Le nuove MOJO D5 hanno già dimostrato tutto il proprio valore in pista in occasione del primo atto del Rotax MAX Challenge belga.
Tra le novità 2018 del Rotax MAX Challenge Euro Trophy, vale senz’altro la pena citare le nuove MOJO D5, che equipaggeranno le classi MAX e DD2 e DD2 Master.
Come avevamo già anticipato in un precedente articolo (leggi qui), per la stagione in corso le D5 verranno “calzate”, soltanto in alcune serie nazionali, oltre a quella europea, tra le quali figurano BNL Karting Series, RMC Austria, RMC Belgium, RMC Germany, RMC Italy, RMC Netherlands e RMC Sweden.

Il responso dei piloti? Promozione su tutti i fronti, specie dopo il primo appuntamento del Rotax MAX Challenge belga sul kartodromo di Genk.
Parola al vincitore nella MAX a Genk, Lars van Vark: «Il primo round del Rotax MAX belga ha avuto un sapore particolarmente dolce per me per via della vittoria. Sono rimasto davvero impressionato dalle nuove MOJO D5. La velocità e la durata è incredibile; queste due caratteristiche mi hanno permesso di fare dei giri che non avevo mai compiuto prima d’ora a Genk. Dunque, sì, per me è stato fatto davvero un gran lavoro».
Feedback positivo anche da Rick Dreezen, pezzo da 90 del karting dell’ultimo decennio: «Le ho provate qualche settimana fa e sono rimasto davvero colpito. Sono d’accordo con gli altri piloti quando dicono che queste gomme sono davvero eccellenti e permettono di dare il massimo. Anche il responso del cronometro lo conferma. Che dire… un ottimo inizio».
Peter Oelsinger, vice-presidente Rotax Propulsion Systems and Finance ha spiegato la scelta di limitare per il 2018 la diffusione delle D5 ad alcuni mercati: «Pensiamo che l’introduzione delle MOJO D5 limitata a mercati specifici per il 2018 sia una delle chiavi per il successo futuro delle gare Rotax. Qualcuno potrebbe opporre la necessità di un altro cambiamento, ma la nostra scelta è in linea con la filosofia Rotax di fornire un prodotto eccezionale ai clienti».
Le MOJO D5, dunque, sono state accolte bene dai piloti. Ad attenderle ora un altro test importante: il primo round del Rotax MAX Challenge Euro Trophy in programma a Genk il weekend del 22 aprile.
A.Giustini - Photo: M.Melis
Come avevamo già anticipato in un precedente articolo (leggi qui), per la stagione in corso le D5 verranno “calzate”, soltanto in alcune serie nazionali, oltre a quella europea, tra le quali figurano BNL Karting Series, RMC Austria, RMC Belgium, RMC Germany, RMC Italy, RMC Netherlands e RMC Sweden.

Il responso dei piloti? Promozione su tutti i fronti, specie dopo il primo appuntamento del Rotax MAX Challenge belga sul kartodromo di Genk.
Parola al vincitore nella MAX a Genk, Lars van Vark: «Il primo round del Rotax MAX belga ha avuto un sapore particolarmente dolce per me per via della vittoria. Sono rimasto davvero impressionato dalle nuove MOJO D5. La velocità e la durata è incredibile; queste due caratteristiche mi hanno permesso di fare dei giri che non avevo mai compiuto prima d’ora a Genk. Dunque, sì, per me è stato fatto davvero un gran lavoro».
Feedback positivo anche da Rick Dreezen, pezzo da 90 del karting dell’ultimo decennio: «Le ho provate qualche settimana fa e sono rimasto davvero colpito. Sono d’accordo con gli altri piloti quando dicono che queste gomme sono davvero eccellenti e permettono di dare il massimo. Anche il responso del cronometro lo conferma. Che dire… un ottimo inizio».
Peter Oelsinger, vice-presidente Rotax Propulsion Systems and Finance ha spiegato la scelta di limitare per il 2018 la diffusione delle D5 ad alcuni mercati: «Pensiamo che l’introduzione delle MOJO D5 limitata a mercati specifici per il 2018 sia una delle chiavi per il successo futuro delle gare Rotax. Qualcuno potrebbe opporre la necessità di un altro cambiamento, ma la nostra scelta è in linea con la filosofia Rotax di fornire un prodotto eccezionale ai clienti».
Le MOJO D5, dunque, sono state accolte bene dai piloti. Ad attenderle ora un altro test importante: il primo round del Rotax MAX Challenge Euro Trophy in programma a Genk il weekend del 22 aprile.
A.Giustini - Photo: M.Melis