EDITORIALE
La stagione 2018 è sempre più vicina allo start. Il Wsk ad Adria e la Winter Cup a Lonato, romperanno gli indugi portando alla luce le forze in campo che si disputeranno i titoli in palio. Chi saranno i protagonisti che punteranno al massimo traguardo: il titolo continentale prima e il mondiale Cik-Fia dopo? Certo avanzare previsioni è un po’ presto e le temperature a febbraio non sono quelle ideali. Soprattutto se volessimo prendere in considerazione le categorie monomarcia. E l’OK, giunta al terzo anno dall’esordio, è alla prova del nove. Riuscirà a salire al centro dell’attenzione mondiale e rappresentare degnamente il vivaio internazionale? La motorizzazione fortemente voluta dal vicepresidente della Cik Fia Kees Van de Grint ha sicuramente rispettato le aspettative riguardo l’aspetto tecnico: funziona e va pure forte. Ciò nonostante, non riesce ancora ad entrare nelle grazie dei movimenti nazionali, Italia su tutte. C’è ancora da lavorare, e ancora più importante, c’è da ricostruire la credibilità politica e quindi promozionale di questa categoria. I presupposti ora sembrano esserci. E in attesa dell’ascesa di questa accattivante motorizzazione che anche quest’anno regalerà dei confronti spettacolari, spostiamo lo sguardo sulla classe regina del karting, la KZ, la classe col cambio che nelle ultime due stagioni ha rimarcato una superiorità imbarazzante di Paolo De Conto su Crg/Tm.
Il quesito è sempre lo stesso: chi sarà l’antagonista? Il numero 1 della Crg è ancora il favorito e la conquista del suo terzo titolo iridato consecutivo lo stimola ancora di più. Oltretutto De Conto si ritrova assistito dal team Crg, sinonimo di garanzia soprattutto in questa categoria: i numerosi titoli conquistati nella 125 a marce di cui gli ultimi 3 in sequenza ne sono la prova. E, dulcis in fundo, è spinto dal propulsore Tm che negli ultimi due anni ha creato un divario ancora più significativo con la concorrenza. Il lavoro della Factory pesarese diretta da Claudio Flenghi ha prodotto un propulsore particolarmente versatile. La sua pecularietà è di dare il massimo in qualsiasi condizione climatica grazie alla stabilità della temperatura interna di esercizio. Così le prestazioni non decadono, indice della qualità delle lavorazioni.
La pista non tradisce, e la politica?
In attesa che la pista torni a dare spettacolo, siamo un po’ tutti in ansia per capire se chi è subentrato alla presidenza della Cik e nella gestione organizzativa e promozionale dei campionati Cik Fia rispondano alle aspettative. Il momento difficile il kart lo ha vissuto e la visione futura è più ottimistica che in passato. Per valorizzare e rendere coinvolgente la più propedeutica tra le discipline motoristiche su quattro ruote è necessario che chi dirige l’orchestra sia capace di tirare fuori la migliore sinfonia. Non si possono più giustificare le stonature, e sarebbe ora che si lavori una volta per tutte per realizzare il miglior concerto. Sono troppi anni che ascoltiamo sempre la solita musica e il movimento non gradisce più certa monotonia.
Sim racing è bello? il Kart è meglio!
Vroom ha sempre evidenziato che certe stonature regolamentari finiscono poi per compromettere la promozione del karting tra i giovani. Un rischio che non possiamo permetterci di questi tempi in cui gli appassionati di sport motoristici sono sempre più bombardati da offerte accattivanti ed economicamente meno impegnative. Su tutte quelle che riguardano il mondo del sim racing, la simulazione di guida. Per quanto possano essere avvincenti questi simulatori non potranno mai sostituire la sensazione che si prova nel salire sul kart e poi su macchine di formula vere. La realtà è sempre diversa dal virtuale e nel nostro caso un pilota che corre in kart risulterà sicuramente più competitivo del campione di sim racing e non solo sotto l’aspetto fisico. Detto questo, ciò che voglio far intendere ai nostri governanti è che oggi non possiamo permetterci di sottovalutare certe alternative - per troppo tempo si è andati avanti cullandosi nel fatto che i ragazzi sotto una certa età non avevano altre scelte - bensì è opportuno allinearsi a tali passatempi innovativi tenendo in considerazione le aspettative dei nostri ragazzi e offrirgli la possibilità di vivere il mondo del kart con soddisfazione e spensieratezza.
La promozione...
