Con tutta probabilità il Mondiale OK di Portimao è stato l’ultimo impegno ufficiale di Lorenzo Patrese nel karting.(F.M.)
Il 15enne figlio d’arte, da diversi anni protagonista nelle categorie OKJ prima e ora in OK, sta per spiccare il grande salto. Lo abbiamo incontrato all’indomani del debutto in F4 nei due appuntamenti del Mugello e di Monza con il Team AKM.
“In F4 c’è un legame forte con il Team, ti senti veramente parte di una squadra ed è importante stabilire da subito dei buoni rapporti con gli ingegneri. Sei in contatto con loro via radio durante la gara, è questa la prima grande differenza che ho riscontrato con il karting” ci ha raccontato Lorenzo “Al Mugello sono subito riuscito a stare con i primi 15 dei circa 30 piloti, anche se poi alcuni problemi al motore e la pioggia ci hanno un po’ complicato la vita. Pur partendo abbastanza indietro sono riuscito comunque a finire bene. A Monza mi sono trovato sempre nei primi 10 all’inizio delle libere ma poi a causa di un incidente in qualifica causato da un’incomprensione con un altro pilota sono iniziate alcune difficoltà tecniche poi presentatesi anche nell’arco del weekend.”
Come per diversi suoi coetanei, il passaggio alle monoposto direttamente dall’OK si è svolto senza particolari problemi di adattamento, nonostante il non aver militato in classi con il cambio “La macchina mi piace tantissimo e non ho personalmente avuto grossi problemi pur arrivando dal monomarcia. Non ho rimpianti nel non aver gareggiato in KZ: la mia opinione è che non sia strettamente necessaria in termini di carriera nelle auto e dato che ormai si comincia davvero presto con le Formula, penso che oggi - soprattutto per come si ottiene il punteggio della superlicenza - sia difficile rifare un percorso alla Verstappen che ha gareggiato anche in KZ. Il rischio potrebbe essere quello di “perdere” un anno, specie per piloti che come me hanno cominciato un po’ più tardi.”
“In F4 c’è un legame forte con il Team, ti senti veramente parte di una squadra ed è importante stabilire da subito dei buoni rapporti con gli ingegneri. Sei in contatto con loro via radio durante la gara, è questa la prima grande differenza che ho riscontrato con il karting” ci ha raccontato Lorenzo “Al Mugello sono subito riuscito a stare con i primi 15 dei circa 30 piloti, anche se poi alcuni problemi al motore e la pioggia ci hanno un po’ complicato la vita. Pur partendo abbastanza indietro sono riuscito comunque a finire bene. A Monza mi sono trovato sempre nei primi 10 all’inizio delle libere ma poi a causa di un incidente in qualifica causato da un’incomprensione con un altro pilota sono iniziate alcune difficoltà tecniche poi presentatesi anche nell’arco del weekend.”
Come per diversi suoi coetanei, il passaggio alle monoposto direttamente dall’OK si è svolto senza particolari problemi di adattamento, nonostante il non aver militato in classi con il cambio “La macchina mi piace tantissimo e non ho personalmente avuto grossi problemi pur arrivando dal monomarcia. Non ho rimpianti nel non aver gareggiato in KZ: la mia opinione è che non sia strettamente necessaria in termini di carriera nelle auto e dato che ormai si comincia davvero presto con le Formula, penso che oggi - soprattutto per come si ottiene il punteggio della superlicenza - sia difficile rifare un percorso alla Verstappen che ha gareggiato anche in KZ. Il rischio potrebbe essere quello di “perdere” un anno, specie per piloti che come me hanno cominciato un po’ più tardi.”