Nella vita di un uomo ci sono tante prime volte. In quella di un kartista ce n'è una in più!
- Il primo bacio.
- Il primo appuntamento.
- La prima volta in macchina da soli, con la patente ancora fresca.
Ci sono prime volte che nella vita non si scordano mai. Potremmo parlarne per ore, ma - cari lettori di Vroom - noi condividiamo una prima volta che altri si sognano e che nemmeno si immaginano.
La mia me la ricordo nitidissima. Ero a Lonato, accompagnavo un amico che, dopo tanti anni, aveva deciso di tornare a correre in kart. Io lui e il suo KZ. Dopo una giornata intera passata a guardare e - giustamente - a sporcarmi le mani, a sera è arrivato spontaneo l’invito: “vuoi provarlo”. Io un po’ intimidito e suggestionato da quel mezzo che fino a poco prima avevo visto in azione in pista (fino a quel giorno avevo solo girato - molto - con i kart 4 tempi) mi infilai tuta e casco e dopo poco ecco che ero pronto, emozionato come un bambino, per entrare in pista.
Non scorderò mai l’esplosione di potenza alla prima apertura del gas che spinse indietro la mia testa il mio cuore i miei pensieri. Non ero pronto, non avrei mai potuto esserlo. Ero completamente schiacciato da quella quarantina abbondante di cavalli ma pian piano iniziai a prenderci la mano, ad entrare nel flusso di velocità che è la pista, dove tutto diventa automatico, le mani ed i piedi si muovono senza apparente pensiero, come se il corpo intero diventasse cervello cuore velocità.
Ma si sa che prendersi troppa confidenza può essere pericoloso (con donne e motori sempre sull'attenti!) ed infatti dopo cinque/sei giri rimasi vittima di un velocissimo testacoda su al curvone in salita. Non ricordo cosa feci, so solo che persi il controllo e bum! dopo due tre giri su me stesso mi fermai in mezzo al prato. Ero stato rimesso al mio posto dalla fisica e dalla meccanica
E la vostra prima volta in kart? Ve la ricordate ancora? Come finì?
- Il primo appuntamento.
- La prima volta in macchina da soli, con la patente ancora fresca.
Ci sono prime volte che nella vita non si scordano mai. Potremmo parlarne per ore, ma - cari lettori di Vroom - noi condividiamo una prima volta che altri si sognano e che nemmeno si immaginano.
La mia me la ricordo nitidissima. Ero a Lonato, accompagnavo un amico che, dopo tanti anni, aveva deciso di tornare a correre in kart. Io lui e il suo KZ. Dopo una giornata intera passata a guardare e - giustamente - a sporcarmi le mani, a sera è arrivato spontaneo l’invito: “vuoi provarlo”. Io un po’ intimidito e suggestionato da quel mezzo che fino a poco prima avevo visto in azione in pista (fino a quel giorno avevo solo girato - molto - con i kart 4 tempi) mi infilai tuta e casco e dopo poco ecco che ero pronto, emozionato come un bambino, per entrare in pista.
Non scorderò mai l’esplosione di potenza alla prima apertura del gas che spinse indietro la mia testa il mio cuore i miei pensieri. Non ero pronto, non avrei mai potuto esserlo. Ero completamente schiacciato da quella quarantina abbondante di cavalli ma pian piano iniziai a prenderci la mano, ad entrare nel flusso di velocità che è la pista, dove tutto diventa automatico, le mani ed i piedi si muovono senza apparente pensiero, come se il corpo intero diventasse cervello cuore velocità.
Ma si sa che prendersi troppa confidenza può essere pericoloso (con donne e motori sempre sull'attenti!) ed infatti dopo cinque/sei giri rimasi vittima di un velocissimo testacoda su al curvone in salita. Non ricordo cosa feci, so solo che persi il controllo e bum! dopo due tre giri su me stesso mi fermai in mezzo al prato. Ero stato rimesso al mio posto dalla fisica e dalla meccanica
E la vostra prima volta in kart? Ve la ricordate ancora? Come finì?