Gestire un team ufficiale in tempi di pandemia

- Speciale
La pandemia da Corona Virus ha condizionato ampiamente la vita di tutti e sta avendo ovvie ripercussioni sulla stagione agonistica del karting, un minicircus che sta lentamente cercando di riconquistare una sua normalità. Prima linea dei grandi marchi, i team ufficiali sono fra quelli che hanno dovuto drasticamente ridisegnare il proprio modo di operare. Ne abbiamo parlato con Marco Angeletti, Responsabile Marketing di CRG e Coordinatore del Reparto Corse. (di Fabio Marangon - foto Sport in photo)

Con che numeri riprende il TEAM UFFICIALE CRG? Piloti, categorie, squadra corse. Completo al 100% o con qualche limitazione di sorta causa COVID19? In sostanza: vi muovete con meno persone rispetto al solito?  
Il team CRG per la stagione 2020 ha una Line up di 15 piloti complessivamente. Siamo presenti in tutte le classi, incluso la 60 MINI per la quale abbiamo omologato i telai a livello internazionale da quest’anno. Il problema più grande che abbiamo avuto alla ripresa dell’attività riguarda il programma test che non abbiamo potuto svolgere con i piloti stranieri (che nel team sono la maggioranza), quindi abbiamo riversato questo lavoro nelle prime gare di WSK e nella Champions of the future. 
Il lockdown ha cambiato l’80% dei nostri piani, in quanto alcuni piloti Mini hanno deciso di anticipare il passaggio in Junior guardando alla prossima stagione e altri non si sono ancora potuti unire alla squadra dopo la riapertura delle corse per le restrizioni dei loro Paesi. 
Per esempio, l’argentino Soldavini (Junior) e il pilota svedese della Mini Lindblom sono ancora bloccati nei rispettivi Paesi e potranno riprendere l’attività all’estero solo da settembre - ottobre. 
Per noi che avevamo portato molte novità anche organizzative oltre che tecniche nella squadra, questa emergenza ha causato molti rallentamenti ai programmi di lavoro stabiliti, quindi stiamo guardando come eventi prioritari solo alle gare CIK FIA e soprattutto stiamo preparando il 2021, sperando che la situazione non torni difficile in autunno.

Quali sono le sfide logistiche da affrontare per una trasferta Europea? Due confini nazionali da attraversare (Francia / Spagna): cosa ha comportato per il Team? 
In Europa le prescrizioni di sicurezza sono abbastanza uniformate e quindi con l’uso della mascherina, l’attenzione alle distanze e la costante misurazione della temperatura si può comunque viaggiare e lavorare in sicurezza. Sinceramente alla prima gara c’è stata qualche disattenzione e qualche atteggiamento superficiale da parte di alcuni addetti ai lavori, ma in breve i meccanismi di sicurezza si sono “rodati”. Per prima gara FIA, ovviamente, ci attendiamo un protocollo e soprattutto dei controlli in aree di contatto come paddock, parco chiuso e pre-griglia che garantiscano la massima sicurezza a tutti gli addetti. Il Karting, purtroppo, non muove pubblico se non in eventi particolari quindi questo problema è marginale nei nostri eventi.

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