Ebbene, abbiamo montato il nostro sistema di acquisizione dati: ora cosa dobbiamo fare? E cosa ne facciamo dei dati registrati all'interno della strumentazione dopo i primi giri del circuito? (Maurizio Voltini)
Nelle due precedenti puntate di questa rubrica abbiamo visto quali sono le caratteristiche principali dei dashboard per l'acquisizione dati destinati all'impiego sui kart, e come montare il sistema (nello specifico un Corsaro-K della Starlane) nella sua configurazione minima per poter avere comunque dei riscontri interessanti. Ovviamente, però, non è finita qui: prima di entrare in pista è infatti doveroso effettuare (o almeno verificare) tutte le impostazioni iniziali per far sì che il sistema operi correttamente e registri/fornisca dati veritieri e utilizzabili, quando stiamo girando. Inoltre dovremo equipaggiarci adeguatamente in modo da poter successivamente scaricare e "maneggiare" tali dati. Vediamo dunque passo per passo quali sono le operazioni e le accortezze da effettuare quando ormai siamo in pista e vogliamo sfruttare al meglio il nostro sistema.
1 - La messa a punto iniziale
Il sistema Corsaro-K è già impostato di fabbrica per essere immediatamente operativo sul nostro kart, senza richiedere ulteriori impostazioni particolari, almeno nel caso del nostro sistema "base" in cui vogliamo tenere d'occhio regime, raffreddamento, carburazione e tempo sul giro. I parametri principali quali temperatura acqua e giri motore vengono dunque già letti correttamente, senza necessità di specifiche tarature, e lo stesso vale per la termocoppia eventualmente presente allo scarico per misurare la temperatura dei gas combusti. Nel caso del regime, comunque, è opportuno sapere che la lettura dal cavo candela va bene quando questo riceve esattamente 1 impulso (la corrente che crea la scintilla alla candela) per ciascun giro motore. Questo è ciò che succede normalmente nel motori a ciclo 2 tempi, ma anche nei 4 tempi con accensione "a scintilla persa". Qualora invece il numero di impulsi per giro fosse diverso da 1, è comunque possibile modificare il divisore dei giri motore dallo specifico menu.
Corsaro-K ha inoltre la caratteristica di avere un ulteriore parametro rispetto ad altri strumenti sul mercato: la Sensibilità RPM. Questa funzione consente di rendere il sistema più o meno sensibile all’impulso rilevato per induzione dal cavo candela, ciò consente di avere sempre la perfetta lettura del segnale indipendentemente dal tipo di accensione di cui è dotato il veicolo, eliminando così eventuali picchi (spikes) dovuti a disturbi sul segnale.
Un altro parametro solitamente da avere ben presente, per ottenere un valido cronometraggio del tempo sul giro con tutti i corretti intertempi, è quello di sapere quante bande magnetiche sono "annegate" nell'asfalto della pista. Questo almeno se sfruttiamo il sensore magnetico sulla pianalina per ottenere il tempo sul giro, ma se utilizziamo il "traguardo" impostato via GPS, come avviene nel caso del Corsaro-K, questa fase si può tranquillamente evitare. Vedremo in un capitolo più avanti, inoltre, come avvalersi anche da questo punto di vista del database piste che viene messo a disposizione da Starlane. Un altro sistema per "traguardare" il giro è quello di posizionare trasmettitori infrarossi a bordo pista, ma ormai con gli attuali sistemi di acquisizione dati è raro vedere qualcuno che ancora impiega questa modalità.

2 - Quali caratteristiche per il computer
Come ben sappiamo, i dati raccolti in pista vengono poi visualizzati su un computer. Ciò ovviamente porta in automatico a una serie di domande, quali ad esempio: quali caratteristiche deve avere il nostro computer per operare correttamente? E come si fa a trasferire i dati dallo strumento al computer medesimo? Ovviamente se vogliamo iniziare a vedere e valutare i nostri giri di pista quando siamo ancora sul posto, è giocoforza quasi obbligatorio un computer portatile. Se possedessimo già un computer fisso e non volessimo affrontare ulteriori spese, dovremo dunque accontentarci di analizzare i dati solo una volta tornati a casa, sempre ammesso non abbiamo deciso di installare tutto sul furgone/camper... Ma queste sono situazioni un po' estreme, pur se non impossibili.
