Abbiamo raccolto testimonianze e impressioni da gestori di tutto il mondo per il nostro speciale sul Numero di Maggio di Vroom International.
Perchè se il karting deve ripartire, non può che farlo dai circuiti, cuore pulsante dell’attività Racing, amatoriale e Rental. Dai centri più colpiti dall’emergenza come la Cina e le regioni Italiane del Nord, a zone meno colpite dall’epidemia ma che in ugual misura hanno sofferto e potrebbero soffrire le conseguenze di una chiusura prolungata o di un brusco ridimensionamento delle attività. In attesa che arrivino norme specifiche per questo tipo di impianti sportivi dagli organi competenti..
“Le difficoltà maggiori potrebbero essere legate alla gestione degli spazi comuni, per esempio nel paddock. Noi che abbiamo a disposizione un paddock di circa 10mila mq, predisporremo l’occupazione di piazzole alternate, ovvero lasciando occupare ai furgoni dei piloti con i loro mezzi le piazzole lasciandone sempre una vuota in mezzo.”
(Maurizio Pedrazzini - 7 Laghi Kart - International Circuit )
“Di buono c’è che il nostro sport, venendo praticato all’aperto, rientra tra quelli che potrebbero ripartire in maniera più fluida quasi da subito. Sia chiaro che ovviamente non si accederà alle strutture senza mascherina, guanti e autocertificazione. Un’ipotesi che circola è che tra Giugno e Luglio si potrebbe ripartire anche con le gare: il problema principale in questo caso, più che alla pista, è legato a se e come ci si potrà spostare tra regioni e nazioni. Va tenuto presente che buona parte dei piloti che corrono nelle serie come WSK o altro sono stranieri e l’osservanza di eventuali quarantene obbligatorie stravolgerebbe completamente la possibilità per loro di spostarsi e prendere parte alle gare…..” (Mario Altoè – Adria International Raceway)
“Far capire alla gente che siamo dalla loro parte e che tutti vogliamo la cosa comune: divertirci in sicurezza non solo sul sul kart ma prima di salire e dopo essere saliti dobbiamo far capire che siamo con loro in tutte le fasi. Questo ovviamente vale anche per chi verrà in pista a provare con il proprio kart: mantenendo distanze, informando gli utenti tramite cartelli e segnaletica dedicata, sono tante le cose da fare e servono esperti che diano a noi gestori istruzioni chiare e facili da applicare.” (Raffaella Giacomini - Franciacorta Karting Track)
Non sarà sicuramente facile affrontare i primi periodi di riapertura ….. ma vogliamo sperare che si tratterà di un periodo transitorio. Probabilmente per un po’ non si potranno più organizzare le corse endurance che funzionano molto con il Rental ma che creano per forza di cose quegli assembramenti che invece si cercano di evitare in questo periodo.”
(Davide Dal Grande - Vicenza Kart Indoor)
“Il nostro principale problema è e sarà il paddock, da sempre l’area dove chiunque, non solo i piloti, spesso accede liberamente. Si tratta di una zona brulicante di vita in ogni impianto, sia nel week-end di gara che durante i giorni di prove libere sarà nostra responsabilità gestirla alla luce di questa nuova situazione.”
(Koen Lemmens – Kartdromo di Genk, Belgio)
“Noi qui siamo già ripartiti, adottando misure preventive imposte dal governo e dal ministero della salute, come l’accesso all’impianto tramite QR Code (che è il ministero della salute a fornire ai cittadini: senza quello nemmeno si entra al circuito) e integrando con quelle norme che fanno stare più sereni noi e i nostri clienti, piloti privati e Rental. Una volta entrati in circuito, noi ci occupiamo della sanificazione dei mezzi e delle aree comuni esterne ogni 3 ore e di quelle interne ogni ora durante l’apertura, della sterilizzazione di tutto il materiale dato in comodato per il noleggio come casco, para-costole e guanti. Gli obblighi che abbiamo inserito nel regolamento sono l’obbligo di sanificare le mani prima di usare i guanti, quello di indossare la mascherina sotto al casco (insieme al sottocasco usa e getta) quando non si usa un proprio casco e abbiamo anche previsto la vendita presso il circuito di guanti racing al 50% di sconto per chi volesse comprarseli, così da avere il proprio paio anche in previsione del ritorno presso la pista.”
(Vica Chong - Nanning International Kart Circuit, Guangxi, China)
“Come categoria, non rientriamo in nessun decreto, i nostri dipendenti sono tutti appesi al filo della speranza, senza entrate per ora che la pista è chiusa…..Chi giunge da noi sa che un kart o moto non a norma non gira, i privati senza abbigliamento tecnico non girano,se si ha comportamento scorretto viene cacciato e non puo' piu' tornare. In stato di ebrezza o altro non si gira. Abbiamo cercato di creare un piccolo Eden dove ci si puo' divertire in tranquillità, grandi e piccoli, privati, rentalisti o anche semplici visitatori. Tutto è sempre pulito ed organizzato nei minimi particolari, nel nostro piccolo possiamo chiedere alle persone di giungere da noi solo se in ottimo stato di salute senza sintomi influenzali anche se gli asintomatici rimarrebbero un problema potenziale. Qui nella nostra zona siamo già fortunati a non avere casi di Covid 19. Personalmente la vedo davvero dura: speriamo che non si inventino strane restrizioni perché in quel caso non riusciremmo ad andare avanti.” (Sara Iscaro – Kartdromo Iscaro – Avellino )
Il servizio completo è sul Numero di Maggio di Vroom International Magazine
“Le difficoltà maggiori potrebbero essere legate alla gestione degli spazi comuni, per esempio nel paddock. Noi che abbiamo a disposizione un paddock di circa 10mila mq, predisporremo l’occupazione di piazzole alternate, ovvero lasciando occupare ai furgoni dei piloti con i loro mezzi le piazzole lasciandone sempre una vuota in mezzo.”
