I musetti non cadranno più del tutto

«Siamo fiduciosi di poter reintrodurre questo sistema in tutte le gare internazionali già dall'inizio di maggio», ha detto infatti il segretario della Cik, Kay Oberheide. Questo anche perché la prima gara corsa senza il dispositivo, quella a Castelletto Branduzzo della WSK, ha dato il polso della situazione, facendo tornare a un clima da Far-West con tanti incidenti e piloti "buttati fuori". 

Ma come si eviteranno i problemi con i musetti che, "caduti" dopo un urto, rischiavano di infilarsi sotto al kart? La tendenza è quella di tornare ad un disegno dell'attacco simile a quello di uno dei primi prototipi, che permetteva al musetto di sganciarsi ma senza andare a strisciare per terra, pur restando "traballante" nella sua posizione. In questo modo nemmeno finendo fuoripista dovrebbe verificarsi il problema delle ruote anteriori che si sollevano da terra per via del musetto che si insinua tra telaio e fondo. 

Al riguardo, infatti, Oberheide aveva ammesso: «Dovremmo rimproverarci un po' per non aver testato questo sistema anche al di fuori delle solite piste, oppure su terreni irregolari come i fondi erbosi», dopo che nemmeno nelle due gare sperimentali dell'Academy Trophy si erano verificate situazioni simili. Così in un test specifico già effettuato a Castelletto si sono voluti verificare anche i fuoripista. 

Sembra tuttavia che non verrà modificata la "rampa" con cui viene tarato il rientro del musetto - invero un po' troppo facile, dato che bastano contatti lievi anche contro i cordoli - e resterà da vedere se i commissari riusciranno ad accorgersi di un musetto staccato, visto che già quando strisciavano sembrava facessero fatica a prendere provvedimenti in gara…