Charles Leclerc si è concesso una giornata di prove con il kart a Lonato.
Guarda un po’ chi si rivede… Charles Leclerc è tornato in pista con il kart a Lonato, mantenendo la tradizione del colore rosso.
Il monegasco, come lo scorso anno, si è concesso una giornata di prove con Birel ART, supervisionato da Davide Forè. Per Leclerc il rosso è diventata una costante poiché, dal prossimo anno, sarà pilota Ferrari nel campionato di Formula 1.
Noi, insieme allo stesso Charles, abbiamo ripercorso le prime orme della strada che lo hanno portato ad essere il più giovane pilota Ferrari in Formula 1, al fianco di Sebastian Vettel.
Leclerc in kart, com’è iniziata
Tutto è iniziato quando Charles aveva solo 5 anni e, come molte belle storie del motorsport, la prima pagina è stata scritta con l’aiuto del padre Hervé, ex pilota di F3 negli anni ’90. «Ho iniziato a correre a 5 anni, ma mentirei se dicessi che già immaginavo un futuro del genere. Pensavo solo a divertirmi. Tutto è cambiato con la vittoria del campionato francese». Fu dunque la vittoria nel PACA (Provence-Alpes-Cote d’Azur) a lanciarlo.
2011: l’anno della svolta
«La Coppa del Mondo del 2011 è stata senza ombra di dubbio la mia migliore gara di kart. Tutto il weekend fu perfetto, ma in Finale sbagliai la partenza pertanto fui chiamato ad un grande recupero. Mantenendo la calma, riuscii a tornare in testa e poi vinsi la gara». Caso ha voluto che quell’anno batté Max Verstappen, con il quale nel 2019 si troverà nuovamente a parità di livello in F1; uno in Ferrari, lui, e l’altro, Verstappen, in Red Bull.
Una scommessa vinta da Nicolas Todt
Le sue caratteristiche non passarono inosservate agli occhi di Nicolas Todt ed Armando Filini, che lo portarono sotto le insegne dell’ART GP Racing Team con la gestione di All Road Management. Nel 2012, poi, passò in KF2 e, nonostante dovesse ancora imparare l’utilizzo del freno d’avanti, portò a casa il successo nella WSK Euro Series, chiudendo 2° l’Europeo e la Coppa del Mondo di categoria.
A.Giustini/Archivio Vroom
Il monegasco, come lo scorso anno, si è concesso una giornata di prove con Birel ART, supervisionato da Davide Forè. Per Leclerc il rosso è diventata una costante poiché, dal prossimo anno, sarà pilota Ferrari nel campionato di Formula 1.
Noi, insieme allo stesso Charles, abbiamo ripercorso le prime orme della strada che lo hanno portato ad essere il più giovane pilota Ferrari in Formula 1, al fianco di Sebastian Vettel.
Leclerc in kart, com’è iniziata
Tutto è iniziato quando Charles aveva solo 5 anni e, come molte belle storie del motorsport, la prima pagina è stata scritta con l’aiuto del padre Hervé, ex pilota di F3 negli anni ’90. «Ho iniziato a correre a 5 anni, ma mentirei se dicessi che già immaginavo un futuro del genere. Pensavo solo a divertirmi. Tutto è cambiato con la vittoria del campionato francese». Fu dunque la vittoria nel PACA (Provence-Alpes-Cote d’Azur) a lanciarlo.
2011: l’anno della svolta
«La Coppa del Mondo del 2011 è stata senza ombra di dubbio la mia migliore gara di kart. Tutto il weekend fu perfetto, ma in Finale sbagliai la partenza pertanto fui chiamato ad un grande recupero. Mantenendo la calma, riuscii a tornare in testa e poi vinsi la gara». Caso ha voluto che quell’anno batté Max Verstappen, con il quale nel 2019 si troverà nuovamente a parità di livello in F1; uno in Ferrari, lui, e l’altro, Verstappen, in Red Bull.
Una scommessa vinta da Nicolas Todt
Le sue caratteristiche non passarono inosservate agli occhi di Nicolas Todt ed Armando Filini, che lo portarono sotto le insegne dell’ART GP Racing Team con la gestione di All Road Management. Nel 2012, poi, passò in KF2 e, nonostante dovesse ancora imparare l’utilizzo del freno d’avanti, portò a casa il successo nella WSK Euro Series, chiudendo 2° l’Europeo e la Coppa del Mondo di categoria.
A.Giustini/Archivio Vroom