A quasi cinque anni dal tragico incidente sulle nevi francesi, riemerge l’ultima intervista rilasciata da Michael Schumacher, amplificata dal suo sito ufficiale.
Col passare degli anni, dare notizie utili sul Campione tedesco è via via diventato qualcosa di difficile e delicato. Merito di una riservatezza assoluta sulle condizioni di Schumacher e sacrosanta per quello che riguarda la privacy. Tuttavia, grazie ai canali ufficiali del 7 volte Campione del Mondo F1, il ricordo e soprattutto la continua speranza resta viva per tutti i tifosi, amanti dello sport e del motorsport.
Ecco dunque riemergere una intervista rilasciata da Schumacher datata 2013, basata su domande rivolte dai fans, l’ultima prima dell’avvenimento di Meribel. Parole a 360° sullo status della F1 di quell’anno ma non solo, rispetto per l’eterno rivale Mika Hakkinen, ricordi su Ayrton Senna, Vincenzo Sospiri e Ross Brawn, sino ad arrivare al karting.
Presenza fissa nel paddock, la KSM Racing Team, ora RS Ralf Schumacher, ha portato e continua a portare il cognome Schumacher nei paddock più importanti del karting. Ricordiamo poi l’eterna passione sempre manifestata dallo stesso Michael, presente nell’edizione 2001 del Campionato Mondiale andato in scena sulla pista di casa a Kerpen. Una tappa importante nella storia delle competizioni titolate karting, quella che risultò la più seguita a livello mondiale grazie alle trasmissioni televisive dei maggiori network.
Interessante rileggere le parole di Schumacher e capire ancora meglio quanto, anche dopo 7 Mondiali F1, la disciplina delle quattro ruotine sia alla base del motorsport.
Di seguito le parole di Michael Schumacher.
Hai sempre detto che il karting è il miglior inizio e allenamento per tutte le classi successive. Perché?
«Il karting è una buona preparazione per il futuro di tutto il motorsport. Ti dà un sacco di consigli e abilità da sviluppare. Il combattimento ruota a ruota è uno dei grandi apprendimenti che puoi ottenere dal karting».
È possibile raggiungere il successo con il solo talento?
«Il talento è importante in tutti gli sport, ma non è tutto. Hai davvero bisogno di sviluppare diverse abilità e impararle. Il karting è una buona base per dimostrare il tuo talento e per capire ciò di cui hai bisogno per essere un pilota da corsa».
Come spesso è accaduto durante la carriera del tedesco, ecco che Schumacher lascia uno dei tanti insegnamenti del motorsport da applicare alla vita di tutti i giorni.
«Penso che avere dubbi sia molto importante per non avere troppa fiducia. E’ utile anche essere scettici e cercare miglioramenti per fare il passo successivo. Ho sempre pensato di non essere così bravo e di dover lavorare di più per esserlo, questa è una delle cose che mi ha fatto diventare quello che sono diventato».
Parole importanti che una volta di più riaccendono la speranza di tutti quelli che hanno fatto di lui un vero e proprio esempio da seguire. Nella speranza e nell’attesa di rivederlo di nuovo in forze, ci uniamo alla hashtag che ormai accompagna il Campione nella “gara” più importante di tutte: #keepfightingmichael
Simone Corradengo
Credits: Archivio Vroom Karting Magazine (2001)
Ecco dunque riemergere una intervista rilasciata da Schumacher datata 2013, basata su domande rivolte dai fans, l’ultima prima dell’avvenimento di Meribel. Parole a 360° sullo status della F1 di quell’anno ma non solo, rispetto per l’eterno rivale Mika Hakkinen, ricordi su Ayrton Senna, Vincenzo Sospiri e Ross Brawn, sino ad arrivare al karting.
Presenza fissa nel paddock, la KSM Racing Team, ora RS Ralf Schumacher, ha portato e continua a portare il cognome Schumacher nei paddock più importanti del karting. Ricordiamo poi l’eterna passione sempre manifestata dallo stesso Michael, presente nell’edizione 2001 del Campionato Mondiale andato in scena sulla pista di casa a Kerpen. Una tappa importante nella storia delle competizioni titolate karting, quella che risultò la più seguita a livello mondiale grazie alle trasmissioni televisive dei maggiori network.
Interessante rileggere le parole di Schumacher e capire ancora meglio quanto, anche dopo 7 Mondiali F1, la disciplina delle quattro ruotine sia alla base del motorsport.
Di seguito le parole di Michael Schumacher.
Hai sempre detto che il karting è il miglior inizio e allenamento per tutte le classi successive. Perché?
«Il karting è una buona preparazione per il futuro di tutto il motorsport. Ti dà un sacco di consigli e abilità da sviluppare. Il combattimento ruota a ruota è uno dei grandi apprendimenti che puoi ottenere dal karting».
È possibile raggiungere il successo con il solo talento?
«Il talento è importante in tutti gli sport, ma non è tutto. Hai davvero bisogno di sviluppare diverse abilità e impararle. Il karting è una buona base per dimostrare il tuo talento e per capire ciò di cui hai bisogno per essere un pilota da corsa».
Come spesso è accaduto durante la carriera del tedesco, ecco che Schumacher lascia uno dei tanti insegnamenti del motorsport da applicare alla vita di tutti i giorni.
«Penso che avere dubbi sia molto importante per non avere troppa fiducia. E’ utile anche essere scettici e cercare miglioramenti per fare il passo successivo. Ho sempre pensato di non essere così bravo e di dover lavorare di più per esserlo, questa è una delle cose che mi ha fatto diventare quello che sono diventato».
Parole importanti che una volta di più riaccendono la speranza di tutti quelli che hanno fatto di lui un vero e proprio esempio da seguire. Nella speranza e nell’attesa di rivederlo di nuovo in forze, ci uniamo alla hashtag che ormai accompagna il Campione nella “gara” più importante di tutte: #keepfightingmichael
Simone Corradengo
Credits: Archivio Vroom Karting Magazine (2001)