Messa a punto col freddo – 4a puntata

LASCIAMOLO SCALDARE 

Detto di come adeguare telaio e assetto alle basse temperature, ricordiamoci anche del motore. Che magari in estate ci dà il problema di scaldarsi troppo, ma in questo periodo invece soffre di quello opposto. Per lasciare che il nostro motore riesce a raggiungere la corretta temperatura di funzionamento, meglio dunque sostituire il radiatore con uno più piccolo, per cominciare, e poi prevedere sistemi di parzializzazione dell’aria che lo attraversa. Meglio montare anche, se già non l’abbiamo fatto, un termostato a tre vie, che regola automaticamente il flusso d’acqua nel modo migliore. Cosa questa che non si può dire per quelli a due vie, che tengono l’acqua ferma nel cilindro finché non si scalda, poi si aprono di botto e vi immettono acqua gelata: non è il massimo... 

Diminuiamo anche la velocità della pompa, se mossa dall’assale, così avremo anche minor potenza sprecata per muoverla. Nei casi estremi - ma con i motori raffreddati ad aria è meglio già al di sotto dei 10°C - pensiamo anche a proteggere il cilindro con qualcosa che gli eviti di essere investito direttamente dall’aria fredda. 

Sarebbe invece da evitare l’utilizzo di liquidi antigelo nel radiatore, vuoi perché non modificano le temperature, vuoi perché se cadessero sull’asfalto lo renderebbero scivoloso come olio. È decisamente più utile, invece, scaldare un poco il motore prima di entrare in pista, in modo che non gli si richieda potenza (anche se non tutta) quando è ancora “ghiacciato”. Inutile dire che valgono sempre le consuete preoccupazioni per la carburazione, che va ingrassata anche considerevolmente, come pure va posta una certa attenzione alla miscela, perché col freddo l’olio fa più fatica a mescolarsi bene con la benzina.