VROOM 236, IL BELLO DEL KART

In questo nuovo numero di Vroom non possiamo non notare le cose belle che ci offre il kart. Così come sul numero precedente, grazie alla collaborazione di Franco Galiffa, ecco come fare per migliorare le prestazioni del motore 100, il più utilizzato e apprezzato dai kartisti. E poi da leggere tutto di un fiato l’intervista in esclusiva ad Achille Parrilla, un personaggio che ha lasciato un segno indelebile nel karting mondiale.

Editoriali

Per costruire un futuro migliore è necessario conoscere il passato.

Per sperare in un futuro migliore bisogna prima conoscere il passato. E Vroom di storia kartistica ne ha vissuta e non dimentica i bei tempi quando le cose funzionavano e di gente a correre in kart ce n’era tanta. Ma anche a quei tempi è mancata la professionalità che ci avrebbe permesso oggi di presentare una disciplina al passo coi tempi, a misura di kartista. È mancata la Federazione che potesse tutelare il kartista dalle speculazioni a cui è stato sottoposto e  dalle tante negligenze tecnico-regolamentari che hanno determinato un calo di interesse verso questo hobby motoristico così tanto in voga fino alla fine degli anni ’90.  Il passato è indispensabile perché ci permette di non ripetere certi errori e soprattutto di cogliere gli aspetti positivi di certe politiche. L’impegno di Vroom è stato anche quello di evidenziare la varie sfaccettature di un passato che ci appartiene… E che non si può cestinare. Ecco perché sul prossimo numero in edicola i primi di Aprile, potrete leggere di Achille Parrilla che ci ha concesso l’intervista in esclusiva. I giovani forse ne avranno a malapena sentito parlare, ma chi ha vissuto come noi il mondo del kart di almeno un paio di decenni fa apprezzerà sicuramente quanto ha da dire una delle colonne del karting mondiale. Una lezione di vita vissuta, di quelle che lasciano il segno. E Pierluigi Mancini, entrato a far parte della squadra Vroom, tra i pochi che ancora oggi possono fregiarsi di quegli importanti trascorsi kartistici, si presenta con i connotati giusti per realizzare questi servizi. Interviste a cuore aperto in cui traspare il bello e il brutto di questo mondo, ma sempre tenendo fede a quella consapevolezza che l’intento di tutto questo è di risolvere i problemi per un karting migliore. Abbiamo sposato questa idea, e cioè quella di far parlare personaggi illustri che non amano i riflettori, ma che conoscono fin troppo bene questa nostra realtà, invece di farlo noi come Vroom in prima persona. Perché, come ben saprete, sono in molti quelli che ci hanno additato come responsabili di certe affermazioni pessimistiche (noi diciamo realistiche) riguardo alcune decisioni di politica regolamentare e industriale, le stesse malsane decisioni che poi, purtroppo, hanno causato i disastri che tutti conosciamo e che ancora oggi influenzano la ripresa del movimento kartistico. Si parte da Achille Parrilla e non sappiamo dove si andrà a chiudere questo ciclo. Ma ci tengo a ribadire che il nostro intento è rendervi partecipi della storia di certe belle verità e di altre meno belle. Come certi comportamenti per niente edificanti che determinano il mal costume del karting.

È di nuovo l’Open

È un titolo che ho già utilizzato nel presentare il campionato Open nuova formula, quello dell’Era Nolè, tanto per intenderci. È di nuovo l’Open trasmette due significati. Il primo vuole essere beneaugurante. Ci mancherebbe altro. Perché lo ribadiamo anche nel servizio all’interno del giornale, il palcoscenico Open è indispensabile per evidenziare la scuola karting italiana, che può allo stesso tempo confrontarsi con quelle estere. Già la scuola italiana che ha lasciato il segno e che secondo Vroom può fare la differenza anche oggi. C’è solo da ricreare il vivaio. E per quanto si è visto alla prima di Pomposa le aspettative sono sicuramente rosee. Anche l’aria che si respirava nel paddock è risultata più calda, amichevole, con gli operatori più disponibili al dialogo, forse perché consapevoli che la nuova formula si è dimostrata azzeccata. È di nuovo l’Open. Ma c’è ancora da lavorare perché sotto certi aspetti ci sono ancora delle situazioni negative, le stesse che hanno poi determinato l’abbandono da parte dei maggiori team delle case ufficiali. La nuova formula, ripeto, è quella giusta, cucita apposta per il nostro movimento nazionale. Un movimento nazionale che va rispettato. E quindi la Fik/Csai dovrà investire maggiormente sui gruppi di controllo responsabili dello svolgimento delle gare e dei regolamenti da fare rispettare. Ma sembrano esserci ancora delle mele marce in questi gruppi. Elementi poco professionali e particolarmente arroganti e che quindi non rappresentano la giusta immagine che abbisogna al kartista utente che spende per andare a correre in questa importante kermesse. Il presidente in primis dovrà focalizzare meglio e individuare al proprio interno le persone che possono garantire un necessario rispetto delle regole ma anche e soprattutto il rispetto nei confronti dei kartisti e quindi della manifestazione stessa.

