Spettacolo e colpi di scena a Lonato per il secondo round della Super Master Series. Palomba (KZ2), Turney (OK), Lindblad (OKJ) e Skulanov (60 Mini) portano a casa il successo.
La giornata conclusiva del fine settimana a marchio WSK, ha riservato battaglie dall’inizio alla fine con le ultime manche, le prefinali e ovviamente le finalissime di ogni categoria.
KZ2 – Palomba-Federer dall’incidente alla vittoria
Dopo le consapevolezze del sabato di scontri diretti, la giornata di oggi ha cambiato tutte le carte in tavola per la classe regina. I primi colpi di scena sono arrivati fin da subito con la Prefinale A, capitanata da Giacomo Pollini (NGM), vero e proprio favorito per la vittoria finale, e successivamente out dopo le prime battute a causa di un contatto in fase di doppiaggio. Con Pollini out e Riccardo Longhi (Birel Art) lontano dai primi, spazio a Giuseppe Palomba (Birel Art) per la pref. A e Alex Irlando (Birel Art) nella pref B. Prima fila tutta Birel Art dunque, ancora una volta a distanza di sette giorni. Nei 21 giri finali, la KZ2 è tornata grande grazie allo spettacolo offerto da tutti i top driver. Dopo il primo start, alla seconda curva di Lonato, l’episodio che rischiava di cambiare quasi radicalmente le sorti della corsa ovvero il crash che aveva coinvolto proprio Giuseppe Palomba e Fabian Federer (SRP Racing Team), anch’esso nelle posizioni di spicco. Con la bandiera rossa sempre nel corso del primo giro, tutto da rifare e ripartenza programmata da li a poco. Reduci dall’incidente ma senza danni, sia Palomba che Federer sono successivamente riusciti a riprendere parte alla gara. Dopo la ripartenza, questa volta è Alex Irlando a prendere le redini della gara ma solo provvisoriamente, sarà infatti Giuseppe Palomba a riportarsi davanti e tentare la fuga. Con la vittoria ormai blindata, spettacolo tutto alle spalle del campano con la lotta a tre Federer-Irlando e Iglesias (Formula K). Bagarre al limite tra i tre big, vinta poi da Federer saldamente al secondo posto davanti a Irlando e Douglas Lundberg (Novalux) risalito poi quarto ai danni di Iglesias quinto. Vittoria meritata per Palomba che replica la Winter Cup e regala a Birel Art l’ennesimo trofeo stagionale. Da segnalare la rimonta di 14 posizioni per Riccardo Longhi, decimo dopo i 5sec di penalità.
OK – Tony Kart fa ancora doppietta
Con l’ennesima grande prestazione, Tony Kart dimostra ancora una volta la propria supremazia e fa sua la Senior, una settimana dopo la doppietta della Winter Cup. Nella mattinata le prefinali A e B avevano visto Andrea Kimi Antonelli (KR) e Dilano Van T’Hoff (Forza Racing) portarsi al comando e in prima fila per la finale. Al pronti via è Luigi Coluccio (Kosmic) a scattare meglio di tutti dalla seconda fila, prima del rientro di Antonelli dopo i primi quattro giri di corsa. Al termine della breve lotta tra i due piloti italiani, proprio come la settimana scorsa, è stato Joseph Turney (Tony Kart) ad ammutolire tutti rimontando cinque posizioni e portandosi in testa già nel corso del sesto giro. L’inglese non ha dovuto far altro che provare la fuga portandosi dietro il compagno Pedro Hiltbrand (Tony Kart) anch’esso in rimonta di cinque posizioni rispetto allo start. Dietro al duo bianco verde, lotta senza esclusione di colpi tra Antonelli e Taylor Barnard (Rosberg Racing), mattatori di gran parte della corsa e ai ferri corti nel corso dell’ultimo giro. Turney ha successivamente tagliato il traguardo per primo seguito a debita distanza da Hiltbrand, terzo Antonelli che all’ultima curva beffa il compagno di marca Barnard, davanti a lui fino a qualche curva prima. Top five chiusa da Kirill Smal (Energy), sesto Coluccio e settimo Van T’Hoff subito fuori dal gruppetto di testa.
