La riduzione del peso rappresenta non soltanto un modo per incrementare le prestazioni di un kart, ma soprattutto per migliorare la sicurezza. Abbiamo analizzato attentamente l’attuale situazione e abbiamo scoperto che qualcosa si può fare. Le classi senza cambio sono quelle dove si potrebbe lavorare di più in questo senso.
La sicurezza è un argomento caro a tutti gli appassionati del motorsport, soprattutto quando riguarda le categorie ermeneutiche e, in questo, il karting non fa eccezione. Il kart è un veicolo semplice e, almeno originariamente, estremamente leggero. Un 100 cc prima dell’avvento delle carenature pesava soltanto 50 kg che, abbinati ad un peso teorico di 75 kg del pilota, determinava un peso minimo di 125 kg. Poi, col tempo, sono arrivate le carenature: un accessorio che ha migliorato drasticamente la sicurezza passiva dei nostri mezzi, il che ha implicato un aumento di peso di 5 kg (forse anche troppi, col senno di poi). Andando avanti con gli anni sono arrivati altri accessori obbligatori (musetti, avviamento elettrico, ecc…) che hanno portato il peso sempre più in alto. Ovvio che un mezzo nato senza roll-bar, in caso di capottamento, è più pericoloso se più pesante. E non facciamoci ingannare da valutazioni superficiali: ricordiamo che 10 kg a oltre 130 km/h aumentano esponenzialmente fino a sfiorare un valore teorico di circa 100 kg, destinato ad aumentare ulteriormente se ci si trova in curva. Detto questo, è evidente che una riduzione di peso rappresenta un obiettivo da perseguire in nome della sicurezza, soprattutto se la stragrande maggioranza dei piloti è costretta a caricare molta zavorra per raggiungere il valore minimo. Se poi le prestazioni dovessero aumentare troppo, c’è sempre modo di limitare la potenza dei motori, soprattutto se alcune categorie propedeutiche risultassero più veloci di quelle professionistiche (si pensi alla OKJ rispetto alla OK), ma questo sarebbe un aspetto secondario da valutare successivamente.
Riduzione del peso, chi ci guadagna?
Prima di proporre delle riduzioni di peso, dobbiamo analizzare se si tratta di un intervento fattibile. A questo scopo, in una delle ultime competizioni internazionali, ci siamo presi la briga di appuntarci il peso dei kart e dei piloti nelle varie categorie per capire se e di quanto sia possibile ridurre il peso dei kart senza penalizzare un numero considerevole di piloti. Ricordiamo poi che la riduzione del peso garantisce anche altri vantaggi, tra cui la salvaguardia della salute di chi deve alzare i kart decine di volte al giorno per il classico su e giù dai carrelli. Analizziamo ora 4 categorie: OK Junior, OK, KZ2 e KZ.
OK Junior: 10 kg facili facili
Scheda
Campione di 81 piloti
Peso medio piloti con abbigliamento gara: 52,9 kg
Peso medio kart a secco: 75 kg circa
Peso minimo kart da regolamento: 70 kg
Peso medio zavorra: 8,5 kg
Numero piloti senza zavorra: 7 (8,6%)
Peso medio benzina residua fine gara: 3,3 kg
Ipotesi abbassamento peso minimo 10 kg
Su 81 iscritti abbiamo calcolato la media della zavorra adottata che è di circa 8,5 kg per ogni pilota. I kart, a fine gara, avevano poi una media di 4,7 litri di benzina, pari a 3,3 kg circa di peso effettivo residuo. Considerando che su un totale di 81 partenti soltanto 7 piloti non avevano zavorra, c’è da chiedersi se una riduzione del peso di 10 kg non possa essere effettuata per garantire maggiore sicurezza a questi kart tenuto conto che sulla griglia di partenza c’erano piloti con 25 kg di piombo sul sedile e 6 litri di benzina nel serbatoio! Ovviamente ci sono piloti più pesanti, ragazzi più alti… però, si sa: i regolamenti devono essere scritti per la maggioranza e non per la minoranza e storicamente ci sono sempre stati piloti in sovrappeso. Se effettivamente i team allestissero kart da 70 kg, sarebbe estremamente facile stare nei 130 kg anche per i pilotini più corpulenti. Alla luce di questi fatti togliere 10 kg dal peso minimo della OKJ sarebbe estremamente facile.
