Throwback Karting – Salbris 1997, Rossi cala il poker

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Direttamente da Vroom Karting Magazine di ottobre 1997, quest'oggi Throwback Karting rivive il mondiale FSA di Salbris.

Salbris, 14 settembre 1997. Il kartodromo situato nella regione del Centro-Valle della Loira è teatro del campionato mondiale Formula Super A, categoria che all’epoca era riconosciuta a livello internazionale come la Formula 1 del Karting. Scordatevi i social network e lo streaming online delle gare, una volta le competizioni si apprezzavano dal vivo e un pubblico numerosissimo è accorso in pista per vedere una delle gare più famose dell’ultimo ventennio delle quattro ruotine.

In Francia luci ed ombre. Il weekend, infatti, è ben presto avvolto dalle polemiche quando la direzione CIK, rappresentata dal carismatico Ernest Buser, viene accusata di non aver accettato l’iscrizione di Foglieni a causa delle iniziali incise su un motore. A questo si aggiunge il provvedimento di rimuovere le insegne Elf emesso dall’amministrazione dell’allora cantone di Salbris a causa del mancato pagamento delle imposte pubblicitarie; una controversia tra organizzatore e federazione che ha origini ben più lontane.

Anche la situazione atmosferica sembra essere allineata con il clima difficile che si respira nel paddock, la pioggia, infatti, accoglie i piloti in qualifica. A farne le spese è proprio Danilo Rossi (CRG/CRG/Dunlop) il quale si classifica soltanto 47°.  Proprio Rossi il quale, assieme al team mate Alessandro Manetti, “affamato” di vittorie dopo il discutibile episodio che l’anno precedente a Lonato lo aveva privato del titolo a vantaggio di Johnny Mislijevic (Tony Kart/Vortex/Bridgestone), allo svedese stesso e al connazionale Giorgio Pantano (Biesse/Rotax/Bridgestone), è il pilota da battere.

Il pilota laziale, però, non ci sta e inizia una rimonta forsennata che lo porta testa a testa con Manetti in Prefinale. Quest’ultimo, però, con un sorpasso al limite inferto all’avversario nell’ultimo giro, ottiene la pole position. Gli ingredienti per assistere ad una finale da antologia ci sono tutti.

Poco dopo lo spegnimento dei semafori, Rossi prende la testa della gara e tenta la fuga. Alle sue spalle Manetti viene incalzato da Pantano, che al terzo giro affonda gli artigli e si mette all’inseguimento del CRG #60. Ricucito lo strappo, quello che diventerà pilota Jordan in F1 nonché primo italiano nell’albo d’oro della GP2, sferra l’attacco decisivo al pilota della compagine di Giancarlo Tinini e passa al comando. I sogni di gloria, però, durano poco, Rossi infatti riguadagna la leadership e lascia Pantano in pasto a Manetti che si riprende la piazza d’onore nel corso del 13° giro. Quando alla bandiera a scacchi mancano 4 giri, Manetti si porta in scia al capoclassifica. Chi la spunterà? Giunti all’ultimo passaggio, nessuno è sicuro del risultato. Rossi chiude tutte le porte, Manetti adotta una strategia che però non dà il risultato sperato.

Rossi taglia per primo il traguardo e porta a casa la quarta corona iridata, ma non è l’unico vincitore. A Salbris, infatti, trionfano anche lo sport e lo spirito di squadra di un team, CRG, che, dopo un periodo complicato, grazie ad un lavoro formidabile e alla messa a punto dei motoristi Filippo Zaggia e Franco Calore, domina la scena nella più importante competizione a presa diretta del mondo: la Formula Super A.

Andrea Giustini

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