Mr. CRG a ruota libera

- Intervista
Le interviste che Giancarlo Tinini puntualmente rilascia ad inizio anno non sono solo un modo di tastare il polso alla CRG, prossima ad un rilancio agonistico in questa stagione entrante, ma anche un modo per capire meglio le dinamiche del karting da chi ha una visuale diversa rispetto a un pilota o un appassionato. È il costruttore e team manager che più si espone e, nonostante la sua proverbiale diplomazia, non sconta nulla a nessuno. (cgg)

La Crg, dopo un anno di transizione, torna a far parlare di sé presentando una squadra piloti di tutto rispetto con la chiara intenzione di tornare ad occupare il primo gradino del podio nelle competizioni internazionali. Un messaggio inequivocabile! 
In particolare abbiamo rafforzato la squadra KZ dopo che il 2019 è stato effettivamente un anno un po’ di transizione per vari motivi: da una parte per il ritiro di De Conto e l’uscita dalla squadra di Hiltbrand, ma anche e soprattutto per l’avvento del Covid nei primi mesi dell’anno che ha condizionato le nostre strategie. Va detto però, che l’obiettivo principale che ci poniamo con una squadra così di esperienza, ancora prima dei risultati sportivi, è quello di sviluppare al meglio il materiale tecnico per offrire ai nostri clienti in tutto il mondo un prodotto di qualità e performante. I piloti esperti, inoltre, contribuiscono anche a trasferire il metodo di lavoro e il know–how ai piloti più giovani che abbiamo in squadra. Per l’azienda il Racing team è la prima fonte di ricerca e sviluppo, ma ovviamente i successi a cui ambiamo sono un grande valore aggiunto dal punto di vista della promozione e di marketing. Parlando di squadra corse devo dire che per la stagione che sta per iniziare abbiamo una line up che interpreta le nostre aspettative ed esigenze non solo in KZ, ma in tutte le categorie, dalla MINI fino alla OK Junior e OK. 

Quest’anno la Crg festeggia l’anniversario dei 35 anni dalla sua nascita. È prevista qualche novità per questa importante occasione? 
L’attuale situazione mondiale così complicata per effetto del Covid non ci suggerisce particolari celebrazioni, anche se fa piacere raggiungere questi traguardi e poter dire con orgoglio di aver avuto e avere tutt’oggi come azienda un ruolo importante nel nostro sport. 

Crg è da sempre un marchio vincente in cui hanno militato piloti che hanno lasciato il segno nel kart e poi in F1, come Rosberg, Hamilton, Verstappen, solo per citarne alcuni. Si può fare un confronto con i piloti di oggi considerando le variazioni che il kart ha subìto in questo ventennio? I parametri per individuare il pilota che può fare la differenza sono sempre gli stessi? 
I parametri per identificare un pilota di talento sono sempre gli stessi e il karting attuale è in grado di evidenziarli quanto quello del passato. Quello che mi piace vedere in un pilota è l’aggressività, la capacità di percorrere le linee corrette e il controllo del mezzo al limite. Queste caratteristiche hanno da sempre caratterizzato i gradi talenti emersi dal karting e poi approdati (con successo) all’automobilismo.   

La pandemia da Covid-19 pare aver scombussolato l'ambiente del karting, o forse ha solo esacerbato certe situazioni estreme. Di fatto alcuni si lamentano della crisi mentre altri affermano di non aver mai lavorato così tanto come negli ultimi mesi. Come è stato il 2020 per un'azienda come la CRG? E quali sono le prospettive per il 2021?
L’avvento della pandemia ha generato un calo dei nostri volumi d’affari, forse meno significativo di quanto potevamo temere, ma certamente sensibile. La cosa preoccupante è che non siamo in grado di prevedere gli effetti nel medio termine perché la situazione non è ancora fluida a livello mondiale e alcune ripercussioni sull’economia potrebbero estendersi molto oltre l’emergenza sanitaria. Nel settore Racing si è fatto tanto per non far perdere un anno ai praticanti del nostro sport e per ora il settore ha tenuto bene, mentre in tanti mercati nazionali, nel settore amatoriale e rental, la situazione è più difficile da decifrare: da una parte i praticanti appena usciti dai vari Lockdown hanno manifestato voglia di evasione tornando subito in pista, ma presto potrebbero fare i conti con problemi economici che ridimensionerebbero la loro capacità di frequentare le piste. Questo effetto potrebbe estendersi anche ai clienti delle piste rental, settore dove i gestori delle piste hanno già accusato economicamente le chiusure rimandando alcuni cambi programmati delle proprie flotte.   
 

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