OK
Scheda
Peso minimo regolamentare: 145 kg
Campione di 77 piloti
Peso medio piloti con abbigliamento gara: 61 kg
Peso medio kart a secco: 75 kg circa
Peso minimo regolamentare del kart: 70 kg
Peso medio zavorra: 8,9 kg
Numero piloti senza zavorra: 27 (35%)
Peso benzina residua fine gara: 4 kg
Ipotesi abbassamento peso 5 kg
I numeri tornano ad avere maggiore senso nella OK, dove il peso minimo di 145 kg sembra più consono alla categoria. Considerando comunque un peso medio della zavorra di 8,9 kg, potrebbe essere auspicabile un peso minimo ridotto a 140 kg, risparmiando 5 kg. In questo caso i piloti più pesanti dovrebbero lavorare sul kart e sulla benzina caricata per essere più vicini possibile al peso minimo, ma è un sacrificio sicuramente affrontabile in nome della sicurezza.
KZ2
Scheda
Peso minimo regolamentare 175 kg
Campione di 74 piloti
Peso medio piloti con abbigliamento gara: 71,3 kg
Peso medio kart a secco: 95 kg circa
Peso minimo verificato: 84,5 kg circa
Peso medio zavorra: 6 kg
Numero piloti senza zavorra: 26 (33%)
Peso benzina residua fine gara: 2,5 kg
In KZ2 il 33% dei partenti non ha zavorra e i restanti piloti viaggiano con 6 kg di peso aggiuntivo, il che è sicuramente razionale. In questa categoria notiamo che i meccanici sono più accorti sulla benzina residua: 2,5 kg in media. Se consideriamo che i nostri dati si riferiscono ad una competizione internazionale dove la maggior parte dei piloti ha un approccio professionistico alle gare, anche sotto il punto di vista dell’alimentazione e della preparazione fisica, il peso minimo di 175 kg appare ragionevole allo stato attuale delle cose. Nelle gare nazionali e regionali italiane, dove la 125 a marce è la categoria preferita dai piloti più avanti con l’età e più in difficoltà a mantenere “la linea”, non sarebbe il caso di toccare il peso minimo regolamentare a meno di non effettuare una modifica radicale al regolamento per cambiare il concetto di kart, il che rappresenterebbe comunque un passo estremamente difficile e rischioso in quanto occorrerebbe un forte colpo di spugna per ricominciare con presupposti diversi. Ma toccare la categoria di maggiore successo e con il più alto numero di partecipanti, oggi, non avrebbe veramente senso: ricordiamo la tragica esperienza della KF, responsabile della morte a livello nazionale delle categorie monomarcia (salvate dai monomarca) come esempio da non seguire.
KZ
Scheda
Peso minimo regolamentare: 170 kg
Campione di 23 piloti
Peso medio piloti con abbigliamento gara: 72,5 kg
Peso medio kart a secco: 95 kg circa
Peso medio zavorra: 3,3 kg
Numero piloti senza zavorra: 11 (47% circa)
Peso benzina residua fine gara: 3 kg
La categoria regina, con un peso minimo di 170 kg, è quella più vicina a un risultato ideale in quanto il 47% dei piloti non ha zavorra e il restante 53% ha una zavorra di 3,3 kg di media. Sarebbe sconveniente toccare questa categoria sotto questo punto di vista, anche e soprattutto per le ragioni analizzate relativamente alla KZ2.
Tutti sovrappeso!
La cosa che ci ha lasciati interdetti nell’analisi di questi dati è legata al fatto che molti piloti corrono sovrappeso di diversi kg, finendo la gara anche con 8 litri di benzina residua nel serbatoio. Se si pensa a quanto accadeva anni fa, quando a fine gara i piloti erano tutti massimo 200 grammi sopra il peso minimo e nel giro di rallentamento andavano a raccattare gomma per la pista, guidando fuori traiettoria, per evitare di finire sottopeso, c’è da rimanere sorpresi. Abbiamo provato a chiedere a qualche tecnico la ragione di questa scelta di correre anche con 3 o 4 kg in più di peso e la risposta è stata per lo più la stessa: per correre ai limiti del peso meccanico e pilota devono lavorare duro, calcolando tutte le variabili e prendendo dei rischi a fronte, comunque, di un vantaggio minimo. Oggi questa voglia di rischiare e di sfiorare il limite non c’è più e, onde evitare brutte figure, ci si tiene abbondantemente oltre il limite. La cosa interessante, comunque, è che i professionisti curano ancora questo dettaglio e, a fine gara, il loro peso è quello che più si avvicina al limite.