Dopo quanto accaduto con la pista di Parma, a fine gennaio è giunta la notizia che anche quella tedesca di Kerpen verrà dismessa nel 2020 per dare spazio ad una miniera di lignite. Così ci è tornato alla mente l’evento del 2001 quando a Kerpen si scrisse una pagina memorabile nella storia delle competizioni karting Cik Fia. Molti ricorderanno che nell’occasione un po’ tutta l’attenzione dei mass media si spostò nella cittadina tedesca dove si disputava la quinta prova del Mondiale FSA, quando tra i finalisti c’era soprattutto il campione del mondo F1 Michael Schumacher. Per questa illustre presenza il karting beneficiò di una risonanza mondiale come mai era accaduto. E ricordiamo che in quell’occasione in pista oltre al vincitore del mondiale Tonio Liuzzi, c’erano anche gli allora kartisti Nico Rosberg e Lewis Hamilton. Sarà possibile che una simile eventualità si possa ripetere in futuro?
Alcuni anni fa fu pensato di abbinare l’evento kart e quello di F1 nello stesso impianto. Un’ambizioso progetto che poi è finito nel dimenticatoio. Degna di nota fu anche la promozione messa in atto negli anni ‘90 grazie al presidente Cik di allora, Ernest Buser, con la trasmissione degli appuntamenti titolati Cik Fia su Eurosport. Ancora oggi risulterebbe una preziosa vetrina. Perché il karting ha necessità di essere valorizzato nel rispetto del ruolo propedeutico che ricopre. Come pure è indispensabile attuare valide strategie promozionali per dare visibilità e credibilità ad un settore che ha ha generato un indotto industriale e occupazionale di tutto rispetto.
In virtù di questo è bene sottolineare che il karting oltre ad essere un importante veicolo formativo per i piloti che puntano alla carriera automobilistica rimane comunque rappresentativo soprattutto del vivaio amatoriale, e cioè dei tanti appassionati che lo vivono come un divertente passatempo domenicale. Che poi è l’aspetto che commercialmente parlando interessa e determina il vero business delle aziende. In questo caso la responsabilità dell’ASN è di tutelarne la diffusione con politiche promozionali e un adeguamento della configurazione del prodotto e dei regolamenti, e cioè favorire un approccio meno traumatico sia sotto l’aspetto economico che tecnico. Sebbene su questo aspetto ci sia ancora da fare, le proposte per soddisfare questo tipo di esigenze sono sempre più interessanti, non ultimo l’avvento anche in Italia del Briggs Kart Championship, promosso da Crg. Categorie indispensabili per avvicinare la massa al karting a prescindere dalle prestazioni del mezzo. L’importante è competere e divertirsi senza dover spendere un occhio della testa, perché il kart si presta anche e soprattutto a questa filosofia, non dimentichiamocelo.
Il bello di Vroom
Prima di salutarci vi anticipo che anche in questo numero di Vroom troverete le ultime novità riguardo le omologhe, dopo i telai è la volta degli accessori: impianti frenanti e carenature. Una rassegna che seguirà anche sul prossimo numero, in cui troverete un po’ tutte le novità del Salone Internazionale di Offenbach, insieme ai primi test in pista che andremo a realizzare in collaborazione con Officine in Progress.
La partnership tra Vroom e OIP, giunta al terzo anno, ci ha permesso di realizzare servizi importanti ed esclusivi. Servizi così dettagliati che grazie alla tecnologia e alla preparazione del responsabile, l’ing. Andrea Saccucci, i nostri lettori, nonché kartisti, insieme un po’ a tutto il comparto coinvolto in questa accattivante disciplina motoristica, hanno potuto ulteriormente colmare certi dubbi e ampliato la loro conoscenza. Il test delle 50 ore col Rotax Max ne è un esempio, ma anche i tanti effettuati con il KZ10c della Tm che abbiamo passato anche ai Raggi X.
Vroom ha sempre dato un importante spazio ai servizi tecnici, sebbene il kart (e il propulsore) risulti un mezzo concettualmente semplice sotto l’aspetto tecnico. Dopo 30 anni di pubblicazioni era d’obbligo addentrarci nei meandri della tecnica con una diversa prospettiva e la partnership con OIP è risultata provvidenziale.
La telemetria e l’analisi dati è sempre più un ramo del motorsport di cui oggi non si può fare a meno… Grazie all’innovazione tecnologica anche nel karting si possono apportare delle migliorie finalizzate a raggiungere prestazioni impensabili fino a pochi anni fa. Prestazioni che possono essere appannaggio non solo dei piloti professionisti e Daniele Parravano, membro del team di OIP e pilota non più giovanissimo, ci conferma questa possibilità.
Se ci saranno novità eclatanti, le comunichemo tramite il nostro sito www.vroomkart.it. Seguiteci anche sulla nostra piattaforma Social. Intanto buona lettura e arrivederci su Vroom.
In questo numero:
Febbraio 2018 - n. 342

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