Giuliano Ciucci Giuliani








SOMMARIO ANALITICO VROOM 236







COPERTINA

COME SI PREPARA IL 100
Continua il nostro percorso di collaborazione con il noto preparatore Franco Galiffa per capire come con poche e semplici operazioni – o almeno non troppo complicate e alla portata di chi ha un minimo di confidenza con la meccanica – sia possibile effettuare una piccola preparazione del nostro motore. Un’opera sia di miglioramento, sia di messa a punto che consente di ottenere delle performance migliori senza dover essere necessariamente dei geni della meccanica. Sullo scorso numero di Vroom ci siamo occupati di un motore TM della classe 125 con il cambio; stavolta è invece il turno di un TM K11, vale a dire di un classico 100 monomarcia.





ESCLUSIVA

LA PRIMA VOLTA DI PARRILLA…
Achille Parrilla, una delle colonne del karting mondiale, per la prima volta nella sua vita concede un’intervista “a cuore aperto” sul nostro sport. Finalmente, dopo tanti anni, potremo conoscere e capire alcuni retroscena direttamente dalle parole di uno dei protagonisti assoluti di questa epopea.
“Eravamo in tre a conoscere la storia del kart: io, mio fratello Angelo e Bruno Grana. Bruno non è più con noi…”.
Così si è presentato e, in un freddo pomeriggio di inverno, ci ha raccontato una serie di fatti e aneddoti davvero incredibili. Dal debutto di Wilson alla mania di Senna di correre con la mano sul carburatore, per passare all’invenzione del motore 3 tempi da parte della Federazione alla smentita del fatto che sostituì Zanardi con Sospiri alla DAP per questioni di oroscopo!
La cosa più bella è che qualcuno dovrebbe leggere tra le righe in questa intervista per evitare di incorrere nuovamente in quegli errori che, già nel passato, hanno danneggiato lo sport delle piccole ruote…





SPECIALE

DIETRO LE QUINTE… RIFLESSIONI OPEN
Il nostro punto di vista sulla prima prova dell’Open Masters disputatosi a Pomposa. E di seguito le impressioni degli operatori Ecco cosa ne pensano i team manager della nuova formula adottata dalla Fik per rilanciare la manifestazione titolata, il palcoscenico per fare emergere i talenti del vivaio nazionale.





PRIMO PIANO

IL KART PROTAGONISTA DI RUOTE E MOTORI SHOW
A differenza dei saloni e delle fiere dedicate ai kart, che attirano in prevalenza piloti e veri appassionati del settore, “Ruote & Motori Show” coinvolge un pubblico più vasto che va dal biker alla famiglia che vuole trascorrere una giornata diversa dal solito. A Lanciano il team Galiffa ha sfruttato al meglio lo spazio della Fiera per dare spettacolo. Un’iniziativa che ha destato particolare interesse galvanizzando il numeroso pubblico presente. Per la cronaca la Fiera motoristica abruzzese ha registrato 20mila presenze.





PRIMO PIANO

F.A.C. FONDO ASSISTENZA CORRIDORI
Non tutti sanno dell’esistenza di un ente mutualistico per i piloti sicuramente utile nel caso di infortuni derivanti dalla pratica dell’attività agonistica. Il F.A.C., Fondo Assistenza Corridori ha sede presso l’Autodromo di Monza. Possono usufruire dei contributi messi a disposizione dal F.A.C. non solo i kartisti tesserati FIK, ma anche gli Ufficiali di gara che operano durante lo svolgimento di una competizione.






