Motori 2016 atto terzo

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Nuovo test a Lonato con la Cik e i costruttori, per definire i futuri motori monomarcia.


Proseguono le sperimentazioni che vedono impegnati in pista i responsabili della Cik-Fia, a partire dal vicepresidente Van de Grint, e i costruttori di motori: l’obbiettivo è la definizione dei motori che verranno omologati nel 2016 per la futura classe monomarcia. 

 

Come abbiamo già visto sullo scorso Vroom di maggio, si stanno definendo le novità tecniche che caratterizzeranno i futuri motori delle classi KF (o come si chiameranno) a presa diretta. Le novità riguardano soprattutto l’adozione di una valvola sulla testa che fa da decompressore per consentire l’avviamento a spinta, permettendo così di rinunciare ad avviamento elettrico, batteria, cablaggi e frizione centrifuga. Questo mercoledì si è svolta a Lonato la terza sessione di test collettivi, mirata soprattutto a provare con vari limitatori di giri (anche oltre 16.000 rpm), ed è stato possibile già vedere le prime “direttive”.
La tendenza della Cik pare infatti ormai chiara nel continuare a richiedere la presenza del contralbero di bilanciamento, fatto che ha per ora messo fuori gioco i motori di HHC e PRD. Nondimeno, oltre a Iame, Vortex e TM, in questa occasione è venuto in pista pure un kart Parolin motorizzato FIM con la particolarità del decompressore che, anziché essere automatico “a molla”, viene invece azionato manualmente dal pilota. Un po’ come i ciclomotori Ciao di una volta, insomma. In pista questi kart non hanno dato particolari problemi, anzi hanno evitato quelli sempre possibili correlati all’avviamento elettrico. Per cui prosegue la marcia verso l’omologa 2016 dei nuovi motori che, se grosso modo ricalcheranno meccanicamente quelli odierni, rinunceranno però a tutta quella parte di componentistica elettrica che finora ha dato solo problemi. 

 

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