Perchè il CIK FIA Karting World Championship di Alaharma, Finlandia, non può essere cancellato.
“Questo matrimonio non s’ha da fare”, tuona Don Rodrigo nei confronti dell’unione tra Renzo e Lucia nei Promessi Sposi del Manzoni. Al contrario rispetto allo scritto di uno dei Patres della lingua italiana, il Mondiale FIA Karting OK/OKJ 2019 s’ha da fare, eccome!
Al centro delle polemiche che avvolgono l’evento più importante del karting internazionale monomarcia c’è la questione legata alla sicurezza della pista, il Mika Salo Circuit di Alaharma.
“Non ci sono vie di fuga adatte”, questo il coro degli addetti ai lavori dopo gli incidenti avvenuti nel round del Finnish Karting Championship al quale hanno preso parte numerosi “internazionali” lo scorso weekend per preparare la meglio il mondiale.
In particolare la zona del ponte, nel tratto sottostante e nel sopraelevato, non presenterebbe l’adeguata distanza tra la fine del nastro d’asfalto e le barriere (testimonianza qui). Secondo chi? Secondo piloti, team e genitori.
Sull’onda della “protesta”, il Presidente Felipe Massa avrebbe addirittura proposto la cancellazione dell’evento, pur non avendo assistito di persona alla gara dello scorso weekend. Una decisione poi ritrattata - vien da dire per fortuna - a meno di 15 giorni dal via ufficiale del Mondiale.
Perchè non è possibile cancellare l’evento?
In realtà bisogna correggere il tiro e chiedersi in primis perché non è giusto cancellare l’evento. Il danno d’immagine, oltreché economico visto che tutti i team hanno già mosso strutture e personale, sarebbe illogico. Provate a pensare ad un 2019 privo del proprio campione del mondo.
In seconda battuta, non è possibile in poco tempo organizzare un nuovo evento con gli standard elevati ai quali mirano CIK FIA ed RGMMC, anche in relazione al rush finale della stagione WSK con il quale fu difficile già in origine trovare un’intesa sul calendario. E allora bisogna prendere provvedimenti diversi. Si… ma quali?
Si era anche pensato ad una modifica della pista...
“Modifichiamo la pista”. Facile, no? A due settimane dall’evento, però, bisogna fare i conti con la realtà: costi, realizzazione e collaudo, oltre all’ennesima ri-omologazione della pista; una lotta contro il tempo che, esperienza insegna, non porta mai a nulla di buono.
E quindi?
Nonostante le polemiche, l’evento dovrebbe essere disputato secondo il layout tradizionale della pista. Un condizionale che risulta d’obbligo al momento, vista la velocità con cui al giorno d’oggi cambiano le carte in tavola.
Post scriptum
Per chi avesse iniziato a seguire il mondo del kart dal giorno dell’entrata in vigore del calendario 2019, è bene ricordare che la ratifica giunse in netto ritardo rispetto al solito per via delle polemiche legate proprio alla gara di Alaharma: location ostica da raggiungere e lontana dalla motor valley del karting. A buon intenditor…
© foto: FM Images
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