In diversi fra lettori e follower ci hanno richiesto chiarimenti sul perché agli amatori “senza licenza” non sia ancora consentito l’ingresso in pista negli impianti omologati e cosa possiamo aspettarci nelle prossime settimane.
Premettiamo che il principio secondo cui ai ‘licenziati’ sia data priorità è quello generale, pensato probabilmente per altri sport, secondo cui agli atleti professionisti debba essere concessa una certa forma di priorità (pensate a Federica Pellegrini che si allena per le Olimpiadi e al nuotatore della domenica, per capirci..).
Detto questo, dato che il nostro sport è diverso ma esistono comunque dei limiti di portata degli impianti, si è pensato di usare un criterio che non svantaggiasse i piloti che gareggiano. Per fare un po’ di chiarezza: CONI e Ministero avevano previsto - per la cosiddetta Fase 2 - linee guida molto restrittive inizialmente (10 piloti), tanto che ACI Sport ha dovuto insistere perché si arrivasse a concedere alle piste di farne accedere almeno 25. Ad oggi, alle piste che abbiamo sentito, è concesso di “riempire” la pista con il massimo dei piloti generalmente ammessi (in genere intorno ai 35 piloti, comunque sempre muniti di Licenza sportiva) quindi stiamo facendo dei passi avanti verso il ripristino della ‘normalità’ – per quanto possibile.
Ciò, chiaramente, alimenta da un lato il disappunto dei piloti non licenziati che vorrebbero tornare in pista a ‘sfogare la propria passione’ (alcuni alla prima uscita dell’anno, dato il lungo lockdown) e dall’altro quella dei gestori che vedono in questa clausola una limitazione, effettivamente, al numero di possibili piloti/clienti, pensando anche ad attività dell’indotto come Bar e officine ricambi – quando annesse all’impianto. Considerando che alcuni gestori, per osservare con diligenza le norme, hanno dovuto investire risorse in un momento economicamente non facile, il ritorno degli amatori senza licenza in pista è da più parti caldeggiato.
La nostra idea è che si potrebbe pensare a dei giorni infrasettimanali – quindi magari meno affollati - nei quali concedere anche agli amatori senza licenza l’accesso, sempre ovviamente con prenotazione, alle prove libere. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda che, come capirete, è in continua evoluzione.