In ogni caso, dal punto di vista dell'hardware (vale a dire la "meccanica" del computer stesso) normalmente non serve nulla di particolarmente spinto, a meno che non vogliamo utilizzare lo stesso computer anche per le simrace: ma questo è un altro discorso, che affronteremo nelle rubriche specifiche. Tuttavia anche in questo caso è consigliabile adottare un processore almeno della famiglia Intel core i5 o equivalente: con i processori più prestanti sarà possibile apprezzare la differenza quando vorremo effettuare una comparativa tra molti giri di pista, situazione in cui è richiesta una certa potenza di calcolo per ottenere tutto in tempo reale e senza eccessivi ritardi. Inoltre sono consigliati almeno 8 Gb di RAM, mentre la capienza dell'hard disk (o SSD) non è particolarmente determinante, in quanto il volume di dati prodotto dall'analisi è decisamente ridotto rispetto ai "tagli" degli HD ormai disponibili su qualsiasi PC. Per quanto riguarda lo schermo, invece, meglio che la risoluzione sia almeno Full HD (1920x1080p): non è soltanto questione di poter vedere qualche film quando siamo via da casa, ma per garantire la possibilità di continuare ad avere dei grafici leggibili quando li rimpiccioliamo per poterli affiancare.
Inoltre, specialmente nel caso del Corsaro-K, è fondamentale che il PC sia dotato di connessione Bluetooth: qualora non l'avesse integrata, sono comunque facilmente reperibili, anche nei supermercati e a pochi euro, delle chiavette USB-BT che risolvono la mancanza. Con altri sistemi sarà invece necessario un cavetto USB per connettere fisicamente computer e dashboard, per poter scaricare i dati accumulati in pista.
Infine, ricordiamo che oltre all'hardware serve pure il giusto software, vale a dire i programmi per poter gestire il tutto, da installare preventivamente sul nostro computer. Nel caso del Corsaro-K, la Starlane permette di scaricare gratuitamente (dal proprio sito internet) il software di analisi dati MAAT. Questo è disponibile sia in versione per Microsoft Windows (da Windows 7 in poi) sia in quella per Apple MacOS X (da High Sierra 10.13 in poi) ed è quindi meglio verificare che il nostro computer disponga di tali sistemi operativi o di quelli successivi.
1 - La messa a punto iniziale
Il sistema Corsaro-K è già impostato di fabbrica per essere immediatamente operativo sul nostro kart, senza richiedere ulteriori impostazioni particolari, almeno nel caso del nostro sistema "base" in cui vogliamo tenere d'occhio regime, raffreddamento, carburazione e tempo sul giro. I parametri principali quali temperatura acqua e giri motore vengono dunque già letti correttamente, senza necessità di specifiche tarature, e lo stesso vale per la termocoppia eventualmente presente allo scarico per misurare la temperatura dei gas combusti. Nel caso del regime, comunque, è opportuno sapere che la lettura dal cavo candela va bene quando questo riceve esattamente 1 impulso (la corrente che crea la scintilla alla candela) per ciascun giro motore. Questo è ciò che succede normalmente nel motori a ciclo 2 tempi, ma anche nei 4 tempi con accensione "a scintilla persa". Qualora invece il numero di impulsi per giro fosse diverso da 1, è comunque possibile modificare il divisore dei giri motore dallo specifico menu.
Corsaro-K ha inoltre la caratteristica di avere un ulteriore parametro rispetto ad altri strumenti sul mercato: la Sensibilità RPM. Questa funzione consente di rendere il sistema più o meno sensibile all’impulso rilevato per induzione dal cavo candela, ciò consente di avere sempre la perfetta lettura del segnale indipendentemente dal tipo di accensione di cui è dotato il veicolo, eliminando così eventuali picchi (spikes) dovuti a disturbi sul segnale.
