L’evoluzione tecnologica ha trasformato in pochi decenni il mondo dell’abbigliamento tecnico, tanto che a fronte dell’esigenza di base in termini di sicurezza, la ricerca e lo sviluppo da parte delle aziende ha proposto modelli sempre più profilati sulla singola disciplina sportiva. Testo di F. Marangon
Nel caso del casco, per esempio, si è ormai consolidata la diffusione di dispositivi di protezione studiati per sport specifici, così è normale vedere la differenza tra un casco da Sci ed uno da skateboard o da ciclismo e così via. Il nostro ambito, in tal senso, costituisce un terreno di contatto tra sport all’apparenza simili e come spesso può accadere nel motorsport, può non essere facile cogliere le differenze.
Fino a qualche anno fa era comune infatti, sui circuiti di tutto il mondo e anche all’interno di Campionati titolati, vedere piloti in pista indossare caschi “da moto”, da molti considerati idonei all’utilizzo kartistico in quanto non esisteva, da parte delle aziende del settore, un’offerta dedicata al karting. Da diversi anni a questa parte, complici anche dei regolamenti che sono divenuti sempre più restrittivi in tal senso, si è aperta per i costruttori un’importante fascia di utenza a cui rivolgersi e progressivamente sono comparsi modelli di casco specifici per il kart. Si è partiti da modelli chiaramente ispirati all’automobilismo, tanto che si sono sfruttate inizialmente le stesse calotte, per poi progressivamente adattarsi alle caratteristiche del nostro sport (campo visivo più ampio, eliminazione di appendici aerodinamiche, peso).
Quando si indossa un casco concepito per l’automobilismo ci si è garantiti un prodotto al top della tecnologia e della ricerca: tra un casco da pilota di Formula professionista e quello specifico per il karting le differenze sono poche…
Leggi lo speciale sui caschi in versione integrale su Vroom di gennaio in edicola e in versione digitale su Pocketmags.com
Fino a qualche anno fa era comune infatti, sui circuiti di tutto il mondo e anche all’interno di Campionati titolati, vedere piloti in pista indossare caschi “da moto”, da molti considerati idonei all’utilizzo kartistico in quanto non esisteva, da parte delle aziende del settore, un’offerta dedicata al karting. Da diversi anni a questa parte, complici anche dei regolamenti che sono divenuti sempre più restrittivi in tal senso, si è aperta per i costruttori un’importante fascia di utenza a cui rivolgersi e progressivamente sono comparsi modelli di casco specifici per il kart. Si è partiti da modelli chiaramente ispirati all’automobilismo, tanto che si sono sfruttate inizialmente le stesse calotte, per poi progressivamente adattarsi alle caratteristiche del nostro sport (campo visivo più ampio, eliminazione di appendici aerodinamiche, peso).
Quando si indossa un casco concepito per l’automobilismo ci si è garantiti un prodotto al top della tecnologia e della ricerca: tra un casco da pilota di Formula professionista e quello specifico per il karting le differenze sono poche…
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