DAY AFTER DOPO LA FINALE ROK
Per il neonato circuito di Franciacorta, questo autunno ha rappresentato un po' la "prova del nove". Dopo la sospensione di licenza a Lonato (sempre nella stessa provincia di Brescia) ai responsabili del Franciacorta Karting Track è quasi "esplosa in mano" la possibilità di organizzare la finalissima internazionale della Rok Cup. Un evento di rilievo che sicuramente dà lustro ma contempera anche grossi rischi e responsabilità.
Tuttavia Franciacorta aveva molti aspetti a favore: da un lato la possibilità di non buttare completamente all'aria la logistica dell'evento, visto che per i partecipanti si è trattato di fare solo qualche chilometro in più rispetto agli alberghi dove avevano già prenotato; dall'altro la capacità di offrire un tracciato all'altezza della manifestazione.
«Noi eravamo tranquilli per quanto riguarda la pista – ci hanno confessato i responsabili dell'impianto – ma qualche paura era per il paddock e i servizi annessi, non ancora completati perché stiamo tuttora lavorando su ampliamento e miglioramento, tra elettricità, acqua, bagni, docce e così via».
In questa "emergenza" sono però emersi anche molti fattori positivi: «È stata un'esperienza irripetibile anche per come molti hanno capito la valenza dell'evento. Sindaco, Aci Sport, fornitori e tutti gli altri si sono messi in prima linea per appoggiarci e far funzionare tutto».
Il weekend della gara era inizialmente occupato da una gara di livello nazionale con le piccole dueruote, ma perfino l'organizzatore di questa manifestazione ha capito le necessità, lasciando libera la data. Tutto è stato fatto molto rapidamente, anticipando i tempi di riasfaltatura del paddock, prevedendo generatori di corrente e cercando di offrire la massima disponibilità a risolvere eventuali problemi. Ma soprattutto va dato merito ai piloti e ai team di aver capito la situazione, adattandosi quando necessario, per esempio in merito alle misure degli spazi occupati da camion e tende.
«Dobbiamo fare i nostri complimenti ai partecipanti per non essersi lamentati per le inevitabili imperfezioni, accettando la situazione particolare», ci tengono a far sapere dalla pista. Crediamo che del resto il fatto stesso di correre su un tracciato che è piaciuto e che per tutti era una novità (mettendo sullo stesso piano i piloti italiani e quelli arrivati dall'estero) abbia contribuito a un'atmosfera meno tesa, pur nell'importanza della gara.
Insomma, il primo test davvero importante dal punto di vista sportivo e organizzativo è passato in modo accettabile e non si è trattato di un puro e semplice "salvare la gara" alla meno peggio, tanto che la famiglia Bonara si è detta orgogliosa di aver raggiunto questo risultato. Specie pensando a come è partito tutto: da un kartodromo indoor e passo dopo passo a questo circuito di 1300 metri. Ora ci si sta preparando alla stagione 2021, per la quale sono già in previsione vari trofei specifici della pista, oltre a quelli delle serie monomarca e di campionati oltreconfine (Svizzera, Germania, Austria) che hanno già manifestato il loro interesse per svolgere qui una delle loro prove.
Intanto sono già state organizzate le prove libere invernali, compatibilmente con il coronavirus: la regione è "zona rossa" ma i piloti con licenza potranno girare. I mesi di dicembre e gennaio saranno inoltre quasi interamente riservati ai kart, con la sola esclusione di un weekend (12-13 dicembre) e delle festività natalizie, oltre ovviamente alla giornata di riposo settimanale che è ogni lunedì. In ogni caso, calendario e quant'altro sono disponibili direttamente sul sito ufficiale della pista: www.franciacortakartingtrack.com.
Tuttavia Franciacorta aveva molti aspetti a favore: da un lato la possibilità di non buttare completamente all'aria la logistica dell'evento, visto che per i partecipanti si è trattato di fare solo qualche chilometro in più rispetto agli alberghi dove avevano già prenotato; dall'altro la capacità di offrire un tracciato all'altezza della manifestazione.
«Noi eravamo tranquilli per quanto riguarda la pista – ci hanno confessato i responsabili dell'impianto – ma qualche paura era per il paddock e i servizi annessi, non ancora completati perché stiamo tuttora lavorando su ampliamento e miglioramento, tra elettricità, acqua, bagni, docce e così via».
In questa "emergenza" sono però emersi anche molti fattori positivi: «È stata un'esperienza irripetibile anche per come molti hanno capito la valenza dell'evento. Sindaco, Aci Sport, fornitori e tutti gli altri si sono messi in prima linea per appoggiarci e far funzionare tutto».
Il weekend della gara era inizialmente occupato da una gara di livello nazionale con le piccole dueruote, ma perfino l'organizzatore di questa manifestazione ha capito le necessità, lasciando libera la data. Tutto è stato fatto molto rapidamente, anticipando i tempi di riasfaltatura del paddock, prevedendo generatori di corrente e cercando di offrire la massima disponibilità a risolvere eventuali problemi. Ma soprattutto va dato merito ai piloti e ai team di aver capito la situazione, adattandosi quando necessario, per esempio in merito alle misure degli spazi occupati da camion e tende.
«Dobbiamo fare i nostri complimenti ai partecipanti per non essersi lamentati per le inevitabili imperfezioni, accettando la situazione particolare», ci tengono a far sapere dalla pista. Crediamo che del resto il fatto stesso di correre su un tracciato che è piaciuto e che per tutti era una novità (mettendo sullo stesso piano i piloti italiani e quelli arrivati dall'estero) abbia contribuito a un'atmosfera meno tesa, pur nell'importanza della gara.
Insomma, il primo test davvero importante dal punto di vista sportivo e organizzativo è passato in modo accettabile e non si è trattato di un puro e semplice "salvare la gara" alla meno peggio, tanto che la famiglia Bonara si è detta orgogliosa di aver raggiunto questo risultato. Specie pensando a come è partito tutto: da un kartodromo indoor e passo dopo passo a questo circuito di 1300 metri. Ora ci si sta preparando alla stagione 2021, per la quale sono già in previsione vari trofei specifici della pista, oltre a quelli delle serie monomarca e di campionati oltreconfine (Svizzera, Germania, Austria) che hanno già manifestato il loro interesse per svolgere qui una delle loro prove.
Intanto sono già state organizzate le prove libere invernali, compatibilmente con il coronavirus: la regione è "zona rossa" ma i piloti con licenza potranno girare. I mesi di dicembre e gennaio saranno inoltre quasi interamente riservati ai kart, con la sola esclusione di un weekend (12-13 dicembre) e delle festività natalizie, oltre ovviamente alla giornata di riposo settimanale che è ogni lunedì. In ogni caso, calendario e quant'altro sono disponibili direttamente sul sito ufficiale della pista: www.franciacortakartingtrack.com.