Il tema è spesso “Il simRacing può essere una minaccia per il karting?” oppure “... e se un bravo Sim Racer passasse alle auto vere?”
Sinceramente noi, da kartisti e addetti ai lavori, pensiamo che non ci sia alcuna minaccia per il karting, anzi. E’ un argomento che divide e lo sappiamo. Da un lato quelli che “Il SimRacing? Una roba da nerd. Non è il mondo vero delle corse.” : una posizione parecchio arrogante a nostro parere. Dall’altro quelli che “ormai i ragazzini di oggi non sono più interessati alle cose vere, alla puzza di benzina e ai sacrifici. Sempre gli occhi fissi sullo smartphone, uno sport come il karting è destinato a morire entro pochi anni..”, altra posizione se ci permettete qualunquista e poco documentata.
Un’analisi oggettiva dello stato delle cose attuale porta a conclusioni un tantino più articolate ovvero, che ogni fase storica presenta sfide e opportunità e che la sempre maggiore diffusione del SimRacing sia la prova che quell’amore sano e genuino per il Motorsport, quello che tante volte i famosi “nostalgici” richiamano quando si mettono a ricordare i bei tempi andati, non è mai veramente tramontato. Non c’è niente di morto, ragazzi. Ci sono piuttosto, e lo ricordiamo agli operatori del nostro settore, due comparti della passione per il motorsport da congiungere: senza troppi pregiudizi, senza essere schizzinosi.
Il gran numero di praticanti il SIMRacing può – ed in parte è certo che prima o poi succederà – essere la base da cui il cosìddetto ‘movimento del karting’ può ripartire. Perché quando ci raccontiamo che “il karting costa ormai troppo e che è uno sport per ragazzini ricchi e che non ci si diverte più e che alla fine è tutto in crisi” e chi più ne ha, più ne metta, stiamo facendolo con gli occhi fasciati delle proverbiali “fette di prosciutto”.

Un’analisi oggettiva dello stato delle cose attuale porta a conclusioni un tantino più articolate ovvero, che ogni fase storica presenta sfide e opportunità e che la sempre maggiore diffusione del SimRacing sia la prova che quell’amore sano e genuino per il Motorsport, quello che tante volte i famosi “nostalgici” richiamano quando si mettono a ricordare i bei tempi andati, non è mai veramente tramontato. Non c’è niente di morto, ragazzi. Ci sono piuttosto, e lo ricordiamo agli operatori del nostro settore, due comparti della passione per il motorsport da congiungere: senza troppi pregiudizi, senza essere schizzinosi.
Il gran numero di praticanti il SIMRacing può – ed in parte è certo che prima o poi succederà – essere la base da cui il cosìddetto ‘movimento del karting’ può ripartire. Perché quando ci raccontiamo che “il karting costa ormai troppo e che è uno sport per ragazzini ricchi e che non ci si diverte più e che alla fine è tutto in crisi” e chi più ne ha, più ne metta, stiamo facendolo con gli occhi fasciati delle proverbiali “fette di prosciutto”.

Oggi più di un tempo ci sono internet e i social network. Oggi più di un tempo ci sono comunità dove gli appassionati di motorsport si ritrovano con un volante fra le mani e tanta voglia di correre e gareggiare: curioso che a chi costruisce gokart, gestisce piste, vende abbigliamento sportivo per il motorsport questo interessi ancora così poco. Quando parliamo di congiunzione tra il SIMRacing e il nostro mondo ci riferiamo a tutte quelle forme Entry Level come i campionati con formula ‘Arrive and Drive’ che in varie parti del mondo stanno sempre più prendendo piede. I mezzi sono semplici, equipaggiati con motori 4 Tempi senza manutenzione e hanno un prezzo (acquisto o noleggio) più che accessibile. Non parliamo della trafila verso la Formula 1, quello è il famoso karting che abbiamo capito essere appannaggio di pochi e ne prendiamo atto: amandolo, scrivendone, appassionandocene, ma è solo una faccia della medaglia. Qui invece parliamo di qualcosa di più ampio, che possa riguardare una massa più consistente di persone, uomini, donne, ragazzi, dai 15 agli 80 anni, che indirizzano la passione per il Motorsport verso la pista, in una forma che renda finalmente accessibile ai più questo meraviglioso e adrenalinico sport. Per questo, come testata presente da oltre 30 anni nel mondo del kart siamo fermamente convinti che sia fondamentale divulgare la cultura kartistica di base anche verso quei mondi di passione paralleli che possono costituire, perché no, un ricambio generazionale in un Karting che da ormai troppo tempo ha preso le distanze dalla realtà.