NGM Motorsport, la nuova dimensione è “All black”

- Paddock
Il team italiano sarà la nuova freccia KZ2 all’arco di Giancarlo Tinini (CRG)

Testo S. Corradengo – Foto Sportinphoto

L’appellativo di “team satellite”, visti i risultati continuativi e positivi degli ultimi anni, poco e nulla si addice ad una realtà solida come quella di NGM Motorsport. Come già descritto nei numeri precedenti, la compagine dei tre soci Nico Biasuzzi, Ermanno Feltrin e Moreno Fortuni, ha macinato chilometri e soddisfazioni nel corso del tempo diventando uno dei punti di riferimento per la KZ2 italiana ormai anche a livello internazionale.

Partire da zero per poi conquistare titoli nazionali e lottare per i titoli marchiati FIA era un qualcosa di insperato agli albori del progetto NGM, nato da passione e voglia di competere più che da esigenze lavorative. Dettaglio, se vogliamo, piccolo ma basilare che nel tempo ha fatto la differenza. Con la conquista di più Campionati Italiani, un secondo posto Continentale e un terzo posto all’International Super Cup KZ2 dello scorso anno, NGM Motorsport aveva facilmente scalato la vetta di marchio più vincente con il telaio Formula K (escluso il titolo recente di Iglesias). Un connubio ormai perfetto che, ad ogni modo e come tutte le storie, ha avuto una sua fine tra le parti ma sempre col sorriso sulle labbra, come ci tengono a precisare i diretti interessanti.



All’inizio del 2021 l’ennesima pietra miliare nella storia del team italiano è rappresentata dal grande salto alla corte dei telai CRG. Risultato di grande orgoglio conquistato sul campo, per dirlo in termini calcistici, che rende soltanto l’idea del rispetto guadagnato dai ragazzi NGM, confermato dalle parole dei tre soci ai nostri microfoni.
«Possiamo dire che con CRG e Giancarlo Tinini, ci siamo piaciuti subito e da quel momento in poi è nato tutto. Respirare aria di karting puro e di storia era un nostro obiettivo e siamo felici di esserci arrivati con dei risultati alle spalle. Il progetto CRG per il 2021 è, come sempre, tra i più importanti con un grande potenziale da esprimere e questo lo abbiamo visto subito. Abbiamo iniziato la stagione un po' più tardi del solito iniziando a conoscere il materiale a fine gennaio-metà febbraio con dei primi test che ci hanno colpiti fin dal principio. Sappiamo che il lavoro che dobbiamo affrontare per adattarci e trovare la nostra dimensione sarà lungo e richiederà tempo ma, grazie all’esperienza dei nostri piloti è già sulla buona strada. Nella prima gara ufficiale, parlando di KZ2, a livello di tempi sul giro eravamo già tra i primi cinque/dieci della classifica, una buona base senza ombra di dubbio, pur non conoscendo il materiale ancora al 100%».
 
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