Certe "megamanifestazioni" fanno da scintillante palcoscenico, da "vetrina", per il karting mondiale. Non è certo un aspetto negativo, ma non crediamo che ciò sia sufficiente per un reale sviluppo del nostro sport. di Maurizio Voltini
Nell'interessante (come sempre) intervista a Giancarlo Tinini, è stato toccato un argomento che mi piacerebbe allargare e approfondire, e che mi piacerebbe venisse commentato anche dai nostri lettori. Si parla infatti, tra le altre cose, dell'appuntamento mondiale in Brasile, manifestazione "top" che dovrebbe contribuire a promuovere nel mondo il nostro sport: una "vetrina" che faccia conoscere il karting agli "ignavi" (ma anche agli appassionati dei motori in genere) mostrando il suo lato più brillante. Come giustamente fa notare il patron della CRG, non si può però limitare tutto solo a questo aspetto: serve dell'altro, in appoggio a simili iniziative.
E così mi è venuto da pensare a come troppo spesso ci si limiti a questioni di pura e semplice facciata, all'apparenza insomma, senza approfondire un po' il resto. In generale, infatti, non è certo di manifestazioni organizzate in modo spettacolare, che il karting può sentire la mancanza. Anzi: oltre alle gare con titolazione mondiale e continentale della Fia, ce ne sono tante altre di valore internazionale che dall'Europa agli Usa si fanno notare, dalle serie WSK a Skusa, a singole manifestazioni come il Trofeo Margutti, giusto per citare le prime che vengono in mente. Ma non può essere tutto qua, se si vuole davvero ricercare (e ottenere) una reale promozione del karting, concetto che implica diffusione e incremento del nostro sport sia in termini numerici che d'immagine.
E così mi è venuto da pensare a come troppo spesso ci si limiti a questioni di pura e semplice facciata, all'apparenza insomma, senza approfondire un po' il resto. In generale, infatti, non è certo di manifestazioni organizzate in modo spettacolare, che il karting può sentire la mancanza. Anzi: oltre alle gare con titolazione mondiale e continentale della Fia, ce ne sono tante altre di valore internazionale che dall'Europa agli Usa si fanno notare, dalle serie WSK a Skusa, a singole manifestazioni come il Trofeo Margutti, giusto per citare le prime che vengono in mente. Ma non può essere tutto qua, se si vuole davvero ricercare (e ottenere) una reale promozione del karting, concetto che implica diffusione e incremento del nostro sport sia in termini numerici che d'immagine.