Viaggio nel tempo, girare sulla Mondialpista è possibile! - parte I

- Speciale
Dopo aver ascoltato il racconto delle persone che hanno preso parte al progetto non abbiamo resistito, abbiamo voluto provare in prima persona l’emozione di scendere nuovamente sulla pista di San Pancrazio, per citare Max Papis (uno dei padri del progetto), “la pista dove andavi a sognare”. Il tracciato si trova ad una decina di ore complessive di volo dall’Italia, ma ne è valsa sicuramente la pena.

Avete mai pensato a come sarebbe girare sul kartodromo di Parma adesso? Con le nuove omologhe, con i nuovi kart ecc? In North Carolina (USA) tutto questo è possibile. Di seguito il racconto del nostro Fabio Marangon.
Lo scenario che ci accoglie è quello, facile da immaginare per chi come noi italiani si è nutrito di quella cultura popolare, della provincia americana. Grandi distese verdi, poco più a nord di Charlotte - Carolina del Nord - immerso tra fattorie dove al mattino presto sono tutti già al lavoro e (ne parliamo a parte) i vari quartier generale del 90% dei Racing Team del campionato Nascar. Per i comuni turisti questa è la cosiddetta ‘bible belt’, un’area ad alta religiosità protestante popolata da gente schietta, amante delle tradizioni e del Barbecue. Per i patiti delle quattro ruote e soprattutto per noi, è il luogo dove hanno deciso di rifare San Pancrazio. Una specie di magia tecnologica-moderno-nostalgica che vogliamo toccare con mano e che ci riesce difficile credere esista fino a che non avremo visto di persona. 

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