Le Rotax MAX Challenge Grand Finals come non le avete mai viste grazie al "Diario di bordo" di Vroom in diretta dal Circuito Internazionale di Paladino, a Conde in Brasile.
Vroom vi mostrerà le Rotax MAX Challenge Grand Finals in corso di svolgimento a Conde, in Brasile, come non le avete mai viste prima d’ora attraverso un diario giornaliero sulla manifestazione.
Non solo pista, ma anche tutto il contorno delle prime Grand Finals Rotax in Brasile.
Circuito de Paladino, Conde - 23 Novembre 2018
L’arrivo
Tra la sede di Vroom e il Circuito Internacional Paladino, a Conde in Brasile, intercorrono ben 8.623 chilometri, un continente e, soprattutto, una realtà culturale nettamente in antitesi rispetto a quella alla quale siamo abituati. Organizzare un viaggio del genere, pertanto, risulta una sfida difficile ma al contempo entusiasmante.
Vista la distanza considerevole pertanto, per giungere a destinazione oggi, 23 novembre, siamo dovuti partire ieri insieme al “capo spedizione” del team Italia Reto Carigiet. Decollati dall’Aeroporto di Malpensa alle 12.00 ora italiana, siamo giunti all’Aeroporto di Recife alle 22.00 ora locale (le 02.00 in Italia), dopo uno scalo e due ore di sosta a Lisbona.
Dall’Aeroporto Internacional Presidente Castro Pinto, dopo una notte nella capitale dello Stato del Pernambuco, stamani, ci siamo finalmente spostati in pista. Nel tragitto, ciò che è saltato subito all’occhio rispetto al contesto socio-economico al quale siamo abituati in Europa, è la mancanza di “confini” tra povertà e ricchezza; ognuno è dirimpettaio dell’altro.
Questo rende il panorama - drammaticamente - unico nel suo genere.
Giunti a destinazione, salutiamo il nostro autista Augusto e ci apprestiamo a toccare con mano il lavoro che è stato compiuto dalla Rotax nell’organizzare una così grande manifestazione dall’altra parte del mondo.

“Ordine” è l’impressione che abbiamo alla prima presa di contatto col Paladino. Nonostante sia ancora tutto un cantiere aperto, ci è stato spiegato che tra domani e domenica sarà tutto pronto, ogni cosa sembra stare già al proprio posto.

L’accoglienza da parte dello staff è stata calorosissima e, grazie alla vasta area di ristorazione che affaccia sul rettilineo principale, abbiamo potuto gustare un tipico pranzo brasiliano osservando piloti impegnati nella prima presa di contatto con il tracciato.

Poiché è vietato provare i mezzi di gara prima dell’inizio ufficiale dell’evento, i piloti impegnati hanno ricorso ai rental karts tanto da riempire le liste di prenotazione fino alla chiusura della pista per l’inizio della manifestazione. E possiamo garantirvi che non si sono affatto risparmiati…
Il punto di vista degli italiani
Tutti i piloti membri del team Italia sono rimasti colpiti dalla vastità del circuito, che presenta uno sviluppo in lunghezza notevole complice anche un rettilineo di partenza particolarmente vasto. Nel lato opposto ad esso, invece, un tratto guidato molto tecnico che esalterà le doti dei piloti. Di rilievo anche i sali scendi che caratterizzano tutto il circuito.

Ora però è giunto il momento di andare a scoprire la città, a domani con la seconda puntata del nostro Diario di bordo.
Dal Brasile,
A. Giustini
Non solo pista, ma anche tutto il contorno delle prime Grand Finals Rotax in Brasile.
Circuito de Paladino, Conde - 23 Novembre 2018
L’arrivo
Tra la sede di Vroom e il Circuito Internacional Paladino, a Conde in Brasile, intercorrono ben 8.623 chilometri, un continente e, soprattutto, una realtà culturale nettamente in antitesi rispetto a quella alla quale siamo abituati. Organizzare un viaggio del genere, pertanto, risulta una sfida difficile ma al contempo entusiasmante.
Vista la distanza considerevole pertanto, per giungere a destinazione oggi, 23 novembre, siamo dovuti partire ieri insieme al “capo spedizione” del team Italia Reto Carigiet. Decollati dall’Aeroporto di Malpensa alle 12.00 ora italiana, siamo giunti all’Aeroporto di Recife alle 22.00 ora locale (le 02.00 in Italia), dopo uno scalo e due ore di sosta a Lisbona.
Dall’Aeroporto Internacional Presidente Castro Pinto, dopo una notte nella capitale dello Stato del Pernambuco, stamani, ci siamo finalmente spostati in pista. Nel tragitto, ciò che è saltato subito all’occhio rispetto al contesto socio-economico al quale siamo abituati in Europa, è la mancanza di “confini” tra povertà e ricchezza; ognuno è dirimpettaio dell’altro.
Questo rende il panorama - drammaticamente - unico nel suo genere.
Giunti a destinazione, salutiamo il nostro autista Augusto e ci apprestiamo a toccare con mano il lavoro che è stato compiuto dalla Rotax nell’organizzare una così grande manifestazione dall’altra parte del mondo.

“Ordine” è l’impressione che abbiamo alla prima presa di contatto col Paladino. Nonostante sia ancora tutto un cantiere aperto, ci è stato spiegato che tra domani e domenica sarà tutto pronto, ogni cosa sembra stare già al proprio posto.

L’accoglienza da parte dello staff è stata calorosissima e, grazie alla vasta area di ristorazione che affaccia sul rettilineo principale, abbiamo potuto gustare un tipico pranzo brasiliano osservando piloti impegnati nella prima presa di contatto con il tracciato.

Poiché è vietato provare i mezzi di gara prima dell’inizio ufficiale dell’evento, i piloti impegnati hanno ricorso ai rental karts tanto da riempire le liste di prenotazione fino alla chiusura della pista per l’inizio della manifestazione. E possiamo garantirvi che non si sono affatto risparmiati…
Il punto di vista degli italiani
Tutti i piloti membri del team Italia sono rimasti colpiti dalla vastità del circuito, che presenta uno sviluppo in lunghezza notevole complice anche un rettilineo di partenza particolarmente vasto. Nel lato opposto ad esso, invece, un tratto guidato molto tecnico che esalterà le doti dei piloti. Di rilievo anche i sali scendi che caratterizzano tutto il circuito.

Ora però è giunto il momento di andare a scoprire la città, a domani con la seconda puntata del nostro Diario di bordo.
Dal Brasile,
A. Giustini