E’ giunta al termine la prima domenica europea targata FIA Karting, che a Sarno ha visto andare in scena le classi OK ed OKJ. In Senior il successo è andato ad un solidissimo Roman Stanek (Kosmic/Vortex), mentre in Junior ad alzare la coppa è stato l’estone Paul Aron (FA/Vortex).
OKJ
Nella mattinata domenicale, antipasto di bagarre grazie all’ultima fase degli scontri diretti. Come da previsione, percorso netto quello di Paul Aron (FA/Vortex), vincitore di tutte le manche e dunque poleman della finalissima. Secondo e terzo posto, assegnati ai rivali Dino Beganovic (Tony Kart/Vortex) e Conrad Laursen (FA/Vortex).
In seguito al calcolo dei punteggi, griglia di partenza pronta e grande attesa per la finalissima. Start fulmineo da parte di Aron, da subito in grado di guadagnare metri su metri rispetto alla concorrenza di Beganovic ed Askey. Con una condotta gara in modalità “lepre”, la punta di diamante Ricky Flynn Motorsport, non ha lasciato nemmeno le briciole ai rivali, salutando presto la compagnia, sino alla bandiera a scacchi. Lotta vera dunque dal secondo posto in poi, continuo lo scambio di posizioni tra lo svedese ed il britannico, scambio che ha favorito il rientro nella battaglia di Gabriele Minì (Parolin/Parilla), Kirill Smal (Tony Kart/Vortex) e Conrad Laursen (FA/Vortex). Ultima metà di gara al cardiopalma per tutti gli addetti ai lavori, in particolar modo dopo l’attacco di Laursen su Beganovic che, di fatto, ha messo entrambi fuori dalla lotta per il podio. Gran passo e campo libero davanti a se, hanno successivamente lanciato il portacolori italiano, Minì verso un meritato secondo posto, alle sue spalle Askey, costantemente nelle prime tre posizioni. Completano le prime cinque posizioni, Kirill Smal e Conrad Laursen. Da segnalare l’undicesimo posto di Maya Weug (Luxor/LKE), dopo la partenza dalla casella numero trentatre. Squalifica per condotta antisportiva, inflitta a Zak O’Sullivan (FA/Vortex), dopo gli avvicendamenti successivi all’incidente di gara con Alfio Spina (CRG/TM).
OK
Dopo lo strapotere mostrato nel suo gruppo nella giornata di ieri, Harry Thompson (FA/Vortex) non è riuscito a replicarsi quest’oggi, anzi, un ritiro nell’ultima batteria lo ha privato di una posizione in top3. La pole position è andata a Roman Stanek, che poi ha guidato la Finale senza farsi impensierire da Pedro Hiltbrand (CRG/TM) oppure dallo stesso Thompson, abile a recuperare ben 8 posizioni rispetto allo start.
Ultimano la top5 il finnico Juho Valtanen (Kosmic/Vortex) e Kas Haverkort (CRG/TM). La gara non è stata esente da attimi di apprensione, causati dal ribaltamento di Lorenzo Travisanutto (KR/Parilla), annunciato ad inizio weekend tra i protagonisti.
Da Sarno, Simone Corradengo (scorradengo@vroom.it) e Andrea Giustini (agiustini@vroom.it).
Nella mattinata domenicale, antipasto di bagarre grazie all’ultima fase degli scontri diretti. Come da previsione, percorso netto quello di Paul Aron (FA/Vortex), vincitore di tutte le manche e dunque poleman della finalissima. Secondo e terzo posto, assegnati ai rivali Dino Beganovic (Tony Kart/Vortex) e Conrad Laursen (FA/Vortex).
In seguito al calcolo dei punteggi, griglia di partenza pronta e grande attesa per la finalissima. Start fulmineo da parte di Aron, da subito in grado di guadagnare metri su metri rispetto alla concorrenza di Beganovic ed Askey. Con una condotta gara in modalità “lepre”, la punta di diamante Ricky Flynn Motorsport, non ha lasciato nemmeno le briciole ai rivali, salutando presto la compagnia, sino alla bandiera a scacchi. Lotta vera dunque dal secondo posto in poi, continuo lo scambio di posizioni tra lo svedese ed il britannico, scambio che ha favorito il rientro nella battaglia di Gabriele Minì (Parolin/Parilla), Kirill Smal (Tony Kart/Vortex) e Conrad Laursen (FA/Vortex). Ultima metà di gara al cardiopalma per tutti gli addetti ai lavori, in particolar modo dopo l’attacco di Laursen su Beganovic che, di fatto, ha messo entrambi fuori dalla lotta per il podio. Gran passo e campo libero davanti a se, hanno successivamente lanciato il portacolori italiano, Minì verso un meritato secondo posto, alle sue spalle Askey, costantemente nelle prime tre posizioni. Completano le prime cinque posizioni, Kirill Smal e Conrad Laursen. Da segnalare l’undicesimo posto di Maya Weug (Luxor/LKE), dopo la partenza dalla casella numero trentatre. Squalifica per condotta antisportiva, inflitta a Zak O’Sullivan (FA/Vortex), dopo gli avvicendamenti successivi all’incidente di gara con Alfio Spina (CRG/TM).
OK
Dopo lo strapotere mostrato nel suo gruppo nella giornata di ieri, Harry Thompson (FA/Vortex) non è riuscito a replicarsi quest’oggi, anzi, un ritiro nell’ultima batteria lo ha privato di una posizione in top3. La pole position è andata a Roman Stanek, che poi ha guidato la Finale senza farsi impensierire da Pedro Hiltbrand (CRG/TM) oppure dallo stesso Thompson, abile a recuperare ben 8 posizioni rispetto allo start.
Ultimano la top5 il finnico Juho Valtanen (Kosmic/Vortex) e Kas Haverkort (CRG/TM). La gara non è stata esente da attimi di apprensione, causati dal ribaltamento di Lorenzo Travisanutto (KR/Parilla), annunciato ad inizio weekend tra i protagonisti.
Da Sarno, Simone Corradengo (scorradengo@vroom.it) e Andrea Giustini (agiustini@vroom.it).