Jonathan Thonon è uno che nel Karting ha vinto tutto. 31enne originario di Waterloo, “il cannibale” vanta ben 4 corone iridate vinte tra il 2007 e il 2011 vestendo i panni del team CRG, con il quale è nato uno dei sodalizi più forti delle quattro ruotine.
Traino del progetto Praga, dopo il divorzio non senza polemiche da quest’ultimo, il belga ha progressivamente spostato i propri orizzonti verso il karting non guidato nel ruolo del driver coach. In questa nuova avventura spicca per intensità di rapporto il nome di Jesse Carrasquedo Jr, legato a doppio filo con la famiglia del connazionale pilota di F1 Sergio Perez, considerato uno dei giovani sul quale il Messico punta di più per il futuro. Thonon è incaricato del difficile ruolo di accompagnarlo nel percorso verso le vette del karting.
Proprio la seconda vita sportiva di Thonon è stata l’argomento principale dell’intervista che ha rilasciato in esclusiva ai nostri canali.
Gli ultimi 12 mesi ti hanno visto dall’altra parte della barricata, non più al volante ma dietro le recinzioni. Quali sono le tue sensazioni?
“Il 2017 nei panni di coach mi sta piacendo molto. Io nasco come pilota e per certi versi mi manca non guidare più, però il fatto che sia così appassionato del mio nuovo lavoro mi fa capire quanto sia forte il mio amore verso il motor sport”.
Com’è nata l'intesa con la famiglia Carrasquedo?
“Io credo nel destino. Può sembrare che non c’entri nulla con la domanda, ma ora capirai. Sono andato in Messico due volte per la gara del circuito GPI . Nella prima occasione, durante il viaggio di ritorno verso casa, stavo aspettando il volo da Guadalajara a Città del Messico quando al gate ho incontrato Jesse Carrasquedo Sr. Abbiamo avuto un breve scambio di opinioni e lui mi ha chiesto se potessi fare qualcosa per aiutare suo figlio nella crescita sportiva. Io gli ho detto che al momento ero occupato ma che in futuro ci sarebbe stata senz’altro occasione per fare qualcosa”
L’occasione poi si è presentata..
“Libero dai precedenti vincoli contrattuali, è iniziata la nostra collaborazione che da tecnica ben presto è diventata anche sportiva. Carrasquedo, infatti, mi ha chiesto di correre in KZ, dove ho ottenuto fantastici risultati nonostante fosse da un po’ che non giravo. Per il morale è stata una fantastica opportunità”.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
“Ora il nostro obiettivo è quello di far crescere Jesse Jr in Italia, dove correrà tutta la stagione agonistica 2018. Sarà un’avventura molto dura e formativa per lui vista la grande concorrenza. Da quando abbiamo iniziato i progressi sono stati sorprendenti, quest’anno infatti si è laureato campione nella Rok americana”.
Andrea Giustini