Una “scuola” di kart, che insegni ai giovanissimi i rudimenti della guida di un mezzo da competizione ma non solo. Perchè il karting è anche scuola di vita.
Quello della Karting School Birel Art è un progetto che prende il via nel 2014, quando Sabino De Castro – pilota di kart che per anni si è distinto nei monomarca di casa Birel Art e ora pilota GT e Istruttore ACI Sport – propone a Oscar Sala una collaborazione diretta al coinvolgimento dei bambini nel karting, intercettando la “domanda” alla fonte, ovvero quell’ambiente ‘protetto e sicuro’ dove spesso i bambini approcciano per la prima volta al karting, portati dal papà: le piste indoor. Nasce così la Karting School che mette a disposizione dei bambini (da 5 anni in su) dei mezzi equipaggiati con motore Honda GX da 35cc e telaio Racing, con caratteristiche diverse dai comuni rental per bambino. L’idea è infatti quella di far provare ai bambini dei kart che possano trasmettere vere sensazioni e poter formare attraverso le lezioni non solo dal punto di vista sportivo e regolamentare (uso delle bandiere, condotta di gara etc..), ma anche insegnare i rudimenti della guida di un mezzo da competizione – le gomme usate sono infatti quelle della 60 Minikart.
Nel primo anno di attività la scuola di De Castro firmata Birel Art ha quintuplicato l’accesso alle piste Indoor nella zona di Milano e provincia (nel nord dell’Italia), in funzione di una formula semplice quanto efficiente: sfruttare l’infrastruttura delle piste indoor nei periodi “morti” ovvero quando queste sono libere dalla normale clientela Rental. Dalla lezione teorica in aula si passa alla pista, nel segno della disciplina e del rispetto dei propri pari «Fin dall’inizio ho voluto che il nostro fosse un contesto inclusivo, fornendo a tutti i ragazzi anche l’abbigliamento per il corso, rigorosamente uguale per tutti. Sembra una piccola cosa, ma è importante che a questa età ai bambini rimanga impressa l’esperienza di vita che il motorsport, che per me è una gran scuola di vita, può dare.» Sui benefici che il karting può arrecare Sabino non ha dubbi: «Il valore dell’esperienza con un kart è triplice: c’è la componente educativa, perché è una disciplina che richiede impegno e sacrificio. E’ motoria, perché conferisce e aumenta la capacità di coordinare i movimenti e infine aumenta la capacità di concentrazione. In questi anni diverse volte sono arrivati alla mia scuola bambini mandati da uno psicologo, proprio in funzione degli effetti positivi di uno sport come il karting. Per non parlare di bambini con problemi o situazioni particolari, che possono trovare nel karting un terreno di autostima e valorizzazione. Lo dico sempre ai bambini: non siete qui per la Formula 1, ma per crescere e imparare divertendovi.»
Dalla sua fondazione, la Karting School Birel ART ha formato circa 250 baby piloti all’anno, contribuendo a formare il bacino di praticanti della categoria Easykart Mini (circa il 65% dei piloti oggi in gara nella Easy 60 è passato dalla scuola) e alcuni dei piloti “nati” qui militano oggi in diverse categorie del karting nazionale. «Un altro aspetto interessante di una scuola dedicata al karting è che si tratta di qualcosa di diverso dal drive coaching, ci tengo a sottolinearlo. Una scuola può iniziare al karting limitando l’eventuale spreco di risorse di quando ci imbarca nell’impresa di portare in pista un bambino senza riferimenti. Un percorso di questo tipo permette sicuramente di capire se al bambino questo sport piace e se c’è del margine su cui lavorare. Senza necessariamente parlare di talento, perchè questo potrebbe anche emergere più tardi, però se cè una qualche predisposizione, la scuola è un sistema che può far venir fuori le qualità.»
