Estrapoliamo dagli articoli già pubblicati su Vroom in edicola la terza parte relativa agli accorgimenti da adottare quando in pista fa freddo, come appunto in questa stagione. Stavolta prendiamo in considerazione alcuni aspetti "secondari" (ma alla fine mica tanto) come la pressione delle gomme e altri interventi sul telaio rispetto a quelli consueti.
25/01/13 - Officina
Author: Vroomkart Italia
Estrapoliamo dagli articoli già pubblicati su Vroom in edicola la terza parte relativa agli accorgimenti da adottare quando in pista fa freddo, come appunto in questa stagione. Stavolta prendiamo in considerazione alcuni aspetti "secondari" (ma alla fine mica tanto) come la pressione delle gomme e altri interventi sul telaio rispetto a quelli consueti.
DOBBIAMO FARE LE FLESSIONI?
Sempre stando “sulle ruote”, ricordiamoci che anche la pressione di gonfiaggio va adattata di conseguenza. Non esiste una vera e propria regola matematica che ci dica di quanto variare la pressione a seconda delle temperature esterne,

Di partenza possiamo decidere di aumentare il gonfiaggio di un paio di punti (decimi di bar) ma l’ideale sarebbe di verificare la pressione gomme a caldo, cioè quando ci siamo appena fermati, e confrontarla con quelle che abbiamo misurato in occasioni precedenti (l’abbiamo fatto, vero?). Ora, non è che la differenza vada recuperata tutta d’un botto, ma almeno dimezzata sì, e comunque ciò ci permette di capire a che livello di differenze siamo e di quanto reagire. Sempre tenendo presente che anche in questo caso può succedere di ottenere risultati positivi agendo all’opposto (una gomma tendenzialmente sgonfia si “muove” di più e magari si scalda meglio) e che il pilota deve sempre dare una mano, con le sue impressioni, a capire se si sta agendo correttamente.
La stessa funzione di collaudatore è indispensabile nel regolare opportunamente tante altre possibilità che ci offre la messa a punto del kart. Per esempio la flessibilità del telaio: i kart moderni ci permettono di agire quasi a piacere in questo senso, vuoi stringendo o meno certe viti “strategiche” come quelle dei paraurti, vuoi adottando (o no) barre supplementari di diverso tipo o verso di montaggio. Queste ultime sono una modifica veloce per capire in che direzione si debba andare: normalmente montare una bassa aggiuntiva rende più rigido il telaio e offre più stabilità (motivo per cui qualcuno le chiama anche “barre stabilizzatrici”), ma in certi casi, come appunto quando la tenuta è minore a causa del freddo, può anche succedere che il telaio non riesca più a lavorare per via delle minori sollecitazioni, per cui alla fine si ha una minor tenuta.
In questo è dunque basilare la sensibilità di chi guida, che aiuti a capire se il telaio sta “funzionando” oppure no, e quindi aiuti a capire di che genere sono i possibili problemi di assetto.