La pista 7 Laghi di Castelletto di Branduzzo, un riferimento per molti piloti del Nord Italia e Svizzera, ha riaperto ormai da due mesi esatti a seguito del lockdown causato dal Covid19. Ne parliamo con Maurizio Pedrazzini
Si può fare un piccolo bilancio iniziale della riapertura?
Non ci lamentiamo. Devo dire che sta andando bene, come abbiamo sperato durante quel lungo lockdwn: inizia ad esserci un certo movimento. Certo non poteva esserci periodo peggiore per uno stop nel nostro sport, la fase da Marzo a Maggio è fondamentale in quanto si preparano le gare della stagione e quel “buco” ha pesato molto sulla nostra attività. Due mesi di stop in inverno avrebbero pesato molto meno, ma ormai è andata. Guardiamo avanti e siamo comunque felici di non aver dovuto fare licenziamenti o ridurre il personale
Come ve la state cavando con i protocolli di sicurezza e il resto delle norme di prevenzione?
C’è collaborazione, siamo contenti. Devo dire che ho notato addirittura dei miglioramenti nel comportamento generale all’interno del paddock e della struttura: i piloti e il resto delle persone che frequentano la pista sono molto disciplinati: certo al sabato e domenica è un po’ più complesso, vedremo con le prime gare.
Sugli ingressi in pista di piloti licenziati e amatori, come siamo messi?
Attualmente la situazione sta normalizzandosi. Il limite di capienza della pista di 34 piloti è il riferimento attuale (in tempi normali siamo a 50 piloti ammessi complessivamente con turni, invece) e comunque siamo autorizzati, diversamente dagli inizi, ad ammettere anche piloti non licenziati sulla base sempre dei limiti della pista stabiliti da Aci Sport. In tempi normali a questo punto della stagione saremmo focalizzati sulle gare, che invece prenderanno il via nelle prossime settimane: siamo fiduciosi in una seconda parte di 2020 in crescendo.
Non ci lamentiamo. Devo dire che sta andando bene, come abbiamo sperato durante quel lungo lockdwn: inizia ad esserci un certo movimento. Certo non poteva esserci periodo peggiore per uno stop nel nostro sport, la fase da Marzo a Maggio è fondamentale in quanto si preparano le gare della stagione e quel “buco” ha pesato molto sulla nostra attività. Due mesi di stop in inverno avrebbero pesato molto meno, ma ormai è andata. Guardiamo avanti e siamo comunque felici di non aver dovuto fare licenziamenti o ridurre il personale
Come ve la state cavando con i protocolli di sicurezza e il resto delle norme di prevenzione?
C’è collaborazione, siamo contenti. Devo dire che ho notato addirittura dei miglioramenti nel comportamento generale all’interno del paddock e della struttura: i piloti e il resto delle persone che frequentano la pista sono molto disciplinati: certo al sabato e domenica è un po’ più complesso, vedremo con le prime gare.
Sugli ingressi in pista di piloti licenziati e amatori, come siamo messi?
Attualmente la situazione sta normalizzandosi. Il limite di capienza della pista di 34 piloti è il riferimento attuale (in tempi normali siamo a 50 piloti ammessi complessivamente con turni, invece) e comunque siamo autorizzati, diversamente dagli inizi, ad ammettere anche piloti non licenziati sulla base sempre dei limiti della pista stabiliti da Aci Sport. In tempi normali a questo punto della stagione saremmo focalizzati sulle gare, che invece prenderanno il via nelle prossime settimane: siamo fiduciosi in una seconda parte di 2020 in crescendo.