E’ opportuno però considerare i costi, che ne pensi? Una scuola come questa è alla portata praticamente di tutti, che dire invece del salto nel karting vero e proprio? «Purtroppo quello degli alti costi è uno degli aspetti di questo sport che non si può nascondere, inutile girarci intorno. Gareggiare ha oggi costi molto alti, non ti nego che per alcuni bambini l’esperienza talvolta non ha un seguito agonistico proprio perchè i costi sono alti. Ma io penso che a volte possa essere un arrivederci: sali su un kart da piccolo, te ne innamori e magari qualche anno dopo ci torni, anche solo per passione o hobby.»
Tra le più recenti novità 2021 l’introduzione di corsi per bambini e ragazzi più alti di 1.42m (quando si è bambini, l’altezza è un fattore molto rilevante, a volte invalidante) con nuovi kart equipaggiati con motore Subaru 200cc da 8,5 cv.
Nel primo anno di attività la scuola di De Castro firmata Birel Art ha quintuplicato l’accesso alle piste Indoor nella zona di Milano e provincia (nel nord dell’Italia), in funzione di una formula semplice quanto efficiente: sfruttare l’infrastruttura delle piste indoor nei periodi “morti” ovvero quando queste sono libere dalla normale clientela Rental. Dalla lezione teorica in aula si passa alla pista, nel segno della disciplina e del rispetto dei propri pari «Fin dall’inizio ho voluto che il nostro fosse un contesto inclusivo, fornendo a tutti i ragazzi anche l’abbigliamento per il corso, rigorosamente uguale per tutti. Sembra una piccola cosa, ma è importante che a questa età ai bambini rimanga impressa l’esperienza di vita che il motorsport, che per me è una gran scuola di vita, può dare.» Sui benefici che il karting può arrecare Sabino non ha dubbi: «Il valore dell’esperienza con un kart è triplice: c’è la componente educativa, perché è una disciplina che richiede impegno e sacrificio. E’ motoria, perché conferisce e aumenta la capacità di coordinare i movimenti e infine aumenta la capacità di concentrazione. In questi anni diverse volte sono arrivati alla mia scuola bambini mandati da uno psicologo, proprio in funzione degli effetti positivi di uno sport come il karting. Per non parlare di bambini con problemi o situazioni particolari, che possono trovare nel karting un terreno di autostima e valorizzazione. Lo dico sempre ai bambini: non siete qui per la Formula 1, ma per crescere e imparare divertendovi.»
Dalla sua fondazione, la Karting School Birel ART ha formato circa 250 baby piloti all’anno, contribuendo a formare il bacino di praticanti della categoria Easykart Mini (circa il 65% dei piloti oggi in gara nella Easy 60 è passato dalla scuola) e alcuni dei piloti “nati” qui militano oggi in diverse categorie del karting nazionale. «Un altro aspetto interessante di una scuola dedicata al karting è che si tratta di qualcosa di diverso dal drive coaching, ci tengo a sottolinearlo. Una scuola può iniziare al karting limitando l’eventuale spreco di risorse di quando ci imbarca nell’impresa di portare in pista un bambino senza riferimenti. Un percorso di questo tipo permette sicuramente di capire se al bambino questo sport piace e se c’è del margine su cui lavorare. Senza necessariamente parlare di talento, perchè questo potrebbe anche emergere più tardi, però se cè una qualche predisposizione, la scuola è un sistema che può far venir fuori le qualità.»
E’ opportuno però considerare i costi, che ne pensi? Una scuola come questa è alla portata praticamente di tutti, che dire invece del salto nel karting vero e proprio? «Purtroppo quello degli alti costi è uno degli aspetti di questo sport che non si può nascondere, inutile girarci intorno. Gareggiare ha oggi costi molto alti, non ti nego che per alcuni bambini l’esperienza talvolta non ha un seguito agonistico proprio perchè i costi sono alti. Ma io penso che a volte possa essere un arrivederci: sali su un kart da piccolo, te ne innamori e magari qualche anno dopo ci torni, anche solo per passione o hobby.»
Tra le più recenti novità 2021 l’introduzione di corsi per bambini e ragazzi più alti di 1.42m (quando si è bambini, l’altezza è un fattore molto rilevante, a volte invalidante) con nuovi kart equipaggiati con motore Subaru 200cc da 8,5 cv.