Cala il sipario sulla prima tappa del Campionato Europeo KZ e KZ2. Il caldo torrido e le lotte ancor più incandescenti di Salbris, hanno animato il pomeriggio domenicale a tinte francesi, Renaudin (KZ2) ed Iglesias (KZ), trionfano in casa.
La Francia fa doppietta in casa grazie al doppio trionfo delle classi a marce. Domenica degna dell’Europeo CIK FIA, almeno per quello che riguarda il lato sportivo.
KZ2
Con manche archiviata e griglia ormai decisa, piede sul gas per i ventuno giri della finalissima. Allo start è subito vita facile per Adrien Renaudin (Sodi/TM), ottimo lo stacco e redini della gara fin dalla prima curva. Alle sue spalle, applausi per la partenza fulminea di Pierre Loubere (Praga/TM) dalla quarta casella. Duo tutto francese completato da un buon Hubert Petit (Sodi/TM) subito dietro. Dopo i primi giri di gruppo compatto, strada libera per Renaudin e Loubere, da soli già al settimo giro. Lo spettacolo, però, è dietro con la lotta aperta per l’ultimo gradino del podio, episodio chiave della gara. Calo di gomme, quasi inevitabile per Petit e blocco davanti al duo italiano, Piccini-Longhi. Duello durato per tutta la gara ma, di fatto, mai visto con il portacolori della Tony Kart ad un passo dall’entrata vincente per il podio. Al termine dei ventuno giri, terzetto francese sotto la bandiera a scacchi con Renaudin e Loubere a distanza di sette decimi l’uno dall’altro. Petit chiude su Piccini (Tony Kart/Vortex), ottimo quarto e primo degli italiani, insieme a Longhi (BirelArt/TM), quinto. Positiva la sesta posizione di Giacomo Pollini (Formula K/TM), non brillante allo start ma molto solido sul passo gara conclusivo. Top ten completata da Gillian Lay (Sodi/TM), Daniel Bray (GP Alu/TM), Maximilian Paul (Dr/Modena) e Benjamin Tornqvist (CR/TM), grazie a dieci posizioni recuperate. Da sottolineare, la bella gara di Giuseppe Palomba (Intrepid/TM), settimo alle spalle di Pollini, poi penalizzato con dieci secondi per la posizione errata dello spoiler anteriore. Incidente a quattro nel corso dell’ottavo giro con Benavides (Sodi/TM), Vidales (Tony Kart/Vortex) , Cunati (Top Kart/Parilla) e Leuillet (Sodi/TM), fuori in curva due.
KZ
Succede di tutto nella classe regina del weekend. La tanta attesa per la prima finalissima europea ha premiato gli spettatori di Salbris. Forte dagli ottimi risultati del weekend, partenza a fionda per Pedro Hiltbrand (CRG/TM) dal quarto posto dello start. Lo stallo pericoloso di Federer (CRG/TM), ha poi mescolato le carte per le restanti posizioni con, Jorrit Pex (CRG/TM) e Paolo De Conto (CRG/TM), virtualmente sul podio virtuale. Dietro di loro, cavalcata avviata per Jeremy Iglesias (Formula K/TM) e Marco Ardigò (Tony Kart/Vortex). Il francese rimonta giro dopo giro, sfruttando un treno di gomme forse migliore degli altri, sino alla seconda posizione dietro lo spagnolo. Battaglia a due pregustata dal pubblico ed in parte avviata sino al problema tecnico che ha fermato proprio Hiltbrand. “Grippata e vittoria persa da parte dello spagnolo, ad ogni modo mattatore nelle prime tornate. Come detto, cavalcata premiante anche per Marco Ardigò, finito ai margini della top ten dopo la partenza, per via dello stallo davanti a lui. Il gran passo ha poi permesso all’italiano di rimontare tutto il gruppo sino alla medaglia di bronzo finale. Braccia al cielo per Iglesias e leadership trasformata in vittoria davanti a Jorrit Pex, Ardigò e De Conto. Quinto Anthony Abbasse (Sodi/TM), sesto Alex Irlando (Sodi/TM), entrambi autori di una buona rimonta con nove e quattro posizioni recuperate rispettivamente. Chiudono la top ten, Hajek (Kosmic/Vortex), Puhakka (Tony Kart/Vortex), Celenta (Praga/TM) e Rick Dreezen (BirelArt/TM). Nota di merito per Celenta, capace di recuperare nove posizioni.
