La stagione 2016 ha evidenziato ancora una volta che al vertice delle competizioni internazionali i piloti italiani lasciano il segno.
Su tutti Paolo De Conto iridato della KZ su Crg/Tm. Sebbene il binomio telaio motore sia risultato vincente è altresì vero che in queste competizioni a gara unica nulla è scontato. E il parco di contendenti è particolarmente nutrito. Il portacolori della Crg ha affrontato la finale lasciando prima sfogare i suoi diretti avversari per poi liberarsene in poche tornate e salutando tutti. Il trevigiano si è poi tolto la soddisfazione di aggiudicarsi anche la Supernational di Las Vegas chiudendo così in bellezza la stagione.
Marco Ardigò campione europeo in carica rimane il pilota da battere. Il bresciano portacolori della Tony Kart è da diversi anni il riferimento per tutti quelli che vogliono raggiungere il massimo traguardo. Davide Forè, Flavio Camponeschi e Lorenzo Camplese sono altri validi componenti della pattuglia azzurra che non hanno raccolto quanto avrebbero meritato.
Il vivaio nazionale della classe col cambio rimane il più rappresentativo della nostra scuola. Una filiera che ancora funziona grazie ad un regolamento che ha tutelato la categoria nel tempo al contrario di quanto avvenuto invece nelle classi monomarcia che ha subito delle trasformazioni risultate controcorrente per il movimento italiano. Nella 125 a marce invece anche quest’anno si sono messi in mostra piloti giovani insieme a quelli più esperti che insieme hanno confermato le aspettative.
A cominciare dal Campione Europeo Fabian Federer (1° Europeo KZ2/2° International KZ2 Super Cup) autore di una gara memorabile ad Adria. Risultato che gli ha permesso di conquistare il titolo continentale. Anche Francesco Celenta è risultato tra quelli più affidabili. Dopo aver dominato il campionato italiano KZ2 in un avvincente duello con Mirko Torsellini, il salernitano non ha raccolto quanto avrebbe meritato nella kermesse europea, dimostrandosi comunque tra i più veloci. Così pure Matteo Viganò (3° Europeo KZ2/5° International KZ2 Super Cup) cresciuto sotto la guida del mitico Mauro Pozzi. Tommaso Mosca tra i protagonisti del weekend in Svezia, saldamente al comando nella finale della International KZ2 Super Cup è stato beffato da una rottura meccanica. Anche lui ha lasciato comunque il segno. Alessandro Irlando che ha dimostrato di andare forte. Come pure Leonardo Lorandi, sempre presente nella bagarre per le prime posizioni, Luca Corberi, vincitore della prima prova dell’europeo KZ2 e, non ultimo, Felice Tiene (3° Mondiale/ 4° International KZ2 Super Cup).
Abbiamo lasciato per ultimo il 25enne di San Giuseppe Vesuviano perché è tra i pochi che riesce ad andare forte sia in KZ2 che con l’OK. E dopo la disavventura in Svezia con nella International KZ2 Super Cup quando dopo aver vinto la prefinale è stato parcheggiato in finale dal suo compagno di casacca, lo spagnolo Pedro Hiltbrand, mentre occupava la seconda posizione, Felice Tiene si è reso protagonista di spicco della finale mondiale in Bahrain. Dopo aver vinto anche qui la prefinale si è ritrovato a partire nelle retrovie per una discutibile sanzione. Alla fine è riuscito comunque a salire sul meritato podio, ma il rammarico è giustificato. Chiudiamo questa rassegna con Lorenzo Travisanutto. Il giovane friulano è il nostro portacolori più rappresentativo insieme a Felice Tiene nella categoria OK. Al mondiale in Bahrain è risultato il più veloce nelle prove ufficiali dimostrando di andare subito forte con la nuova e impegnativa motorizzazione.
La classifica qui di seguito stilata prende come riferimento diversi aspetti della carriera del pilota e di quanto conquistato nelle ultime stagioni. Soprattutto prende in considerazione i piloti che corrono con il marce, la sola motorizzazione che permette ai nostri piloti di ben figurare a livello internazionale. Mentre al contrario le vicissitudini italiane che hanno tartassato la categoria nazionale monomarcia negli ultimi 10 anni hanno finito per falcidiare il nostro vivaio. E i risultati a livello internazionale lo evidenziano. Le uniche due meteore che tengono vivo l’onore nazionale attualmente sono Felice Tiene e Lorenzo Travisanutto. E quindi, proprio per questo motivo li abbiamo collocati tra quelli che meritano il giusto riconoscimento.
- Paolo De Conto
- Marco Ardigò
- Fabian Federer
- Felice Tiene
- Matteo Viganò
- Lorenzo Travisanutto
- Francesco Celenta
- Flavio Camponeschi
- Davide Foré
- Tommaso Mosca
- Leonardo Lorandi
- Alessandro Irlando
- Luca Corberi
- Lorenzo Camplese
- Mirko Torsellini