OKJ – Lindblad vince con l’esperienza
Al termine delle ultime manche dirette, la Junior è entrata nel vivo con le prefinali A e B vinte rispettivamente da Igor Cepil (KR) e Arvid Linbdlad (KR). Il doppio successo dei due compagni di squadra, ha poi aperto le danze per quella che è stata la lotta all’ultima staccata per la vittoria assoluta. Dopo lo start della finale Junior, è stato Cepil il primo leader, subito insediato dall’ottimo Brando Badoer (KR) già poleman e protagonista del fine settimana. Saranno tre gli scambi di posizioni tra i due rivali, messi da parte al sesto giro da un sontuoso Arvid Lindblad, più che mai costante e ancora una volta al comando della Junior. Il britannico ha fatto tesoro delle esperienze passate e questa volta non ha lasciato nulla alla concorrenza riuscendo a tenere la testa della corsa sino alla bandiera a scacchi. Al secondo posto battaglia vinta da Badoer ai danni di Cepil, ad ogni modo tra i migliori di giornata, quarto e quinto posto assegnati a Tymoteusz Kucharczyk (Birel Art) e Karol Pasiewicz (Tony Kart). In top ten da segnalare ancora la buona rimonta di Bertuca (Birel Art), ottavo dopo tredici sorpassi, progressione rovinata per Spina (KR) con 5sec di penalità per lo spoiler anteriore.
60 Mini – Skulanov in fuga
La 60 Mini chiude il programma della giornata con l’ultima gara di giornata. Vittorie per Matveev (Energy) e Skulanov (Formula K) nella doppia prefinale del mattino e prima fila tutta russa per la finalissima 60 Mini. Dopo lo start è Rashid Al Dhaheri (Parolin) ad imporre il proprio ritmo ma solo per poco, sarà infatti Skulanov a riprendersi la casella numero uno per poi chiudere la corsa con la fuga per la vittoria. Più di un secondo di vantaggio per il russo praticamente da solo sotto la bandiera a scacchi e vittorioso davanti a Rashid Al Dhaheri, competitivo ma non abbastanza per vincere, terzo Dmitry Matveev scattato dalla seconda posizione. Top five chiusa da Simone Bianco, gioia per casa CRG con 16 sorpassi all’attivo, quinto Jan Przyrowsky (AV Racing). Da segnalare il buon weekend di Anatoly Khavalkin (Parolin) in lotta per la classifica generale e il podio, successivamente coinvolto nel crash con Bianco che, di fatto, l’ha costretto alla 26esima posizione. Stessa sorte per il duo Tony Kart, Helias (19esimo) ed Egozi (34esimo).
KZ2 – Palomba-Federer dall’incidente alla vittoria
Dopo le consapevolezze del sabato di scontri diretti, la giornata di oggi ha cambiato tutte le carte in tavola per la classe regina. I primi colpi di scena sono arrivati fin da subito con la Prefinale A, capitanata da Giacomo Pollini (NGM), vero e proprio favorito per la vittoria finale, e successivamente out dopo le prime battute a causa di un contatto in fase di doppiaggio. Con Pollini out e Riccardo Longhi (Birel Art) lontano dai primi, spazio a Giuseppe Palomba (Birel Art) per la pref. A e Alex Irlando (Birel Art) nella pref B. Prima fila tutta Birel Art dunque, ancora una volta a distanza di sette giorni. Nei 21 giri finali, la KZ2 è tornata grande grazie allo spettacolo offerto da tutti i top driver. Dopo il primo start, alla seconda curva di Lonato, l’episodio che rischiava di cambiare quasi radicalmente le sorti della corsa ovvero il crash che aveva coinvolto proprio Giuseppe Palomba e Fabian Federer (SRP Racing Team), anch’esso nelle posizioni di spicco. Con la bandiera rossa sempre nel corso del primo giro, tutto da rifare e ripartenza programmata da li a poco. Reduci dall’incidente ma senza danni, sia Palomba che Federer sono successivamente riusciti a riprendere parte alla gara. Dopo la ripartenza, questa volta è Alex Irlando a prendere le redini della gara ma solo provvisoriamente, sarà infatti Giuseppe Palomba a riportarsi davanti e tentare la fuga. Con la vittoria ormai blindata, spettacolo tutto alle spalle del campano con la lotta a tre Federer-Irlando e Iglesias (Formula K). Bagarre al limite tra i tre big, vinta poi da Federer saldamente al secondo posto davanti a Irlando e Douglas Lundberg (Novalux) risalito poi quarto ai danni di Iglesias quinto. Vittoria meritata per Palomba che replica la Winter Cup e regala a Birel Art l’ennesimo trofeo stagionale. Da segnalare la rimonta di 14 posizioni per Riccardo Longhi, decimo dopo i 5sec di penalità.
