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Luglio 2016 - n. 323
EDITORIALE
Kart is magic
La stagione agonistica entra nel vivo e la sensazione che si avverte è positiva, grazie soprattutto alle competizioni di questo periodo che offrono sempre più momenti esaltanti e spettacolari. Era ora! Una condizione questa che dà stimolo a tutto il comparto e soprattutto desta dal torpore i tanti appassionati che ritrovano in certe categorie la giusta motivazione per tornare a competere per sfogare il proprio istinto corsaiolo. La classe col cambio è e rimane il fiore all’occhiello del nostro movimento amatoriale, e sebbene il panorama nazionale non offra ancora una promozione che risponda a pieno alle esigenze racing di questo importante e sottovalutato movimento, in occasione della seconda prova dell’europeo KZ2 ad Adria, la pattuglia azzurra è risultata numerosa e agguerrita. Finalmente! È sembrato tornare ai tempi quando i nostri piloti la facevano da padroni in questa prestazionale categoria. Erano tanti e in tanti che andavano forte.
L’appuntamento di Adria ha di fatto rappresentato il meglio del nostro vivaio ma anche di tutto il movimento protagonista dei vari campionati che si stanno disputando lungo tutto lo stivale. Un Movimento che potrebbe crescere solo se la ASN evitasse di attuare dei regolamenti controproducenti come accaduto con la 125 Club che oltre a fare terra bruciata della categoria ha di fatto azzerato il mercato dell’usato. Per non parlare poi di quanto accaduto ad Ugento in occasione del Trofeo Nazionale Aci che ha contato in tutto una trentina di piloti.
L’appuntamento di Adria ha di fatto rappresentato il meglio del nostro vivaio ma anche di tutto il movimento protagonista dei vari campionati che si stanno disputando lungo tutto lo stivale. Un Movimento che potrebbe crescere solo se la ASN evitasse di attuare dei regolamenti controproducenti come accaduto con la 125 Club che oltre a fare terra bruciata della categoria ha di fatto azzerato il mercato dell’usato. Per non parlare poi di quanto accaduto ad Ugento in occasione del Trofeo Nazionale Aci che ha contato in tutto una trentina di piloti.
Per fortuna che ci sono altri promoter che con la loro organizzazione permettono ai domenicali di praticare il kart vivendo esperienze racing edificanti. Dalla Rok Cup alla Rotax, dal Campionato Karstport a quelli promossi da Endas-Upn. Sì, è grazie a loro se oggi si può guardare il bicchiere mezzo pieno, e non è solo una citazione di circostanza, perché per tutto quello che è successo in questi ultimi anni (e peggio non poteva accadere) ritrovare tanti piloti in pista è un fatto eccezionale. Forse solo nel kart e cioè nella disciplina motoristica più propedeutica e funzionale per gli appassionati di corse in pista, amatori e professionisti, è possibile che si realizzi tale fenomeno.
Una realtà così radicata grazie anche all’apporto dei tanti artigiani che con la loro officina meccanica e un furgone portano avanti la promozione porta a porta, alle volte (mica sempre però) affiancati da qualche volenteroso organizzatore locale. E poco importa se c’è ancora da lavorare per pianificare a livello nazionale la migliore offerta da presentare ai praticanti di adesso e a quelli che verranno. Ci sono realtà zonali che riescono bene a supportare le esigenze di questa Italia kartistica lunga e stretta dove non è richiesto uno scienziato per capire come accontentare e ottenere soddisfazione dai kartisti. Finché ci saranno appassionati che vorranno sporcarsi le mani nel proprio garage, nel sottoscala, che ci sia un motore a scoppio, oppure elettrico, il kart continuerà a regalare emozioni.
Una realtà così radicata grazie anche all’apporto dei tanti artigiani che con la loro officina meccanica e un furgone portano avanti la promozione porta a porta, alle volte (mica sempre però) affiancati da qualche volenteroso organizzatore locale. E poco importa se c’è ancora da lavorare per pianificare a livello nazionale la migliore offerta da presentare ai praticanti di adesso e a quelli che verranno. Ci sono realtà zonali che riescono bene a supportare le esigenze di questa Italia kartistica lunga e stretta dove non è richiesto uno scienziato per capire come accontentare e ottenere soddisfazione dai kartisti. Finché ci saranno appassionati che vorranno sporcarsi le mani nel proprio garage, nel sottoscala, che ci sia un motore a scoppio, oppure elettrico, il kart continuerà a regalare emozioni.
Così anche Vroom.
Giuliano Ciucci Giuliani
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