(Maurizio Pedrazzini - 7 Laghi Kart - International Circuit )
“Di buono c’è che il nostro sport, venendo praticato all’aperto, rientra tra quelli che potrebbero ripartire in maniera più fluida quasi da subito. Sia chiaro che ovviamente non si accederà alle strutture senza mascherina, guanti e autocertificazione. Un’ipotesi che circola è che tra Giugno e Luglio si potrebbe ripartire anche con le gare: il problema principale in questo caso, più che alla pista, è legato a se e come ci si potrà spostare tra regioni e nazioni. Va tenuto presente che buona parte dei piloti che corrono nelle serie come WSK o altro sono stranieri e l’osservanza di eventuali quarantene obbligatorie stravolgerebbe completamente la possibilità per loro di spostarsi e prendere parte alle gare…..” (Mario Altoè – Adria International Raceway)
“Far capire alla gente che siamo dalla loro parte e che tutti vogliamo la cosa comune: divertirci in sicurezza non solo sul sul kart ma prima di salire e dopo essere saliti dobbiamo far capire che siamo con loro in tutte le fasi. Questo ovviamente vale anche per chi verrà in pista a provare con il proprio kart: mantenendo distanze, informando gli utenti tramite cartelli e segnaletica dedicata, sono tante le cose da fare e servono esperti che diano a noi gestori istruzioni chiare e facili da applicare.” (Raffaella Giacomini - Franciacorta Karting Track)
Non sarà sicuramente facile affrontare i primi periodi di riapertura ….. ma vogliamo sperare che si tratterà di un periodo transitorio. Probabilmente per un po’ non si potranno più organizzare le corse endurance che funzionano molto con il Rental ma che creano per forza di cose quegli assembramenti che invece si cercano di evitare in questo periodo.”
(Davide Dal Grande - Vicenza Kart Indoor)
“Il nostro principale problema è e sarà il paddock, da sempre l’area dove chiunque, non solo i piloti, spesso accede liberamente. Si tratta di una zona brulicante di vita in ogni impianto, sia nel week-end di gara che durante i giorni di prove libere sarà nostra responsabilità gestirla alla luce di questa nuova situazione.”
(Koen Lemmens – Kartdromo di Genk, Belgio)
“Noi qui siamo già ripartiti, adottando misure preventive imposte dal governo e dal ministero della salute, come l’accesso all’impianto tramite QR Code (che è il ministero della salute a fornire ai cittadini: senza quello nemmeno si entra al circuito) e integrando con quelle norme che fanno stare più sereni noi e i nostri clienti, piloti privati e Rental. Una volta entrati in circuito, noi ci occupiamo della sanificazione dei mezzi e delle aree comuni esterne ogni 3 ore e di quelle interne ogni ora durante l’apertura, della sterilizzazione di tutto il materiale dato in comodato per il noleggio come casco, para-costole e guanti. Gli obblighi che abbiamo inserito nel regolamento sono l’obbligo di sanificare le mani prima di usare i guanti, quello di indossare la mascherina sotto al casco (insieme al sottocasco usa e getta) quando non si usa un proprio casco e abbiamo anche previsto la vendita presso il circuito di guanti racing al 50% di sconto per chi volesse comprarseli, così da avere il proprio paio anche in previsione del ritorno presso la pista.”
(Vica Chong - Nanning International Kart Circuit, Guangxi, China)
“Come categoria, non rientriamo in nessun decreto, i nostri dipendenti sono tutti appesi al filo della speranza, senza entrate per ora che la pista è chiusa…..Chi giunge da noi sa che un kart o moto non a norma non gira, i privati senza abbigliamento tecnico non girano,se si ha comportamento scorretto viene cacciato e non puo' piu' tornare. In stato di ebrezza o altro non si gira. Abbiamo cercato di creare un piccolo Eden dove ci si puo' divertire in tranquillità, grandi e piccoli, privati, rentalisti o anche semplici visitatori. Tutto è sempre pulito ed organizzato nei minimi particolari, nel nostro piccolo possiamo chiedere alle persone di giungere da noi solo se in ottimo stato di salute senza sintomi influenzali anche se gli asintomatici rimarrebbero un problema potenziale. Qui nella nostra zona siamo già fortunati a non avere casi di Covid 19. Personalmente la vedo davvero dura: speriamo che non si inventino strane restrizioni perché in quel caso non riusciremmo ad andare avanti.” (Sara Iscaro – Kartdromo Iscaro – Avellino )
Il servizio completo è sul Numero di Maggio di Vroom International Magazine
F.Marangon