Vroom 308 - Aprile 2015
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Editoriale
Imposizioni, preoccupazioni, incazzature, ripensamenti...
Questo pazzo Marzo!
La Cik Fia congela con effetto immediato l’utilizzo del nuovo attacco del paraurti anteriore appena omologato. L’Aci Csai, paradossalmente, adottando il nuovo sistema nella categoria Mini ha favorito tale decisione.
Questo mese passato, è di marzo che parliamo, è successo di tutto. Non mi riferisco alle condizioni atmosferiche, sebbene abbiano lasciato il segno, ma a quanto succedutosi nel mondo del kart, e precisamente dalla Winter Cup a Lonato alla prima del Wsk ad Adria. Dopodiché sono bastati soli 15 giorni per convincere la Cik Fia a congelare con effetto immediato il nuovo sistema di attacco del paraurti anteriore sul quale si erano sbattuti per circa 10 mesi.
Una decisione sensazionale e inaspettata, ma allo stesso tempo condivisa da un po’ tutto il movimento e motivata da una riflessione sensata. E cioè, rendersi conto che una soluzione mirata a conseguire una maggiore sicurezza per i piloti e allo stesso tempo combattere il comportamento antisportivo durante le gare (il tamponamento) si è tradotta in un maggior rischio per l’incolumità dei piloti proprio grazie a questa soluzione.
Meglio tardi che mai! Una volta tanto il buon senso è tornato di moda. E se così fosse potremmo finalmente immaginare che la nostra appassionante disciplina motoristica pian pianino possa risuscitare e tornare a fare i numeri, quelli importanti e a beneficio di tutti. Magari!
Cosa è accaduto in questi 15 giorni di così sconvolgente tanto da convincere la Commissione Internazionale a rivedere certe imposizioni? E perché invece anche in altre occasioni non si è riusciti a fare un passo indietro alfine di salvaguardare uno sport motoristico così popolare? Quale complesso meccanismo ha potuto produrre tale eccezionale ripensamento?
Forse perché è marzo, il mese in cui tutto può accadere? O forse perché anche nei piani alti del palazzo ci si è resi conto che di certe decisioni affrettate e quindi inopportune il karting ne può fare benissimo a meno. Forse perché si è capito che tutti quei provvedimenti attuati in questo ultimo decennio alla fine non hanno prodotto alcun beneficio. Fino a convincersi che così come stiamo combinati non è possibile altresì avviare politiche promozionali.
Si è creato così il precedente: è un momento storico! Ora sembra palesemente provato che certi errori regolamentari possono essere rivisti. Bene! È bastato che alcuni piloti della Mini rischiassero di farsi male a causa di una nuova imposizione regolamentare Cik Fia, quella appunto del nuovo attacco del paraurti anteriore ideato come deterrente ai comportamenti antisportivi e agli incidenti numerosi che si susseguivano fin dalla partenza nelle gare dei più piccoli, per convincere i piani alti a tornare sui propri passi. Anche se, è risaputo, la Mini non è soggetta a tale imposizione, la Cik non riconosce la categoria dei più piccoli che invece viene regolamentata dalle ASN. Vuoi vedere che paradossalmente alla fine la federazione italiana nel continuare a perseguire certi inspiegabili copia-incolla di quanto escogitato dalla Cik abbia finito per farci un favore? Certo che sì, perché se tale accorgimento non fosse stato applicato – così sarebbe dovuto essere nelle competizioni internazionali di casa nostra –, l’imposizione del nuovo attacco, così come da omologazione 2015/2020 non avrebbe subìto tale bocciatura.
E invece in fretta e furia con una semplice modifica, cambiando i tasselli di fissaggio del paraurti per pochi euro di spesa si è tornati alla vecchia configurazione, risolvendo momentaneamente il problema. Il karting questa volta ne è uscito sano e salvo. E nessuno per fortuna si è fatto male veramente. Altro che promozione, un bambino di 9 anni che finisce in ospedale comprometterebbe seriamente la diffusione di tale disciplina.
Con un sospiro di sollievo possiamo anche attendere che lo studio su questo accessorio possa continuare con la prospettiva di migliorare le condizioni agonistiche di questo sport e non il contrario. Chissà alla fine si riuscirà a trovare il giusto compromesso, e cioè evitando di far scendere lo spoiler raso l’asfalto e quindi causare inconvenienti spiacevoli in caso di variazione del fondo. Da voci di corridoio il meccanismo di arretramento del paraurti debba rimanere una volta tamponato alla stessa altezza è comunque l’obiettivo sul quale si sta lavorando.
Da parte nostra ribadiamo che a livello professionistico e cioè nella classe col cambio che evidenzia un maggiore peso e una maggiore potenza questo sistema non dovrebbe essere applicato. Perché come già visto alla Winter Cup si penalizza lo spettacolo rischiando di falsare oltretutto il risultato della gara.
Un altro aspetto riguarda la penalità inflitta a chi si ritrova con lo spoiler fuori dalla sede: 30 secondi non è ammissibile... Uno sproposito. Bastano al massimo 5 secondi, oppure l’arretramento di alcune posizioni nello schieramento di partenza, dando così la possibilità al pilota di recuperare.
Vorrei concludere ricordando un altro aspetto regolamentare esposto su queste pagine un po’ di tempo fa. Il problema del tamponamento o del danno procurato al pilota che riceve un contatto fortuito nel posteriore è stato amplificato dall’inserimento del paraurti posteriore. Paraurti posteriore voluto per risolvere il problema del capotamento. Non sarebbe stato sufficiente progettare una paraurti anteriore che garantisse l’impossibilità della ruota anteriore di entrare in contatto con quelle posteriori dell’antagonista? Ne avrebbe beneficiato anche la fisionomia del kart, oltre a risultare più leggero, con tutti i benefici che ne derivano.
Prima di anticiparvi che sul prossimo numero si parlerà anche del danno che si è creato allineando le configurazioni del KZ2 al KZ, mi piace pensare che il futuro sarà comunque migliore e vorrei chiudere con l’aspettativa che la semplificazione della nuova motorizzazione monomarcia sul quale si sta lavorando per il prossimo futuro: 2016, 2017, 2018 poco importa, lascia intendere che il mezzo così motorizzato peserà una decina di kg in meno. Ecco, ancora prima di vederlo in pista, senza conoscere se sarà un flop oppure no, sono comunque portato a pensare che si sta lavorando nella giusta direzione, anche relativamente alla sicurezza. Diminuire il peso del kart è una proposta intelligente... Perché c’è ancora qualcuno che la pensa diversamente?
Giuliano Ciucci Giuliani
Sommario
PRIMO PIANO

24 TEST PREVENTIVO MOTORI 2016 A LONATO
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30 NUOVE OMOLOGAZIONI 2015/2020 CLASSE 60

86 KART LEGGENDARI: CRG HERON PLUS

90 VINTAGE USA
SPECIALE

76 ENDURANCE, LA SFIDA PER TUTTI

92 FITNESS, SEI PRONTO A COMPETERE?
GARE
TROFEI NAZIONALI / REGIONALI

36 ROK CUP - TROFEO NAZIONALE

44 KARTSPORT CIRCUIT, AREA NORD EST
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48 UPN, CUP RACE: SICILIA/UMA

52 DALLE REGIONI
TEST IN PISTA

62 IL RAGNO, IL NUOVO CKRSG2

68 KZ-R IL KART DOUBLE FACE
GARAGE

82 MANUTENZIONE KZ, LA MARMITTA
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