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In questo numero:
Agosto 2018 - n. 348

EDITORIALE
LONTANI DALLA REALTA'
I commissari sportivi Cik si sono resi protagonisti nel giudicare irregolare un fortuito contatto di gara tra De Conto e Celenta, inficiando così l’epilogo dell’Europeo KZ. Un precedente che andrà a condizionare ulteriormente le future competizioni karting.
Quanto accaduto nel Gran Premio d’Italia, prova finale per l’assegnazione del titolo europeo, è paradossale. Veniamo ai fatti. Nella Finale KZ, Francesco Celenta, in testa alla gara, è incalzato da Paolo De Conto, visibilmente più veloce del salernitano. Nel corso dell’ottavo dei 25 giri in programma, alla penultima curva del tracciato, un tornante a sinistra, De Conto punta l’interno e la gomma anteriore destra allineata a cavallo tra la pancia e la posteriore sinistra del kart #14 entrano in contatto. E sebbene i kart perdano un po’ di scorrevolezza, entrambi sfilano incolumi con De Conto davanti a Celenta.
Il collegio giudicante, dopo aver messo subito sotto investigazione l’episodio, emette il proprio verdetto solo dopo la premiazione e così recita: “[…] Avendo preso in considerazione il rapporto e la relativa sequenza video, il collegio giudicante ha reputato questo incidente una violazione del Codice di condotta. La presente decisione è adottata in applicazione dell’articolo 2, comma 24 delle Prescrizioni Generali CIK e dell’art.12, comma 3 del Codice Sportivo Internazionale FIA 2018 […].”
La “sentenza”, inappellabile, è una doccia fredda per De Conto, che di fatto perde la vittoria, ma soprattutto il titolo a vantaggio di Jorrit Pex.
De Conto, però, non è l’unico sconfitto della giornata. Alla lista bisogna aggiungere la percezione lontana dalla realtà che la Cik ha del karting. Questa disciplina da sempre considerata una scuola di formazione per preparare i piloti alla competizione.
La scuola karting permette ai piloti di assimilare capacità di guida e agonistiche grazie a tempi di reazione più corti, necessari per approcciare i repentini cambi di traiettoria e di “giocare” su distanze ben più ravvicinate, rendendo spesso inevitabili i contatti fortuiti.
Anche quello che è stato reputato come un comportamento antisportivo di De Conto nei confronti di Celenta nella prova finale dell’europeo karting 2018 è, palesemente, un normale contatto fortuito, ribadisco: fortuito, come ne accadono spesso in gara. Celenta si stava difendendo dall’attacco di De Conto perché più lento in quel frangente, sembra per un calo di potenza. E non eravamo all’ultimo giro della finale così da poter interpretare un contatto, sebbene fortuito, comunque determinante per la vittoria, ma all’ottavo giro, e cioè a 1/3 di gara e, mezzo permettendo, chi subisce un sorpasso potrebbe rifarsi.
Questa discutibile decisione ha creato così un precedente che potrà servire come premessa per eventuali futuri comportamenti in violazione al Codice di condotta. E ora dopo l’imposizione del paraurti sganciabile, anche il contatto di fianco e/o tra ruote, andrà a condizionare la classe regina del karting.
Ad un pilota professionista, così come De Conto o Celenta, non si deve certo insegnare come ci si deve comportare in una competizione titolata. Trattasi di piloti maturi ed esperti, così come la maggior parte di quelli che militano in KZ. La storia del karting è fatta di gare avvincenti decise da sorpassi spesso oltre il limite, diventati parte del Mos Maiorum della disciplina. Un motivo c’era se anche Senna e Schumacher, in veste di campioni del mondo F1, continuavano ad allenarsi in kart.
Questa disciplina motoristica è l’artefice della formazione dei piloti che oggi fanno la differenza nell’automobilismo, non solo in F1.
La storia ce lo insegna, dimenticare le proprie origini è il primo passo per la dimensione del non ritorno. A buon intenditore…
Giuliano Ciucci Giuliani
Giuliano Ciucci Giuliani
PS. Vorremmo conoscere la motivazione per cui il verdetto è stato emanato così tardi, addirittura dopo la festa del podio. Un dispetto al pilota? Comunque non è la migliore immagine per l’epilogo di una manifestazione così importante regolamentata dalla Cik Fia.
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