PRIMO PIANO

IL GALIFFO DEL KART
Abbiamo visitato la sede di uno dei più affermati preparatori karting, noto per competenza e serietà. All’interno dei locali una vera sorpresa per la ricca dotazione di attrezzature, degna di un costruttore, per le eccellenti lavorazioni e per alcune invidiabili soluzioni che facilitano ed elevano a rango superiore l’attività di preparatore.





GARE

OPEN MASTERS, QUESTA È COMPETIZIONE
I 230 piloti presenti a Pomposa per la prima prova degli Open Masters 2009 possono certo rassicurare sulla bontà della nuova formula di gara, che in pratica fonde all’Open i vari campionati italiani delle categorie nazionali, e far sorridere i responsabili della Federkart. A Pomposa, grazie a questa formula, si è assisito a gare avvincenti come non si ricordava. L’importante è però che ora si tengano nel giusto conto alcuni elementi emersi.





WINTER CUP, TERZI INCOMODI
Anche quest’anno che pure è stata sorpassata (per restare nel gergo) nel ruolo di prima gara importante della stagione agonistica dalla prima prova della WSK a Muro Leccese, la Winter Cup di Lonato ha comunque mantenuto la sua importanza. Infatti non sono mancati la tensione del confronto né il numero dei partecipanti, in totale 243, nelle tre categorie presenti: la SKF, la KF2 e la KF3 con rispettivamente 32, 112 e 99 iscritti.
In questa edizione 2009 della Winter Cup, in tutte e tre le categorie presenti (le KF monomarcia) i vincitori sono stati pressoché incontrastati dall’inizio alla fine, mentre si sono viste lotte accese e divertenti per la conquista dei terzi posti





WSK, VIGANO’, KVYAT E POI?
Tanta incertezza, poi si fanno largo Kvyat (KF3), Viganò (KF2) e Lammers (KZ2).
Il sole della domenica spazza via tre giorni di test e gare disputate sotto la pioggia.
In grande evidenza anche Carlos Sainz Jr., Felice Tiene e Manuel Renaudie.



REGIONALI

LOMBARDIA, CAMPANIA, LAZIO, SARDEGNA, TOSCANA, SICILIA




LA PISTA DEL MESE

COGIS È, SE VI PARE
No, Pirandello non c’entra: parliamo piuttosto della pista Cogis a Corridonia, un tracciato di poco più di mille metri che quest’anno ospiterà una delle prove di Open Masters. Un circuito che perdona poco le esagerazioni nell’affrontare le varie interessanti serie di curve.





GARAGE

IL TERZO CUSCINETTO
A dispetto di un’importanza secondaria, il cuscinetto centrale sull’assale può dare un aiuto abbastanza importante nella ricerca del migliore assetto del kart. Una delle prime cose che impara il kartista alle prime armi è l’influenza della flessione dell’assale sul comportamento in pista del kart, e dunque a questo punto la funzione e l’importanza del più misconosciuto fra i cuscinetti diventano palesi.





TENERSI IN FORMA

IL KART E LO SCI
In quest’articolo, vogliamo analizzare e proporvi lo sci come succedaneo ed integratore del kart.
Di primo acchito di analogie sembrerebbero essercene ben poche, salvo il casco e la tuta colorata. Lo sci lo si pratica in ambienti dove l’aria è pura, dove non si respira quell’assuefante mistura di benzina e olio bruciato, e poi chi ha mai visto il meccanico massaggiare le braccia del pilota come fa l’allenatore al suo pupillo prima della discesa? Invece, la verità è tutt’altra. Lo sci presenta fortissime analogie con il kart e l’automobilismo, tant’è che spesso chi va forte sugli sci possiede una marcia in più anche al volante.



RUBRICHE

COME INIZIARE;
MONDOKART;
MTL e VROOM BOX;
POSTA TECNICA (ScheDA BIREL CM 632 125 CLUB; MARANELLO RS7 87CH112 125 CLUB; SCHEDA TM K9B 42/M/09
TECH NEWS;
VROOMARKET;
CALENDARIO (Nazionale e Internazionale).


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