A differenza di certi che vogliono far passare per "verità tecniche incontrovertibili" quelle che invece sono solo le loro idee, spesso viziate da situazioni del tutto particolari - come si può pensare che un team che corre nell'Europeo e nel Mondiale, abbia chiare le esigenze dei kartisti domenicali? - noi di Vroom sappiamo distinguere tra fatti e opinioni (dovrebbe essere un obbligo di "buon giornalismo", peraltro) e a questo punto, dopo aver spiegato quali sono le modifiche apportate ai regolamenti sportivi e tecnici per il 2017, è giunto il momento per commentarle. Sempre ricordando che lo facciamo con il supporto di un'esperienza più che trentennale, ma soprattutto sulla base di un contatto diretto con i kartisti e i vari addetti ai lavori: intendiamo tutti, non solo quelli che partecipano al Mondiale…
KZ3 SUDDIVISIONE ESAGERATA
Iniziando dalla KZ3 va certamente approvata una suddivisione per età dei piloti, ma forse stavolta si è un po' esagerato, nel dividerla in tre fasce. Dopotutto, il precedente limite di 35 anni era abbastanza valido. Con la cosiddetta Junior per i 15-24enni, per cominciare, si istituisce una sottoclasse "strana": infatti finora i piloti di questa età si dividevano in quelli che provenivano dalla KF/OK e pensavano alla carriera internazionale, quindi proprio per questo correvano in KZ2, e quelli del tipo "studente squattrinato" o poco meno che quindi si rivolgevano alla Club. Ora con questa sottoclasse KZ3 Junior si rischia di impoverire ulteriormente la KZ2 (o è forse proprio questo lo scopo?) e nello stesso tempo non si va certo ad accontentare quei piloti che non potranno più correre in Club (ora KZ4) per i mutati limiti d'età. Anche il nuovo limite per la Over non pare aver trovato apprezzamenti: limitare la partecipazione solo agli ultraquarantenni è un po' eccessivo (anche in questo caso si limitano i numeri) e rende la categoria un po' troppo "per vecchi". Di certo non accontenta quei kartisti fra i 35 e i 40 anni d'età che si ritrovano a correre nella Under, vale a dire contro piloti ben più "pro" e per di più con un peso minimo imposto di 5 kg in meno: non tutti riescono a rispettarlo (già a 35 anni è facile essere sovrappeso) con conseguente ulteriore mancanza di competitività.
AMATORI MISCONOSCIUTI
Abbiamo accennato al fatto che la KZ4 "ex Club" abbia introdotto nuovi limiti d'età, oltretutto piuttosto elevati. Onestamente, non riusciamo a capire quale ragionamento abbia portato a credere che solo i "vecchietti" vogliano o possano correre a livello amatoriale/domenicale. Come pure continua ad essere anacronistica la norma che impone i motori di due omologhe fa, almeno se vogliamo che la KZ4 si rivolga ai piloti del weekend: dove sta scritto che chi va in pista la domenica per divertirsi con il kart, debba per forza avere un mezzo di almeno 5-6 anni fa? A parte che gli appassionati meno coperti economicamente non ci pensano nemmeno, ai kart con il cambio (orientandosi invece sui monomarcia), in questo caso parliamo di kartisti che molte volte hanno semplicemente trovato un mezzo d'occasione, venduto a poco prezzo proprio perché anziano, ma anche di chi l'occasione l'ha trovata con kart di un anno soltanto o poco più: dovrebbe vendere il kart per comprarne uno più vecchio? Aggiungiamo che c'è gente che lavora durante la settimana e che quindi non ha problemi nemmeno a farsi un kart nuovo, ma semplicemente non ha le pretese né l'allenamento per andare a scontrarsi contro piloti esperti. Insomma, alla fine non ci stupiremo se, dopo i primi timidi esperimenti, anche questa diventerà una categoria "fantasma", presente cioè solo sulla carta. Anche perché l'adozione di gomme "da gara internazionale" sarà un ulteriore fattore disincentivante, dato che queste non si "sposano" né con i kart vecchi, né con i piloti domenicali.
CATEGORIE NAZIONALI 2017
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