Importanti novità per il Mondiale CIK in Brasile.
Ci sono importanti aggiornamenti circa il Mondiale FIA Karting 2020 per le classi OK e OKJ, evento per il quale si fa sempre più solida la candidatura del Brasile.
A dispetto dei rumors che avevamo riportato qui, è degli ultimi giorni l’indiscrezione secondo la quale il governo di San Paolo avrebbe approvato il piano finanziario proposto dalla divisione paulista per portare la competizione CIK allo Speed Park di Birigui.
La storia del Mondiale CIK in Brasile era nata lo scorso anno con l’arrivo di Felipe Massa alla presidenza della CIK stessa e risponde alla volontà di rendere la competizione mondiale anche a livello geografico.
Lo Speed Park è tra gli impianti più moderni del mondo, tuttavia, il grande dispiego di risorse economiche e di personale richiesto dagli spostamenti, visto che tutti i team hanno sede in Europa, ha reso le cose difficili sin dall’inizio. Si tratta di una partita giocata tra il governo finanziatore, la CIK e i team, che chiedono un significativo impegno economico da parte del paese ospitante.
Ma perché è così difficile portare il Mondiale CIK in Brasile?
Oltre a quanto appena asserito, c’è un altro problema, ovvero la lunghezza del viaggio - ci riferiamo alla spedizione dei materiali - dal momento che la dogana terrebbe fermi per diversi mesi tutte le attrezzature. Se questo è un problema relativo per i costruttori, al contrario rappresenta un grande ostacolo per i privati, costretti a fare i conti con la necessità di più equipaggiamento. E quindi maggiori costi.
Inoltre, in un periodo storico di grande crisi di consensi per il karting, dovuto all’innalzamento vertiginoso dei costi, una competizione del genere avrebbe un prezzo notevolmente più elevato per i piloti e andrebbe a discapito del numero degli iscritti.
E’ proprio qui che si inserisce il lavoro del Governo paulista e della CIK, chiamati a negoziare un piano di aiuti economici per team e piloti. Risolto questo nodo, allora, il Mondiale CIK in Brasile potrebbe diventare realtà.
Una fonte a noi vicina ha indicato la prossima riunione come momento della verità per le sorti dell’evento.
A dispetto dei rumors che avevamo riportato qui, è degli ultimi giorni l’indiscrezione secondo la quale il governo di San Paolo avrebbe approvato il piano finanziario proposto dalla divisione paulista per portare la competizione CIK allo Speed Park di Birigui.
La storia del Mondiale CIK in Brasile era nata lo scorso anno con l’arrivo di Felipe Massa alla presidenza della CIK stessa e risponde alla volontà di rendere la competizione mondiale anche a livello geografico.
Lo Speed Park è tra gli impianti più moderni del mondo, tuttavia, il grande dispiego di risorse economiche e di personale richiesto dagli spostamenti, visto che tutti i team hanno sede in Europa, ha reso le cose difficili sin dall’inizio. Si tratta di una partita giocata tra il governo finanziatore, la CIK e i team, che chiedono un significativo impegno economico da parte del paese ospitante.
Ma perché è così difficile portare il Mondiale CIK in Brasile?
Oltre a quanto appena asserito, c’è un altro problema, ovvero la lunghezza del viaggio - ci riferiamo alla spedizione dei materiali - dal momento che la dogana terrebbe fermi per diversi mesi tutte le attrezzature. Se questo è un problema relativo per i costruttori, al contrario rappresenta un grande ostacolo per i privati, costretti a fare i conti con la necessità di più equipaggiamento. E quindi maggiori costi.
Inoltre, in un periodo storico di grande crisi di consensi per il karting, dovuto all’innalzamento vertiginoso dei costi, una competizione del genere avrebbe un prezzo notevolmente più elevato per i piloti e andrebbe a discapito del numero degli iscritti.
E’ proprio qui che si inserisce il lavoro del Governo paulista e della CIK, chiamati a negoziare un piano di aiuti economici per team e piloti. Risolto questo nodo, allora, il Mondiale CIK in Brasile potrebbe diventare realtà.
Una fonte a noi vicina ha indicato la prossima riunione come momento della verità per le sorti dell’evento.