OK – Tony Kart fa ancora doppietta
Con l’ennesima grande prestazione, Tony Kart dimostra ancora una volta la propria supremazia e fa sua la Senior, una settimana dopo la doppietta della Winter Cup. Nella mattinata le prefinali A e B avevano visto Andrea Kimi Antonelli (KR) e Dilano Van T’Hoff (Forza Racing) portarsi al comando e in prima fila per la finale. Al pronti via è Luigi Coluccio (Kosmic) a scattare meglio di tutti dalla seconda fila, prima del rientro di Antonelli dopo i primi quattro giri di corsa. Al termine della breve lotta tra i due piloti italiani, proprio come la settimana scorsa, è stato Joseph Turney (Tony Kart) ad ammutolire tutti rimontando cinque posizioni e portandosi in testa già nel corso del sesto giro. L’inglese non ha dovuto far altro che provare la fuga portandosi dietro il compagno Pedro Hiltbrand (Tony Kart) anch’esso in rimonta di cinque posizioni rispetto allo start. Dietro al duo bianco verde, lotta senza esclusione di colpi tra Antonelli e Taylor Barnard (Rosberg Racing), mattatori di gran parte della corsa e ai ferri corti nel corso dell’ultimo giro. Turney ha successivamente tagliato il traguardo per primo seguito a debita distanza da Hiltbrand, terzo Antonelli che all’ultima curva beffa il compagno di marca Barnard, davanti a lui fino a qualche curva prima. Top five chiusa da Kirill Smal (Energy), sesto Coluccio e settimo Van T’Hoff subito fuori dal gruppetto di testa.
OKJ – Lindblad vince con l’esperienza
Al termine delle ultime manche dirette, la Junior è entrata nel vivo con le prefinali A e B vinte rispettivamente da Igor Cepil (KR) e Arvid Linbdlad (KR). Il doppio successo dei due compagni di squadra, ha poi aperto le danze per quella che è stata la lotta all’ultima staccata per la vittoria assoluta. Dopo lo start della finale Junior, è stato Cepil il primo leader, subito insediato dall’ottimo Brando Badoer (KR) già poleman e protagonista del fine settimana. Saranno tre gli scambi di posizioni tra i due rivali, messi da parte al sesto giro da un sontuoso Arvid Lindblad, più che mai costante e ancora una volta al comando della Junior. Il britannico ha fatto tesoro delle esperienze passate e questa volta non ha lasciato nulla alla concorrenza riuscendo a tenere la testa della corsa sino alla bandiera a scacchi. Al secondo posto battaglia vinta da Badoer ai danni di Cepil, ad ogni modo tra i migliori di giornata, quarto e quinto posto assegnati a Tymoteusz Kucharczyk (Birel Art) e Karol Pasiewicz (Tony Kart). In top ten da segnalare ancora la buona rimonta di Bertuca (Birel Art), ottavo dopo tredici sorpassi, progressione rovinata per Spina (KR) con 5sec di penalità per lo spoiler anteriore.
60 Mini – Skulanov in fuga
La 60 Mini chiude il programma della giornata con l’ultima gara di giornata. Vittorie per Matveev (Energy) e Skulanov (Formula K) nella doppia prefinale del mattino e prima fila tutta russa per la finalissima 60 Mini. Dopo lo start è Rashid Al Dhaheri (Parolin) ad imporre il proprio ritmo ma solo per poco, sarà infatti Skulanov a riprendersi la casella numero uno per poi chiudere la corsa con la fuga per la vittoria. Più di un secondo di vantaggio per il russo praticamente da solo sotto la bandiera a scacchi e vittorioso davanti a Rashid Al Dhaheri, competitivo ma non abbastanza per vincere, terzo Dmitry Matveev scattato dalla seconda posizione. Top five chiusa da Simone Bianco, gioia per casa CRG con 16 sorpassi all’attivo, quinto Jan Przyrowsky (AV Racing). Da segnalare il buon weekend di Anatoly Khavalkin (Parolin) in lotta per la classifica generale e il podio, successivamente coinvolto nel crash con Bianco che, di fatto, l’ha costretto alla 26esima posizione. Stessa sorte per il duo Tony Kart, Helias (19esimo) ed Egozi (34esimo).