Un altro parametro solitamente da avere ben presente, per ottenere un valido cronometraggio del tempo sul giro con tutti i corretti intertempi, è quello di sapere quante bande magnetiche sono "annegate" nell'asfalto della pista. Questo almeno se sfruttiamo il sensore magnetico sulla pianalina per ottenere il tempo sul giro, ma se utilizziamo il "traguardo" impostato via GPS, come avviene nel caso del Corsaro-K, questa fase si può tranquillamente evitare. Vedremo in un capitolo più avanti, inoltre, come avvalersi anche da questo punto di vista del database piste che viene messo a disposizione da Starlane. Un altro sistema per "traguardare" il giro è quello di posizionare trasmettitori infrarossi a bordo pista, ma ormai con gli attuali sistemi di acquisizione dati è raro vedere qualcuno che ancora impiega questa modalità.

2 - Quali caratteristiche per il computer
Come ben sappiamo, i dati raccolti in pista vengono poi visualizzati su un computer. Ciò ovviamente porta in automatico a una serie di domande, quali ad esempio: quali caratteristiche deve avere il nostro computer per operare correttamente? E come si fa a trasferire i dati dallo strumento al computer medesimo? Ovviamente se vogliamo iniziare a vedere e valutare i nostri giri di pista quando siamo ancora sul posto, è giocoforza quasi obbligatorio un computer portatile. Se possedessimo già un computer fisso e non volessimo affrontare ulteriori spese, dovremo dunque accontentarci di analizzare i dati solo una volta tornati a casa, sempre ammesso non abbiamo deciso di installare tutto sul furgone/camper... Ma queste sono situazioni un po' estreme, pur se non impossibili.
In ogni caso, dal punto di vista dell'hardware (vale a dire la "meccanica" del computer stesso) normalmente non serve nulla di particolarmente spinto, a meno che non vogliamo utilizzare lo stesso computer anche per le simrace: ma questo è un altro discorso, che affronteremo nelle rubriche specifiche. Tuttavia anche in questo caso è consigliabile adottare un processore almeno della famiglia Intel core i5 o equivalente: con i processori più prestanti sarà possibile apprezzare la differenza quando vorremo effettuare una comparativa tra molti giri di pista, situazione in cui è richiesta una certa potenza di calcolo per ottenere tutto in tempo reale e senza eccessivi ritardi. Inoltre sono consigliati almeno 8 Gb di RAM, mentre la capienza dell'hard disk (o SSD) non è particolarmente determinante, in quanto il volume di dati prodotto dall'analisi è decisamente ridotto rispetto ai "tagli" degli HD ormai disponibili su qualsiasi PC. Per quanto riguarda lo schermo, invece, meglio che la risoluzione sia almeno Full HD (1920x1080p): non è soltanto questione di poter vedere qualche film quando siamo via da casa, ma per garantire la possibilità di continuare ad avere dei grafici leggibili quando li rimpiccioliamo per poterli affiancare.
Inoltre, specialmente nel caso del Corsaro-K, è fondamentale che il PC sia dotato di connessione Bluetooth: qualora non l'avesse integrata, sono comunque facilmente reperibili, anche nei supermercati e a pochi euro, delle chiavette USB-BT che risolvono la mancanza. Con altri sistemi sarà invece necessario un cavetto USB per connettere fisicamente computer e dashboard, per poter scaricare i dati accumulati in pista.
Infine, ricordiamo che oltre all'hardware serve pure il giusto software, vale a dire i programmi per poter gestire il tutto, da installare preventivamente sul nostro computer. Nel caso del Corsaro-K, la Starlane permette di scaricare gratuitamente (dal proprio sito internet) il software di analisi dati MAAT. Questo è disponibile sia in versione per Microsoft Windows (da Windows 7 in poi) sia in quella per Apple MacOS X (da High Sierra 10.13 in poi) ed è quindi meglio verificare che il nostro computer disponga di tali sistemi operativi o di quelli successivi.
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