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In questo numero:
Marzo 2019 - N. 355
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EDITORIALE
Un magazine cazzuto
Tutto quello che è accaduto dal 1989 ad oggi è stato riportato il più fedelmente possibile su queste pagine. E durante questi 30 anni Vroom è stato testimone di avvenimenti che hanno lasciato il segno tenendoli in vita nella storia di questa disciplina motoristica...
Una missione che porto avanti con lo stesso impeto di quando iniziai questa accattivante avventura imprenditoriale: lasciare un segno indelebile nella storia del karting.
Oggi, come ieri, Vroom continua a riportare gli eventi con attenzione, grazie anche al prezioso contributo di Fabina Gavillucci, la compagna della mia vita che ha saputo gestire la struttura come meglio non si poteva, consigliandomi, conoscendo la mia indole sanguigna, nell’evitare in più occasioni lo scontro diretto da tutto ciò che mi bersagliava, conseguenza di quanto veniva pubblicato ogni mese sul giornale da me diretto. E poi degli inossidabili Maurizio Voltini e Pierluigi Mancini, un valore aggiunto per questa piccola realtà editoriale. Due ribelli di lungo stampo legati a questa disciplina motoristica come pochi, ve lo assicuro. Senza di loro sarebbe stato tutto più difficile e sicuramente meno interessante. La loro manifesta capacità nel saper comunicare con cognizione la tecnica e la storia del Motorsport è fuori discussione. Come pure la preziosa collaborazione di Andrea Saccucci responsabile dell’acquisizione dati in occasione dei test in pista e al banco prodotti dal nostro gruppo di lavoro.
Nel suo cammino Vroom può vantarsi di aver avuto come collaboratori diversi validi componenti. Dall’ing. Marco Natoli, autore del Manuale del Kart, il libro più venduto del settore, nonché articolista di importanti servizi di teoria, pratica e test in pista; all’indimenticabile Joe Romano, il più sferzante per i suoi articoli così dettagliati e provocatori. Simone Suardi, allievo di Joe e attualmente in forza al reparto corse Ferrari. E poi ancora, Massimo Mattiazzo, creatore di SOS Kart, una delle rubriche più lette.
Essere propositivi tutti i mesi per soddisfare i kartisti e gli appassionati è il nostro fermo obiettivo, ma non è sempre possibile. E le aziende con un calendario gare così congestionato hanno difficoltà a soddisfare le nostre richieste di collaborazione per realizzare i servizi sui prodotti in commercio. Sebbene questa problematica sia ormai radicata da qualche anno, Vroom non vuole e non può perdere la sua prerogativa di pubblicazione tecnica, ecco perché vogliamo riaffermare a tutti i costi, e il prima possibile, la nostra identità di informazione producendo servizi esclusivi con l’intento di soddisfare i nostri aficionados che acquistano la rivista in edicola, insieme a quelli che preferiscono leggerla sul proprio Smartphone.
E con soddisfazione che torno così a firmare dopo tanti mesi l’editoriale. Questo “Vroom 355” è di quelli speciali, che potrei rinominare Numero “0”, come quando si vuole battezzare un prototipo ancora in fase di evoluzione. Un nuovo inizio, che si presenta con un’offerta ricca di servizi, ma soprattutto testimone dell’ennesimo avvenimento che potrebbe dare vita ad un percorso importante, così come è accaduto in passato con altre realtà.
All’interno presentiamo il motore Seven 80 cc a marce, denominato L8 Jr montato su Birel Art, azienda quest’ultima che ha sposato l’idea per lanciare la categoria Mini a marce, per piloti dagli 11 ai 14 anni.
È giusto però che vi racconti i retroscena di quanto abbiamo pubblicato in esclusiva su questo numero e dell’indispensabile test che andremo a breve a organizzare, perché ha quasi dell’incredibile.
Dovete sapere che il vulcanico Pierluigi Mancini mi ha assillato non poco, e per alcuni mesi confidandomi: “Che ne dici di organizzare un test con un motore a marce da 80 cc per la Minikart? Dai, così smuoviamo un po’ l’attenzione, visto che nessuno fa niente per riportare i ragazzi sul kart”. Ovviamente non potevo che essere d’accordo. E alla fine, casualmente, dopo diversi tentativi, e dopo aver bussato a diverse case motoristiche (soprattutto motociclistiche) per realizzare in proprio questa... provocazione, con l’intento di destare l’interesse dei più giovani e allo stesso tempo del settore, da troppo tempo poco reattivo davanti alle esigenze della maggioranza di appassionati, ci siamo imbattuti casualmente nella Seven di Oscar e Andrea Benedetti. E da lì in poi siamo venuti a conoscenza del progetto ormai prossimo a decollare.
