Vi ricordate la famosa parabola del campione di Enzo Ferrari? Bene, a Castelletto Bas Lammers ha dimostrato che il Drake si sbagliava…
A cura di Alessandro Roca
“All’inizio della carriera ogni corridore spingerà se stesso ed il suo mezzo meccanico fino al limite per dimostrare di essere un campione. Una volta divenuto tale, però, la fama, i soldi e le distrazioni lo allontaneranno dalla retta via.”
Questa è la parabola del campione del signore di Maranello, eppure lo scorso weekend un pilota olandese ha dimostrato che un campione affermato può ancora avere sete di vittoria… Bas Lammers ha vinto il secondo round del WSK Super Master Series a Castelletto ed è scoppiato in un pianto di gioia e di liberazione protrattosi fino alla cerimonia del podio, un vero esempio di sportività e puro e corretto agonismo.
Il palmares di Lammers parla da solo e la CIK-FIA World Cup del 2010 è solo la ciliegina sulla torta. Eppure chi lo conosce sa’ perfettamente quanto sia umile ed amichevole con tutti all’interno del paddock. Le sue lacrime sono la dimostrazione che ha ancora molto da dare a questo sport e personalmente penso che piloti come lui siano una benedizione per il nostro ambiente che spesso e volentieri perde di vista la componente più importante di questo sport: le emozioni.
Ben fatto campione…