Marzo 2017 - n. 332

In allegato
I Tascabili di Vroom
La Carburazione

Editoriale
«Tòc tòc, c’è qualcuno?... Sì!»
L’ASN italiana non è consapevole della realtà del nostro comparto. Allora a chi ci dobbiamo affidare?
La nuova regolamentazione KZ3 della 125 a marce non ha risolto del tutto i problemi che affliggono questa categoria, la più accattivante per il domenicale. E sono molti quelli che ancora nutrono dubbi e insoddisfazione a riguardo. Anche il movimento nazionale è indeciso sul da farsi. Dulcis in fundo i dati registrati dalle prime prove del settore regionale (vedi Siena e Corridonia) sono tutto fuorché confortanti. Per fortuna il progetto di Sergio Di Dato, presidente del comparto karting e consigliere nazionale Endas, l’ente di promozione sportiva a cui si è affiliato anche Paolo Bau con il suo Kartsport Circuit, accentra la maggior parte dei praticanti a livello regionale rispondendo meglio alle necessità del kart di base. Un format propedeutico che tiene attivo il vivaio nazionale: sono sempre di più i piloti della Mini che dopo un paio d’anni di “gavetta” dai campionati Cup Race regionali approdano anche in altre serie, come nella Rok Cup.
Di Dato non è certo un profeta del nuovo millennio, ma solo un appassionato che ha saputo interpretare le esigenze del movimento sfruttando lo sbandamento senza fine dell’organo federale nazionale. Il risultato ottenuto dall’organizzazione UPN dopo cinque anni di promozione è una naturale e logica conseguenza.
Per fortuna che esiste questa struttura che può garantire un’offerta agonistica importante per i domenicali. Così come esistono altre importanti strutture che promuovono il karting, format come la Rok Cup, la Rotax, l’X30. E poi ancora gli Endurance.
In questo numero abbiamo dedicato uno spazio importante ad un altro fenomeno che sta prendendo piede in Italia, così come in diverse parti del mondo: in Inghilterra, Francia, Germania e soprattutto negli USA. Parliamo del movimento dei kart storici, cioè di quei mezzi del vecchio millennio che dal ’60 in poi hanno lasciato il segno. Sono sempre di più gli appassionati che si ritrovano in pista per rivivere emozioni mai sopite, a caccia di kart datati e da restaurare fino a farli di nuovo rombare. Un numero sempre maggiore di “collezionisti” che con la loro passione vintage ha rimesso in moto un comparto da non sottovalutare. Sono diverse le officine organizzate per ricambi e assistenza specifica per questi kart che acquistano col tempo sempre più valore e prestigio.
Nella Gallery di questo mese potete osservare alcuni dei modelli più ammirati nei meeting organizzati a Riverside, in California, e a Pomposa.
Concludendo. La passione per il karting è sempre viva e tiene testa anche alla tanto decantata crisi – pseudo giustificazione per nascondere ben altre carenze – grazie alla concretezza di alcuni promoter, operatori e di molti appassionati: ora è più facile individuare il giusto format, evitando di perdere tempo e soldi in quelle particolari situazioni che non procurano più alcuna soddisfazione.
Giuliano Ciucci Giuliani
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