorenni. Nel kart solitamente il pilota è anche il concorrente, a meno che non parliamo di conduttori minorenni, nel qual caso il concorrente è solitamente il genitore. La licenza di concorrente incide di per sé per 88 euro, ai quali si aggiungono quelli necessari per la tessera ACI e ovviamente quelli per la licenza da conduttore. Quest’ultima prevede vari gradi a seconda dell’età e della categoria prescelta, ma comunque costa 80 euro per tutte le tipologie tranne la E per i più giovani (meno di 10 anni) che è gratuita.
I documenti che servono, ricapitolando, sono: attestato del versamento della tassa di licenza; certificato di idoneità fisica (con certificato di vaccinazione antitetanica); documenti di identità. Per i minorenni serve anche l’autorizzazione di chi esercita la potestà e, per chi ha meno di 16 anni, il certificato di nascita.

PER ETÀ E CATEGORIA
Dicevamo che il grado di licenza da richiedere dipende dalla propria età e dalla categoria in cui si vuole correre. Nella tabella allegata cerchiamo di dare un quadro che sia il più rapido possibile da comprendere, partendo dall’età del pilota, in modo da dare un’idea delle possibilità. Nel caso delle normali categorie nazionali, come ad esempio la KF3, c’è una relazione abbastanza diretta fra età, categoria e grado di licenza. Per cui si può vedere che in KF3 si può correre dai 12 ai 15 anni e con licenza C Junior. Se invece pensiamo di andare a correre in una categoria monomarca, solitamente c’è più libertà: bisogna sempre verificare nei singoli regolamenti sportivi di ciascun trofeo di marca, ma in generale sono ammesse tutte le licenze e si distingue solo in base all’età. Anche in questo caso la tabella permette di individuare in quale categoria o sottocategoria specifica possiamo correre, e quali sono le licenze che possiamo staccare in base alla nostra anzianità anagrafica.
In generale va detto che per chi inizia, le licenze davvero da considerare sono C, D, E e Prodriver, dato che le B e le A sono di grado internazionale e rilasciate solo a chi ha ottenuto un certo livello di risultati, e quindi neofita non è più. Per qualsiasi dubbio o situazione specifica, ricordiamo che a fare testo è sempre il Regolamento Nazionale Sportivo, in particolare la Norma Supplementare 12 relativa al Karting, sotto la voce Licenze e Assicurazioni al NSK 1 (per i Prodriver, vedere anche l'NSK 9, art.7 Manifestazioni Prodriver). Questo è ciò che fa fede, anche perché al momento di scrivere non abbiamo ancora avuto modo di verificare i regolamenti 2013 nel caso di eventuali variazioni e novità. E anche categorie come la Championkart si stanno riorganizzando (più dal punto di vista tecnico, per la verità) per cui consigliamo una controverifica al momento di pensare alla licenza.

CORSO PER CHI INIZIA
Una novità di quest’anno già confermata, per esempio, è quella per cui i kartisti che richiedono la licenza per la prima volta devono partecipare ad un corso come già da tempo avviene per i piloti dell’automobilismo. Nulla di drammatico: non si tratta di un corso di guida, ma di una semplice spiegazione teorica “basica” di come ci si deve comportare in gara, sul significato delle bandiere e così via. Questo corso viene tenuto da personale autorizzato e competente con modalità e tempi (si tratta comunque di un solo appuntamento che impegna per 2-3 ore) che dipendono dalla zona e dalla quantità di neolicenziati che hanno questa necessità, per cui ci si deve informare presso gli uffici sportivi del proprio AC. Da ricordare che, nel caso di piloti minorenni, questi dovranno essere accompagnati al corso almeno da uno dei genitori. Chissà che questa non sia l’occasione giusta per insegnare qualcosa anche a loro...







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