Liuzzi, sei tutti noi!

- Intervista
Vitantonio Liuzzi è membro della Commissione Karting ACI CSAI per i prossimi 4 anni. Potrà aiutare il karting a risalire la china con la sua esperienza? Ce lo auguriamo tutti e, ovviamente, abbiamo approfittato per fargli qualche domanda scomoda. (P. Mancini)

Che il karting non navighi in buone acque è cosa ormai risaputa e non c’è sicuramente bisogno di essere dei negromanti, degli indovini per capire che su questa strada non si può continuare. A nostro modo di vedere la punta di diamante su cui la Commissione Karting potrà contare per i prossimi 4 anni è Vitantonio Liuzzi: ex kartista di altissimo livello ed ex pilota di Formula 1, ha deciso di accettare l’offerta di partecipare in qualità di consigliere per aiutare il nostro sport a risalire la china, con la consapevolezza che non potrà cambiare un mondo da cui è ormai lontano da molto tempo in poco tempo. Tonio ci è apparso molto riflessivo e determinato. Speriamo che sia di buon auspicio per il difficile compito che è stato chiamato a svolgere.
 
Come è nata questa tua candidatura nella Commissione Karting ACI CSAI?
Sono stato uno degli ultimi piloti italiani ad arrivare in Formula 1 dopo aver corsoi a lungo in kart e questa cosa ha sicuramente giocato a mio favore. Amo profondamente il karting e spero veramente di poter essere di aiuto alla Commissione.
 
Hai la consapevolezza che il karting italiano versa in profonda crisi?
Tutto il mondo è in crisi, sia a livello economico che sanitario. E’ una situazione molto critica a livello globale e il karting non fa eccezione a questa situazione.
 
Come è cambiato il nostro sport da quando lo hai lasciato?
La categoria più importante oggi è la 60 Minikart, mentre ai miei tempi la regina era la 100 Formula Super A. Col fatto che a 15 anni si può correre in monoposto, la 60 e al massimo la OKJ sono le due categorie su cui si punta volendo fare carriera.
 
Ti faccio una domanda che ho formulato a tanti altri prima di te: ritieni giusto far correre un ragazzino di 15 anni in monoposto?
Assolutamente no. A 15 anni è troppo presto. E’ anche assurdo permettere ad un ragazzo di 17 anni di correre in Formula 1.

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