Un’altra categoria in un settore così inflazionato? Sì, è lecito nutrire delle perplessità, ma allo stesso tempo un Mini KZ potrebbe rappresentare un punto di svolta. Oltretutto per l’occasione è stato concepito un cambio al volante con paddle, per non affaticare il pilota, ma anche per favorire i giovani che si dilettano con la Playstation. L’idea a noi piace e non solo perché ce l’avevamo in serbo. Il prossimo step è provarlo in pista coinvolgendo un plotone di teenager e vedere come vanno e cosa ne pensano. Vi aggiorneremo tramite la piattaforma web www.vroomkart.it e i nostri canali social.
Dopo la fortunata idea di promuovere la motorizzazione “Original Karting” in collaborazione con i costruttori e Kees Van de Grint, l’ex vice presidente della Cik, da noi pienamente condivisa perché fin da subito consapevoli della bontà del progetto, ci sentiamo fortemente motivati e responsabili nel proporre altre soluzioni partorite grazie al dialogo che questo giornale, portavoce del movimento di base, percepisce da sempre.
Fabio Marangon, sempre vicino a Vroom e ultimamente particolarmente attivo nel produrre importanti “speciali” (quello sui caschi del mese scorso è opera sua), mi ha proposto di raccontare ai più giovani la storia delle case costruttrici che hanno permesso la nascita e la diffusione a livello mondiale di questa disciplina motoristica partecipando attivamente con importanti investimenti all’evoluzione del karting fino a raggiungere livelli di eccellenza. Prima officine, oggi piccola industria. Il comparto industriale del karting ben rappresenta oggi l’immagine del prodotto Made in Italy. Fabio ha pensato bene di iniziare Legend dalla Birel che proprio quest’anno festeggia l’anniversario di 60 anni di attività.
L’industria ha fatto passi da gigante è vero ma Vroom non ha perso di vista le officine artigiane che col kart hanno da sempre un legame epidermico, pubblicando da sempre servizi che riguardano soprattutto il restauro dei kart degli anni ‘60/’70. Una realtà sempre più in espansione che mi ha convinto a dargli maggior risalto perché risponde a pieno ad una passione genuina che, per adesso, produce degli stupendi esemplari senza fini speculativi, anzi rimettendoci di tasca. Ho contattato così Stefano Dovigo in arte falegname, che mi ha confidato com’è nata la passione per il restauro dei kart storici. E Maurizio Voltini, anche lui particolarmente attratto dalla storia, si è precipitato nella cascina officina vicino Vicenza. I Love Kart di questo mese tratta proprio la storia di questa officina e del restauro del MMM, acronimo di Meccanica Moderna Milano, un clone dell’Italkart del 1961. Da non perdere.
Vorrei continuare a raccontarvi di come ha preso vita questo numero che troverete in edicola i primi di marzo, purtroppo lo spazio non me lo concede. La mia passione si alimenta grazie alla conoscenza di certe sorprendenti realtà, e fortunatamente il karting ne cela numerose, basta solo scovarle e riportarle alla luce. Se siete rimasti colpiti da queste storie di altri tempi il prossimo 6 Aprile non perdetevi il raduno di Curno presso il kartodromo di Orobico in provincia di Bergamo. Rimarrete a bocca aperta, ve lo assicuro.
Giuliano Ciucci Giuliani
ESCLUSIVA

26 Seven L8 Jr Mini KZ - Il “mini” che tutti aspettavano
PRIMO PIANO
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14 27° Fiera di Offenbach (D)


67 I campioni nazionali 2018
FOCUS

32 Nuovo filtro aria KG Power – Potenza dall’aria

36 I motori 250 Superkart – Le nuove super omologhe
PROVA IN PISTA

38 Assali OTK – L’effetto del tubo
RACING

46 Winter Cup 219
PADDOCK
48 Anthony Abbasse, Paolo De Conto, Marco Ardigò

52 Croc Promotion


56 Dr Racing Kart


58 NGM Motorsport
ZOOM

62 Easykart – Riparte il Trofeo Easykart
LEGEND

76 Le aziende storiche del made in Italy - BIREL
I LOVE KART

86 Vintage Go Kart, il laboratorio del kart
RUBRICHE
3 Editoriale
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10 Presa diretta – Le unità di misura del “SI” e la libertà di stampa


12 Domande dai social a Danilo Rossi
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