Tonio Liuzzi, appassionatamente!

- Intervista
L’ex principe del karting si racconta ai nostri microfoni manifestando come sempre amore smisurato per i motori.(S.Corradengo – Foto, Vroom Archive)

Chi ha praticato kart nei suoi anni e chi poi l’ha visto rappresentare l’Italia anche in Formula 1, non può non conoscerlo. Tonio Liuzzi è stato tra gli ultimi piloti italiani a coronare il sogno conquistando il titolo iridato karting e approdando poi in F1. Cosa c’è dietro questa avventura? La passione di Liuzzi per i motori nasce come un colpo di fulmine, per caso, non programmato, ma intenso fin da subito.
Vincitore di due Campionati del Mondo (Formula A 1999, Formula Super A 2001), la Coppa del Mondo di Suzuka nel 1999 e il Campionato Italiano nel 1996, senza contare gli innumerevoli trofei e piazzamenti di spessore. 



Tonio, partiamo da una dichiarazione di Ricciardo tuo coetaneo che ti ha definito come uno dei  kartisti più forti. Cosa ne pensi?

«Sono molto lusingato e contento delle parole di Ricciardo che ha parlato bene di me non solo di quando ero nel kart ma anche in Formula 1, siamo stati compagni. Ho avuto la fortuna di poter dimostrare quanto valevo e sono contento di poter essere stato uno dei riferimenti di molti piloti, è sicuramente una bella soddisfazione».



In Kart hai vinto tanto, tra cui Mondiali, Trofei, Campionato Italiano... qual è il tuo ricordo migliore?

«Per me tutto il periodo del kart è un bel ricordo! Dai momenti migliori a quelli senza risultati. Ho sempre lottato per il podio nella maggior parte delle occasioni. Il ricordo più bello è sicuramente il Mondiale di Kerpen nel 2001 quando ho conquistato il titolo iridato. È stata una soddisfazione incredibile dopo tanti anni di piazzamenti. Era un Mondiale suddiviso su cinque doppie prove: bellissimo e tiratissimo fino alla fine. Vincere a Kerpen con Michael Schumacher avversario fu emozionante. Ogni gara era fantastica, ne avrei davvero tante da ricordare. Come quando al Margutti nella Junior da 31esimo arrivai secondo in Finale, oppure a Charlotte ’98 dove correvo con i motori SGM al Mondiale e rompemmo in prefinale per poi arrivare quinti in una pista con poche possibilità di sorpasso, andavamo fortissimo con quei motori. E poi ancora la Coppa del Mondo di Suzuka del ’99 quando vinsi davanti a Beggio, anch’essa tra quelle da ricordare e poi non saprei… ogni gara è stata fantastica».
 

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