Marco Ardigò c’é!

- Primo Piano
Dall'infortunio a Sarno nel 2017 al rientro a Muro Leccese... Marco Ardigò è tornato

Dopo quasi 1 anno Marco Ardigò scende di nuovo in pista e conquista il podio della KZ2 in occasione della terza prova WSK a La Conca. Un risultato importante soprattutto in ottica dei prossimi appuntamenti Cik Fia. Il portacolori della Tony kart ci racconta il ritorno alle competizioni
Tutto è bene ciò che finisce bene. E per ora dopo quanto fatto vedere a La Conca sembra finalmente terminato nel migliore dei modi il periodo di convalescenza di Ardigò che aveva fatto preoccupare tutto l’ambiente.
“La costola incriminata” così come la chiama il pilota del team di Prevalle quando parla della rottura ascellare della sesta costola destra che, a causa della calcificazione di alcuni nervi, lo ha tenuto lontano dalla pista per molto tempo… troppo. 
 
«Per quanto riguarda la costola incriminata, sto bene. Non mi ha dato fastidio durante il weekend pugliese. Ovviamente sono indietro a livello di preparazione fisica, dal momento che prima di Muro Leccese avevo fatto sole tre uscite da una cinquantina di giri ciascuna” ha così commentato Ardigò. “Gli indolenzimenti sono arrivati puntuali alla fine del primo giorno, ma ho stretto i denti. In Finale gli ultimi 6 giri sono stati molto provanti, tuttavia ci tenevo a portare a casa il risultato»
 
Facciamo luce sull’accaduto, ripercorrendo con Marco le diverse fasi della convalescenza.
 
Ad aprile l’infortunio nelle prove della prima tappa dell’Europeo a Sarno:
«Avevo capito sin da subito che si trattava di qualcosa di grave, purtroppo però ci sono voluti più mesi prima di capire la vera entità di quanto avvenuto»
 
Ad agosto è emersa clinicamente l’entità dell’infortunio
«Ho fatto la TAC in 3D ai primi di agosto. Soltanto in quel caso è stata riscontrata la frattura. I problemi, oltre alla rottura in sé, sono stati la lesione delle fibre molli presenti nella zona dello sterno, e la calcificazione che ha interessato dei nervi presenti tra la pleura e la costola. Anche per capire questo c’è voluto del tempo»

A settembre il Mondiale a Wackersdorf a denti stretti
«A posteri forse era meglio evitare, ma ho subito tentato di risalire sul kart in occasione del Mondiale CIK FIA, l’appuntamento clou della stagione. Abbiamo optato per l’uso di anestetici che hanno alleviato il dolore durante i primi due giorni della settimana, poi però la situazione è si è fatta progressivamente più difficile»

Dopo il Mondiale le ombre del ritiro
«Tornato dalla Germania ho fatto altri esami e lì realisticamente si è scoperta la calcificazione dei nervi. Inizialmente si paventava la possibilità dell’operazione, che poi però è stata evitata grazie al trattamento dell’alcolizzazione del nervo. Se questa non avesse dato i frutti sperati, avevo preventivato la possibilità di smettere. Fortunatamente però sta funzionando»

Lo scorso weekend la luce in fondo al tunnel: tornato ufficialmente al volante del suo Tony Kart/Vortex, Ardigò ha spazzato via il periodo no con una brillante 2a posizione al culmine di una Finale che lo aveva visto al comando nei primi tre giri. La sua presenza non potrà che valorizzare ancora di più il prossimo campionato europeo e il mondiale della KZ così incerti e combattuti seppure dominati negli ultimi due anni da Paolo De Conto su Crg/Tm. 
 
A. Giustini - © Foto Race Frame

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