Ottobre 2017 - n. 338

Editoriale
De Conto-Abbasse, il valore aggiunto
L’immagine del karting mondiale è fondamentale per la credibilità del settore. Ma sono sempre e solo le aziende che si impegnano con continui investimenti affinché questa disciplina motoristica ottenga il riconoscimento che merita. Per fortuna che a Wackersdorf le condizioni meteo non hanno infierito sulla kermesse mondiale, così De Conto e Abbasse nella KZ, e Irlando nella KZ2, grazie ad una prestazione di alto livello hanno rivalutato la vetrina del karting internazionale
L’evento mondiale a Wackersdorf ha riqualificato il palcoscenico Cik Fia dopo il brutto epilogo della kermesse continentale a Kristianstad. Il duello ravvicinato tra De Conto e Abbasse è stato avvincente e ha tenuto vivo l’interesse fino all’ultimo dei 26 giri, come pure il confronto a distanza tra Tornqvist e Irlando in KZ2 culminato con il sorpasso da applausi all’ultimo giro. Il confronto tra Abbasse e De Conto tiene viva la competizione in KZ da ormai due stagioni. Lo scorso anno è durato poche tornate e, in quell’occasione, il veneto della Crg ha palesato una netta superiorità. Una vittoria già scritta. In questa edizione, invece, il risultato non era così scontato e De Conto ci ha messo del suo per tenere a debita distanza il portacolori della Sodi. E l’entusiasmo del numero 1 della Crg una volta tagliato il traguardo conferma l’impegno che ha dovuto sfoggiare per far suo il secondo titolo consecutivo. Anche i complimenti a fine gara che si sono scambiati i due protagonisti è un riconoscimento di quanto di bello fatto vedere: ognuno ha dato il massimo offrendo a chi assisteva all’evento uno spettacolo appagante.
Abbasse ha messo alla prova le capacità del campione del mondo e De Conto non ha deluso le aspettative confermandosi il pilota più rappresentativo della classe regina. Un esame impegnativo, superato a pieni voti e questo grazie al francese che ha pressato il battistrada con una certa determinazione e costanza. Una finale spettacolare, corsa ai massimi livelli grazie anche al supporto dei mezzi a disposizione, protagonisti di spicco da diverse stagioni e ben preparati dai rispettivi racing team, spinti dallo stesso propulsore: il Tm ufficiale quello montato sul Crg di De Conto e sul Sodi di Abbasse.
Non da meno è risultata la finale della KZ2 con la rimonta di Irlando su Persson Tornqvist in testa alla corsa. Ancora un duello tra Crg e Sodi, anch’essi spinti dal Tm, culminato con il sorpasso dell’italiano sullo svedese ad una curva dal traguardo, con i due kart che hanno tagliato la linea praticamente appaiati. Insomma, una bella immagine quella divulgata che ha evidenziato la prestazione dei piloti e dei rispettivi mezzi.
Quest’anno, purtroppo, non è andata sempre così bene, e se il palcoscenico non beneficia con una certa continuità di questa bellezza non può dipendere solo dalla casualità. Quest’anno, ad esempio, gli appuntamenti di Oviedo e Kristianstad hanno offuscato l’immagine e la professionalità del palcoscenico del karting titolato regolamentato dalla Cik-Fia. Una condizione anomala che non si addice al livello prestazionale raggiunto da questa disciplina motoristica. Perché il tutto funzioni e non si corra più il rischio di incappare in certe disavventure sarà necessario allinearsi all’evoluzione tecnica delle categorie di riferimento del karting mondiale. A cominciare dai parametri di designazione del tracciato e alla responsabilità della direzione gara e della commissione sportiva nell’interpretare situazioni che possono compromettere la riuscita dell’evento: correre la finale dell’europeo su pista bagnata senza dare la possibilità ai partecipanti di montare le rain è stata una leggerezza che oltre a ridicolizzare i piloti in pista e di conseguenza l’immagine racing della categoria ha falsato anche la kermesse continentale.
Chi investe su questo palcoscenico così tante risorse, e non solo finanziarie, avrà pur diritto a qualche garanzia da parte della Commissione Internazionale. Vorrei ricordare che le strutture più qualificate del comparto industriale karting non hanno nulla da invidiare a quelle più rappresentative del motorsport. Produrre a certi regimi e a livelli qualitativi così alti, materiale testato e garantito è un traguardo notevole frutto di un investimento mirato all’innovazione. Sarebbe opportuno che anche la Cik-Fia si organizzi per garantire che tale innovazione venga ben interpretata dal mercato… L’immagine del karting mondiale è fondamentale per la credibilità del settore e certe... disavventure non sono più giustificate. Così come le aziende applicano il marchio sui propri prodotti e rischiano di loro per le politiche industriali e gestionali, i rappresentanti della Cik-Fia dovrebbero farsi carico delle proprie mancanze e quanto meno porvi rimedio e tentare, ripeto tentare, di salvaguardare così le case costruttrici, le solite note, come sempre, a pagarne le conseguenze.
Giuliano Ciucci Giuliani
In questo numero:
PRIMO PIANO

28 Claudio Flenghi
40 NGM Motorsport
48 KGT Racing Team - 49 Palmisano Racing
54 Daniel Ricciardo
56 Ronnie Quintarelli
72 Emidio Pesce
GARE
14 Campionato del Mondo Cik Fia KZ Wackersdorf (D)
22 Super Coppa International Cik Fia KZ2 Wackersdorf (D)
30 Campionato Italiano Aci Karting, Siena
42 Rok Cup Italia, Adria (RO)
50 Trofeo Easykart & KartGrandPrix 8a/9a Prova, Lignano (UD)
60 Rotax Max Challenge Italia 8a Jesolo (VE)
62 Rotax Mojo Trophy Super Coppa, Siena
66 Cup Race Endas Upn: Corridonia (MC), Acireale (CT) Santa Maria del Molise (IS)
74 Vroom Box
TEST ESCLUSIVO
78 50 Ore Rotax Fr 125 Max Evo
ZOOM
96 Il ritorno della Presa Diretta, 2a parte
VROOMGAMES

110 Periferiche: i volanti
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