KZ2
Con manche archiviata e griglia ormai decisa, piede sul gas per i ventuno giri della finalissima. Allo start è subito vita facile per Adrien Renaudin (Sodi/TM), ottimo lo stacco e redini della gara fin dalla prima curva. Alle sue spalle, applausi per la partenza fulminea di Pierre Loubere (Praga/TM) dalla quarta casella. Duo tutto francese completato da un buon Hubert Petit (Sodi/TM) subito dietro. Dopo i primi giri di gruppo compatto, strada libera per Renaudin e Loubere, da soli già al settimo giro. Lo spettacolo, però, è dietro con la lotta aperta per l’ultimo gradino del podio, episodio chiave della gara. Calo di gomme, quasi inevitabile per Petit e blocco davanti al duo italiano, Piccini-Longhi. Duello durato per tutta la gara ma, di fatto, mai visto con il portacolori della Tony Kart ad un passo dall’entrata vincente per il podio. Al termine dei ventuno giri, terzetto francese sotto la bandiera a scacchi con Renaudin e Loubere a distanza di sette decimi l’uno dall’altro. Petit chiude su Piccini (Tony Kart/Vortex), ottimo quarto e primo degli italiani, insieme a Longhi (BirelArt/TM), quinto. Positiva la sesta posizione di Giacomo Pollini (Formula K/TM), non brillante allo start ma molto solido sul passo gara conclusivo. Top ten completata da Gillian Lay (Sodi/TM), Daniel Bray (GP Alu/TM), Maximilian Paul (Dr/Modena) e Benjamin Tornqvist (CR/TM), grazie a dieci posizioni recuperate. Da sottolineare, la bella gara di Giuseppe Palomba (Intrepid/TM), settimo alle spalle di Pollini, poi penalizzato con dieci secondi per la posizione errata dello spoiler anteriore. Incidente a quattro nel corso dell’ottavo giro con Benavides (Sodi/TM), Vidales (Tony Kart/Vortex) , Cunati (Top Kart/Parilla) e Leuillet (Sodi/TM), fuori in curva due.
KZ
Succede di tutto nella classe regina del weekend. La tanta attesa per la prima finalissima europea ha premiato gli spettatori di Salbris. Forte dagli ottimi risultati del weekend, partenza a fionda per Pedro Hiltbrand (CRG/TM) dal quarto posto dello start. Lo stallo pericoloso di Federer (CRG/TM), ha poi mescolato le carte per le restanti posizioni con, Jorrit Pex (CRG/TM) e Paolo De Conto (CRG/TM), virtualmente sul podio virtuale. Dietro di loro, cavalcata avviata per Jeremy Iglesias (Formula K/TM) e Marco Ardigò (Tony Kart/Vortex). Il francese rimonta giro dopo giro, sfruttando un treno di gomme forse migliore degli altri, sino alla seconda posizione dietro lo spagnolo. Battaglia a due pregustata dal pubblico ed in parte avviata sino al problema tecnico che ha fermato proprio Hiltbrand. “Grippata e vittoria persa da parte dello spagnolo, ad ogni modo mattatore nelle prime tornate. Come detto, cavalcata premiante anche per Marco Ardigò, finito ai margini della top ten dopo la partenza, per via dello stallo davanti a lui. Il gran passo ha poi permesso all’italiano di rimontare tutto il gruppo sino alla medaglia di bronzo finale. Braccia al cielo per Iglesias e leadership trasformata in vittoria davanti a Jorrit Pex, Ardigò e De Conto. Quinto Anthony Abbasse (Sodi/TM), sesto Alex Irlando (Sodi/TM), entrambi autori di una buona rimonta con nove e quattro posizioni recuperate rispettivamente. Chiudono la top ten, Hajek (Kosmic/Vortex), Puhakka (Tony Kart/Vortex), Celenta (Praga/TM) e Rick Dreezen (BirelArt/TM). Nota di merito per Celenta, capace di recuperare nove posizioni.
FIA Academy
Gara divertente anche per i più piccoli del weekend. Finale tiratissima con sorpassi e controsorpassi nelle prime posizioni che, di fatto, ha mantenuto alta l’attenzione per tutti i diciassette giri. Jose Maria Boya, vince davanti a Kobe Pauwels e Sami Meguetounif. Buono il weekend di Federico Albanese, decimo ed unico italiano in gara.
Da Salbris, Simone Corradengo (scorradengo@vroom.it)
Credits: Vroom Karting Magazine